Come cambia la pubblicità digitale in Italia nell’era dell’intelligenza artificiale? Nella sala plenaria strapiena dello IAB Forum – in corso fino a domani al MiCo (metro Portello) sono stati presentati in anteprima i dati dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano: un mercato che vale 4,84 miliardi, cresce del +8% (370 milioni) rispetto all’anno scorso e supera ormai i confini tradizionali tra desktop e mobile, web e televisione.
“È il trend più forte registrato dall’anno del ‘rimbalzo’ (2021) – spiega a Milano Weekend la direttrice dell’Osservatorio, Denise Ronconi – si tratta soprattutto di una crescita condivisa dalla filiera, perché non aumenta la quota dei grandi player internazionali, che rimane stabile all’81%. A farla da padrone è il mondo video, che traina l’andamento del comparto: cresce del 13% e pesa oggi il 36% della raccolta pubblicitaria digitale, in particolare crescono le applicazioni sulle tv connesse (Tv 2.0): stiamo monitorando attentamente questo trend”. Un mondo che vale 462 milioni, in cui crescono molto gli spazi pubblicitari, grazie all’interesse degli investitori che vogliono raggiungere target specifici (come i più giovani) che non frequentano più in massa i media tradizionali.
Come cresce invece la pubblicità nei motori di ricerca?
“Quest’anno del 6% e pesa il 27% della raccolta complessiva: questo è Importante per le PMI, il nostro Osservatorio l’ha registrato. Molte hanno avvicinato questo mondo durante l’emergenza sanitaria. Parliamo di retail e di tutto quel mondo che spinge soprattutto sulla ‘conversione’ diretta nel sito: turismo, trasporti, abbigliamento.
L’esplosione del martech (marketing technology) che ruolo ha nel settore?
“Abbiamo un Osservatorio Omnichannel che monitora questi fenomeni, si occupano di comprendere a i cambiamenti. Di sicuro nell’industria pubblicitaria la tecnologia è ormai l’elemento chiave”.
Quali sono le opportunità per i publisher? Magari per i piccoli e medi che spesso si sentono fuori da piattaforme e tecnologie complesse. È possibile monetizzare questo tipo di editoria?
“Il nuovo mondo ‘cookieless’ (nel 2024 è previsto l’abbandono anche da parte di Google Chrome dei cookie di terze parti, finora usati per tracciare gli utenti, ndr) può portare a una rinascita anche delle piccole realtà che magari negli anni erano state messe da parte, perché non avevano grandi quantità di dati. Adesso però con l’evoluzione del mercato, in effetti le PMI possono valorizzare le informazioni in loro possesso e la conoscenza approfondita delle proprie nicchie di mercato”