Sperimentazione è sicuramente la parola chiave del nuovo e atteso concept album di John De Leo, cantante e compositore emiliano, ex leader dei Quintorigo. L’attesa è stata lunga. Quasi sette anni di lavoro ed esperienze convogliano ne “Il Grande Abarasse”, in cui ogni brano rappresenta un appartamento, un piccolo agglomerato umano, di un ipotetico condominio. A legare le storie all’interno del fantomatico stabile, ricorre sempre il tema dell’esplosione come deflagrazione dell’animo di ciascuno dei condomini, manifestazione di sentimenti già insiti e radicati in ognuno dei protagonisti.
Lo scopo dell’album va oltre il mero sfoggio vocale e aspira a far prendere atto al pubblico del suo contesto musicale e letterario nella sua totalità. Alcuni brani, di fatto, vedono la partecipazione dell’intero corpo dell’Orchestra Filarmonica di Bologna, che compone per De Leo un intero ghost album, a seguito dei dieci brani dell’originale. La musica elettronica non è la sola ad intervenire nel processo creativo, e benché il poliedrico artista definisca la sua creatura come popolare, non rinuncia all’influenza del jazz e di un artista in particolare: Nino Rota, uno dei più celebri creatori di colonne sonore. Il tutto coronato dalla massima: “Il rispetto del pubblico non sta nell’accontentarlo”.
“Il grande Abarasse” verrà presentato in questi giorni da John de Leo sotto il patrocinio della Carosello Records, durante una serie di showcase, rispettivamente a Milano (9 ottobre, La Feltrinelli di Piazza Piemonte 2 ore 18,30 – metro rossa Wagner) e Bologna (10 ottobre) e sarà disponibile in cd e vinile presso tutti i negozi e digital store a partire da Martedì 7 Ottobre.