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Hatsune Zushi, leggendario ristorante di Tokyo, apre la sua prima sede fuori dal Giappone a Milano

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Da secoli il Giappone e la sua cultura affascinano il mondo occidentale. E uno degli aspetti più intriganti di questo arcipelago dalla storia millenaria è sicuramente la cucina, trattata con la stessa cura per l’estetica e i dettagli che si riserva alle discipline artistiche e decorative tipiche del Sol Levante.

Il Maestro Katsu Nakaji, tra i sette grandi shokunin, o maestri del sushi, al mondo, apre a Milano la prima sede fuori dal Giappone dell’Hatsune Zushi, che a Tokyo ha sede nel palazzo della famiglia Nakaji, formata da quattro generazioni di shokunin.

Dal 16 gennaio 2025, nella sala omakase al secondo piano di House of Ronin 浪人 in via Vittorio Alfieri 17, sarà possibile immergersi in un’esperienza unica in Occidente, un percorso onirico nella complessa ritualità della gastronomia giapponese.

Ingredienti di alto livello e tecniche antichissime

Il titolo di maestro del sushi si tramanda di padre in figlio dopo una lunga formazione. Passano anni prima che l’apprendista shokunin possa anche solo maneggiare i coltelli, strumento di elezione del maestro.

Le tecniche che il maestro Katsu Nakaji propone a quelli che più che clienti si possono chiamare “spettatori” sono perfezionate nel corso dei secoli dalle mani esperte degli shokunin, che si destreggiano tra il taglio chirurgico del pesce all’assemblaggio del nigiri, realizzato con gesti quasi sacrali davanti agli occhi di chi avrà il privilegio di assaggiare.

La sala ospiterà solamente 10 commensali per turno, in modo da preservare lo spirito autentico dell’esperienza omakase e l’intimità della sala al secondo piano di House of Ronin 浪人. Gli ingredienti sono curatissimi, dal riso alla radice di wasabi fino ad arrivare ai tagli di pesce più pregiati e delicati, scelti personalmente dallo shokunin.

Nella Chinatown colorata e frenetica della metropoli milanese, Hatsune Zushi promette di essere un luogo di pace e armonia, dove una volta varcata la porta d’ingresso si viene trasportati a migliaia di km lontani, nel cuore della tradizione gastronomica giapponese.