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Ida Marinelli è Cassandra all’Elfo Puccini: la recensione

Marco Valerio 11 anni fa

cassandra-elfo-2“Tu dirai il vero, ma nessuno ti crederà”: è la maledizione che Apollo infligge a Cassandra.

Uno schermo riproduce un filmato in cui la sacerdotessa greca rivive la propria condanna come un incubo. Il filmato si interrompe e lo schermo si solleva, rivelandosi una rete che imprigiona Cassandra dormiente e ormai prossima alla morte.

La profezia di Apollo ha afflitto per tutta la vita la donna che ora, negli ultimi attimi che le restano prima di spirare, racconta la propria storia, dà sfogo alla propria voce sopita a lungo e si lascia andare ad un flusso di coscienza e di rievocazioni dolorose ma necessarie a liberarsi definitivamente dagli orrori di una vita dominata dal sacrificio e dall’incomprensione altrui.

Dopo il grande successo dell’edizione 2011-12, Ida Marinelli riporta in scena al Teatro Elfo Puccini Cassandra, spettacolo teatrale tratto dall’omonimo testo di Christa Wolf, nota scrittrice dell’ex DDR.

Un’atmosfera onirica costantemente sospesa tra realtà, ricordo e immaginazione permea tutto lo spettacolo diretto sapientemente da Francesco Frongia che ha curato anche l’essenziale ma evocativa scenografia (al centro della scena una scalinata in legno dove in cima campeggia la scritta “Hier ende ich”, ovvero “Qui finisco io”) e il costume nero da prigioniera (così simile ad una camicia di forza) di Cassandra, donna bellissima condannata a sfiorire, a vedersi additata come mitomane visionaria e per questo essere osteggiata da tutti, a partire dal padre Priamo, e vivere un’esistenza da reietta.

Donna isolata, ma straordinariamente forte, determinata ma al contempo segnata dalla sofferenza e dal dolore provocato da un dono malefico che le preclude qualsiasi possibilità di riscatto, se non proprio a ridosso della conclusione della sua vita, quando si abbandona in furioso monologo saturo di tensioni, angosce e frustrazioni.

Ida Marinelli è trascinante interprete di questo personaggio che rivendica la propria femminilità, la propria capacità di dire no ai compromessi anche a costo della propria infelicità e di un silenzio imposto. Cassandra in questo intenso monologo ritrova la parola, la capacità di esprimere compiutamente se stessa e il vasto campionario di emozioni che ha dovuto covare dentro di sé troppo a lungo. Una prova quella della Marinelli di straordinario impatto emotivo, espressione lucida e ragionata del tormento di chi ha il dono di vedere e di capire la realtà che lo circonda e proprio per questo è destinato ad essere emarginato.

Appassionato e appassionante, intelligente ed evocativo Cassandra è uno spettacolo che colpisce, sorprende e commuove: un’esperienza assolutamente da non perdere.

In replica al Teatro Elfo Puccini fino a domenica 23 marzo.

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