Bertolt Brecht e Kurt Weill la crearono nel 1928 e in quello stesso anno la misero in scena a Berlino. Il primo ad allestirla in Italia, nel 1956, fu Giorgio Strehler, presente lo stesso Brecht che sarebbe morto sei mesi dopo.
Parliamo de L’opera da tre soldi che torna in scena al Piccolo Teatro di Milano dal 19 aprile per una lunga serie di repliche che si concluderanno l’11 giugno. L’allestimento de L’opera da tre soldi è curato da Damiano Michieletto che ne firma la regia e si avvale di un cast stellare che include Peppe Servillo e Rossy De Palma. Per l’occasione, le musiche di Kurt Weill sono eseguite dal vivo dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Giuseppe Grazioli.
La storia dei Peachum, di Jenny delle Spelonche, di Macheath detto Mackie Messer e di tutta la varia umanità protagonista de L’Opera da tre soldi è tratta dalla Beggar’s Opera, L’opera del mendicante che l’inglese John Gay scrisse nel 1728. Fu Elisabeth Hauptmann, storica collaboratrice di Brecht, a tradurla dall’inglese al tedesco e a suggerirne allo scrittore la riscrittura in chiave contemporanea.
“Senza la Hauptmann oggi non avremmo L’Opera da tre soldi – continua Michieletto – e mi pare opportuno ricordare anche il suo ruolo di eccellente dramaturg, troppo spesso offuscato dalla presenza di due colossi come Brecht e Weill”.
Ma come sarà L’opera da tre soldi di Damiano Michieletto? “Proprio perché il testo, in partenza, si presta ad essere letto da tanti punti di vista – penso a chi si è inserito nel solco tracciato dal marxista Brecht e a chi, all’opposto, ha scelto il puro entertainement del musical di Broadway – la mia idea è mettere l’Opera sotto processo, guardarla sotto una lente d’ingrandimento. Il fulcro è il processo a Mackie Messer, che diventa il filtro attraverso il quale leggere la storia e al tempo stesso comprenderla. È un tentativo di smontare il racconto e rimontarlo secondo una circostanza precisa, in grado di creare il necessario distacco analitico. Sarà un lavoro sui personaggi svolto su un costante dislivello recitativo, dove la canzone crea un’ulteriore e prepotente spaccatura con il tessuto e le circostanze della vicenda”.
L’opera da tre soldi, Piccolo Teatro Strehler
19 aprile-11 giugno
ORARI:
Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.
Giovedì 21 aprile ore 15 (riservata Touring Club); domenica 1 e lunedì 2 maggio RIPOSO; giovedì 2 giugno RIPOSO; lunedì 6 giugno ore 20.30
BIGLIETTI:
Platea: Intero € 40; ridotto card Giovani/Anziani € 23
Balconata: Intero € 32; ridotto card Giovani/Anziani € 20