Il quartiere Isola si confermerà uno dei più vivi della città anche durante la Milano Design Week 2018. Dal 17 al 22 aprile torna Isola Design District con mostre, installazioni, workshop ed eventi. Per la seconda edizione della manifestazione il tema che farà da fil rouge a tutte le iniziative sarà il Rethinking Materials. Materiali che rinascono dalle ceneri e strizzano l’occhio all’ecosostenibilità , presentati in contesti e applicazioni diverse rispetto a quelle convenzionali.
L’aspetto green sarà al centro del RivaViva Eco Award in cui i progettisti della Scuola di Sarajevo si contenderanno il premio all’interno dello Spazio RivaViva. Economia circolare, tecnologia e sostenibilità saranno i protagonisti di Lovely Waste allo Zonak (via Spalato 11), un evento espositivo con le creazioni di Francesco Fusillo, Alberto Ghirardello, Filippo Protasoni e Sebastiano Tonelli, coordinati da Source, utilizzando materiali, dal legno al metallo, destinati al macero.
Dal Milano Design Market al parco in 3D
Con la manifestazione tornerà anche l’appuntamento con il Milan Design Market, sempre all’interno dello Studio Fotografico Gianni Rizzotti (via Pastrengo 14), con aree dedicate a start up e studi di design e un vero e proprio Pop-Up Concept Store, con prodotti che sono stati selezionati tra 1.000 designer candidati. Il tutto condito dagli Imaginary Landscapes della direttrice creativa Elif Resitoglu, che ci farà immergere nelle atmosfere e negli ambienti architettonici industriali.
Rimanendo sempre nei cortili di via Pastrengo 14, magari dopo aver fatto un salto al Design Bar in collaborazione con il Birrificio La Ribalta, allo YoRoom troveremo il designer giapponese Kensaku Oshiro, selezionato da Piero Lissoni come Rising Talent Award. Avete mai pensato di poter creare un parco giochi dal nulla? Grazie a Caracol Studio, nella zona del Bosco verticale, un braccio robotico stamperà in 3D i pezzi di quello che sarà un parco giochi per bambini.
Anche i luoghi simbolo della movida del quartiere si animeranno a tema: lo storico locale Frida presenterà al suo interno la collezione colorata ed eclettica di Castellani Top Design, in linea con lo stile degli ambienti che l’hanno reso famoso, unendo al colore anche la Tape Art, l’arte del nastro adesivo, dell’artista No Curves. Il Frida diventerà inoltre il contenitore di un marketplace di designer ed espositori, allestita dalla startup milanese GetaStand.
Anche i negozi di Isola si trasformeranno in luoghi di design, come la pasticceria CherryPit che ospiterà i Dining Toys, oggetti-giochi per la tavola, di Roxanne Brennen. Il quartiere porterà alla luce le botteghe di artisti, artigiani e designer come Pietro Algranti e Simona Colombini, aperte durante il periodo del Fuorisalone, e valorizzerà le installazioni urbane sul tema dell’integrazione firmate da Stefano Rossetti, o quelle di Marco Williams Fagioli. Ci sarà anche spazio per l’handmade di Natasha Calandrino Van Kleef e Francesca Caltabiano allo showroom NVK (via Cola Montano 6) e per le collezioni di articoli intelligenti di 1+2=8 in via Thaon di Revel 10.
Il design internazionale tra le vie del quartiere
Isola Design District confermerà il suo respiro internazionale partendo proprio dal cuore dell’iniziativa, Stecca 3.0, che, oltre alle installazioni firmate da Simone Ugolini, porterà nei suoi spazi l’esposizione Latinoamerican Contemporary Design, del collettivo eiDesign.
Un altro pezzo di Sud America lo troveremo alla Galleria Giuseppe Pero (via Porro Lambertenghi 3), con un lavoro che avrà come protagonista il marmo. Se ci spostiamo allo Spazio Maraniello (viale Stelvio 66) incontreremo Brut, un collettivo di designer emergenti del Belgio, che debuttano nel capoluogo lombardo con il loro Bold Movements & Emotions Beyond Functionality, che attraverso il carbone parlerà dell’aspetto industriale della loro terra.
I talenti tedeschi saranno valorizzati grazie al progetto Glimpses of German Design Trends della Camera di Commercio Italo-Germanica. In mostra nel quartiere anche le installazioni degli olandesi di DutchInvertuals allo Spazio O’, ex residenza di artisti diventata un’organizzazione no profit, e quelle della Galleria Giovanni Bonelli (via Luigi Porro Lambertenghi 6), che ospiterà Gianni Pettena e Duccio Maria Gambi, per un progetto dove oggetti di design dialogano con fotografie e video.
Le città di Milano, Londra e Hong Kong diventeranno poi protagoniste di tre scenari diversi alla Key Gallery (via Borsieri 12), allestita dal brand friulano Elite To Be, che vuole offrire uno spaccato della quotidianità di queste tre metropoli, unite sotto il segno del vino, simbolo da sempre della convivialità . Non mancheranno i nuovi spazi che si uniranno a quelli già conosciuti, come “Angelo della Pergola 1”, un’ex autofficina che diventerà una rappresentazione di Estetica Funzionale grazie al lavoro della designer tedesca Myriam Kuehne Rauner.