Divulgatore scientifico, blogger ma soprattutto food mentor, come lui stesso si definisce: Marco Bianchi torna in televisione alla guida di Il Gusto della Felicità, otto puntate in onda dal 28 novembre su Food Network (canale 33 del digitale terrestre).
Ma prima di vederlo impegnato a migliorare le abitudini alimentari di chi ha deciso di mangiare meglio, noi di Milano Weekend abbiamo incontrato Marco Bianchi in veste di docente al corso organizzato da Realize Academy. E abbiamo chiacchierato con lui su Milano, città dove è nato, ha studiato e vive con la sua famiglia.
MW – Come si mangia in generale a Milano?
MB – Molto bene, siamo fortunati. Viaggiando tanto mi accorgo che siamo ormai una capitale europea e una città all’avanguardia da tanti punti di vista, incluso quello della scelta alimentare.
Ogni due passi qui c’è un ristoratore che può offrire un pasto per un celiaco, un vegano, un vegetariano, un carnivoro, insomma si soddisfano le esigenze di tutti e questo ci fa onore.
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MW – Non siamo un po’ troppo sbilanciati sull’etnico?
Siamo in effetti molto etnici e abbiamo perso un po’ la tradizione. Intendo dire che se vado alla ricerca di un’osteria perché ho voglia di un buon risotto, devo poter trovare la ricetta tradizionale adattata magari anche per chi è intollerante al glutine o al lattosio. Dovremmo insomma imparare a rivisitare la tradizione in una chiave che possa accontentare tutti.
Cinque posti dove mangiare a Milano
MW – Ci consigli cinque posti dove mangiare a Milano?
MB – Flower Burger: puoi mangiare velocemente ma bene e questo oggi con la fretta che abbiamo tutti è qualcosa che sono fiero di promuovere. Sono solo panini vegani con burger di legumi e pane semintegrale molto buono.
Sono molto legato a Cascina Cuccagna e Un Posto a Milano: anche in questo caso c’è una scelta che varia dal carnivoro al vegetariano e addirittura vegano, con proposte ottime soprattutto per la pausa pranzo.
Almeno una volta chi viene a Milano dovrebbe provare il ristorante Joia di Pietro Leemann: anche se è uno chef stellato ci sono prezzi abbordabili, soprattutto a pranzo.
Parlando di pizza non posso non citare Da Zero in zona S. Ambrogio, che frequento spesso. Mi piace perché usa materia freschissima del Cilento, una parte di Italia dove ho lasciato molti progetti professionali ma soprattutto il cuore, avendo scoperto prodotti unici come un certo tipo di pomodoro o di fior di latte, le farine.
Un altro posto bello e buono è L’Erba Brusca sui Navigli, dove si coniuga la cucina raffinata alla semplicità: sembra un controsenso detto così ma è un posto magico, dove andare a cena.
MW – E per fare una buona colazione?
MB – A me piace molto California Bakery: spremuta, caffè americano, yogurt e la loro chiffon cake mi piace da matti. Cascina Cuccagna è un altro posto che frequento perché si presta per la colazione: hanno una torta vegana alle mele fantastica, sarà che ci ho lasciato il cuore per alcuni momenti emotivi della mia vita che ho vissuto proprio lì.
Se sono in centro a Milano faccio speso un salto anche da Iginio Massari, mi piace andarlo a trovare e trattarmi bene.
Tre posti della città a cui sei legato
Il Corvetto, corso Lodi e Porta Romana è la mia zona e la conosco a memoria.
Poi i Navigli, che mi hanno visto da adolescente e giovane uomo: andavo lì a bere con gli amici, fare le serate, chiacchierare fino alle 2, fare il giro sulla Darsena dove c’era il mercatino, è una zona che rappresenta tanto per me.
Infine, amo da matti piazza Duomo di notte: almeno tre o quattro l’anno, se ho qualche evento in zona, verso la una e mezza di notte mi piace passare di lì, vedere l’Amsa che la pulisce, con il cielo stellato. La nostra cattedrale ha qualcosa in più.