“Indossano dei costumi, ma non siamo ad Halloween: sono supereroi del mondo reale!”
Kick Ass e Hit Girl: la coppia di supereroi ci riprova e torna al cinema nel sequel “Kick-ass 2” in uscita il 15 agosto, questa volta con la regia di Jeff Wadlow. Ora Dave e Mindy sono due adolescenti alle prese con i problemi di tutti i giorni, Mindy (Chloë Grace Moretz) è Hit-Girl, rimasta orfana del padre Big Daddy nel primo film (Nicholas Cage) ucciso mentre compiva il suo dovere di giustiziere, viene affidata al suo tutore che la esorta ad appendere il costume al chiodo e vivere la vita della comune teenager, ma per poco.
Al contrario Dave (Aaron Taylor-Johnson) ovvero Kick Ass decide di ritornare a servire la giustizia e tenta di coinvolgere la più esperta Mindy che a malicuore rifiuta. Kick Ass da vero paladino, non si arrende e decide di far parte dell’esercito “Justice Forever” nemico numero uno per criminali impuniti, un bell’assortito gruppetto di persone comuni, ma con un coraggio da vendere, ciascuno spinto da una battaglia personale, uniti nella causa in nome della “giustizia”. A capo dei nostri c’è il carismatico Colonnello (Jim Carrey) che si aggira come un mentore a spronare l’esercito della salvezza. Intanto anche Mindy è alle prese con le sue insicurezze in una realtà molto lontana da lei, dotata di un ben diverso temperamento rispetto alle sue tremende compagne di scuola, torna alla sua vera natura di eroina. Mindy non può essere altro che Hit-Girl.
Ma come in tutte le storie che si rispettino il “male” è in agguato, incarnato dal bamboccio e maldestro Chris D’Amico ovvero Red-Mist, al quale a sua volta è stato ucciso il padre, tremendo criminale, da Kick –Ass nel primo film. D’Amico segregato nella sua sfarzosa casa a “sguazzare” nel lusso, cova una tremenda vendetta, giura morte a Kick-Ass, con un nuovo nome, che è già un programma: The Mother Fucker, il quale fonda il suo esercito della distruzione, una accozzaglia di personaggi al limite della caricatura che mettono a ferro e a fuoco la città. L’antieroe arriverà al suo intento, ma allo stesso tempo, porterà Kick-Ass a trovare quella energia per contrastare il male, grazie all’appoggio di Hit-Girl, in un finale che è da scoprire.
Un film con un ritmo serrato, effetti speciali, una action comedy con elementi splatter e situazioni surreali, supportato da un dialogo con battute umoristiche piuttosto efficaci e situazioni al limite dell’assurdo, atte a smorzare il clima di violenza, qui Tarantino docet. Dunque il messaggio di Wadlow è semplice: c’è un supereroe dentro ciascuno di noi, basta cercarlo, trovarlo e mostrarlo al mondo, trasformare i dolori della vita e le ingiustizie in forza di reazione affinché il “mondo possa essere un posto migliore” come i nostri eroi vorrebbero.