Uno Shakespeare scarnificato, riscritto in lingua siciliana per raccontare l’inconciliabilità tra maschile e femminile. Questa è la versione di Otello che Luigi Lo Cascio presenta al Teatro Strehler dal 20 gennaio al 1 febbraio.
A partire da Shakespeare, un altro Otello, ridotto a tre, anzi quattro personaggi: il condottiero, l’alfiere, Desdemona, ai quali si aggiunge l’invenzione di un soldato che si fa narratore, coscienza critica, coro. La lingua italiana e quella siciliana si fronteggiano a colpi di endecasillabi nel testo riscritto e diretto da Luigi Lo Cascio, che sceglie per il ruolo del titolo Vincenzo Pirrotta e riserva per sé quello di Iago.
L’opera di Shakespeare, pur coinvolgendo lo spazio pubblico, converge e punta diritto al cuore di un dramma fortemente individuale, autorizzando un lavoro di concentrazione e restrizione del campo d’azione. Vengono quindi messe a fuoco soltanto alcune parti del testo di partenza, quelle che obbligano a confrontarsi con l’enigma delle passioni umane.
Il plot si presenta modificato a partire dalla sequenza temporale. La tragedia di Otello è già compiuta. E ciò che lo ha condotto al compimento del suo atto scellerato non è dovuto alle implicazioni che derivano dal colore della pelle, ma da quella differenza fondamentale che talvolta, invece di generare un incontro tutto da costruire in virtù del desiderio, spalanca un varco da cui può irrompere un odio smisurato. È la differenza tra uomo e donna.
“Saltando i preamboli e l’osservanza stretta della trama di una storia universalmente conosciuta” spiega Lo Cascio “si osservano da vicino i dubbi, le contraddizioni, le debolezze dei personaggi, la loro straziante lontananza, la loro effettiva solitudine, colta solo adesso, con sguardo retrospettivo, in quegli esordi così dolci, quando sembravano trionfare la febbre e l’entusiasmo dei primi abbracci, delle prime confidenze, dei primi sottili e garbati tremori”.
In occasione dello spettacolo, nel Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2), si terranno due incontri aperti al pubblico.
Lunedì 19 gennaio (ore 17), il professor Enrico Reggiani parlerà di Shakespeare economista. Otello, ovvero cordoni della borsa e corde del cuore. L’incontro è introdotto e concluso da due brevi cornici musico-letterarie con brani musicali ispirati da Shakespeare e realizzati dai musicisti di Note d’InChiostro (in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere).
Mercoledì 21 gennaio (ore 17.30) si terrà l’incontro con Luigi Lo Cascio e la compagnia dello spettacolo. Per enrambi gli incontri l’ingresso è gratuito con prenotazione a comunicazione@piccoloteatromilano.it
ORARI:
Martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16. Lunedì riposo.
DURATA:
1 ora e 50 minuti senza intervallo
PREZZI:
Platea 33 euro, balconata 26 euro