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Classici rivisitati: Gli innamorati di Goldoni al Sala Fontana

Il Teatro Sala Fontana continua a coltivare l’obiettivo di far conoscere anche giovani compagnie. A febbraio e maggio ci sarà spazio per un dittico, coproduzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Il Mulino di Amleto.

Quest’ultima è una giovane compagnia, creata da attori e attrici formatisi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. «Il fulcro della nostra ricerca artistica è rivolto alla creazione di un teatro popolare, comunicativo, che nasce da una convinzione ben precisa: l’arte ci aiuta a essere umani. Tutti gli artisti e i collaboratori che si riuniscono intorno al Mulino sono animati dallo stesso vitale desiderio: incentrare la loro ricerca artistica ed umana sul lavoro dell’attore e sul teatro come spazio dell’immaginazione», questo si legge nel manifesto della loro poetica.

«Ricerchiamo e crediamo in un teatro non naturalistico. Un teatro in cui il Classico sia affrontato come il Contemporaneo e il Contemporaneo come un Classico». Tenete bene a mente queste parole perché assisterete a due classici: in che veste, starà a voi scoprirlo.

Si parte in occasione di San Valentino, con ‘Gli innamorati’ di Carlo Goldoni, in programmazione dal 10 febbraio fino a domenica 19. «La storia si svolge per intero in un luogo solo, chiuso, un po’ claustrofobico e un po’ decadente che Goldoni chiama “la stanza comune di una casa piuttosto strana”.

Questo luogo di cui parla l’autore è pensato dalla scenografa Gaia Moltedo come uno spazio neutro in cui tutto è “a vista”, persino gli attori non abbandonano mai la scena restandone ai margini quando tocca ad altri recitare. Un palco spoglio senza quinte, dotato solo di una porta sul fondo è dunque il “ring” su cui si alternano le vicende di questi personaggi, animati da una serie di fraintendimenti, malintesi e gelosie d’amore.

Nessuno dei personaggi sembra accorgersi del baratro verso il quale il mondo al di fuori di quella stanza comune sta correndo. In tutto questo, l’amore tormentato e immaturo di Eugenia e Fulgenzio rappresenta la speranza, la vitalità e la possibilità che, nonostante tutto, un futuro sia possibile» (dalla nota ufficiale).

Questa messa in scena, diretta da Marco Lorenzi e interpretata da Fabio Bisogni, Roberta Calia, Andrea Fazzari, Marco Lorenzi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, ha ricevuto il premio Sostegno alla Produzione della Città di Torino e Sistema Teatro Torino e Provincia di Torino 2012. Se vi conquisteranno, a maggio torneranno con la loro visione de ‘L’albergo del libero scambio‘ di Georges Feydeau.

ORARI: da martedì a sabato h 20,30; domenica h 16

PREZZI: intero 19€; ridotto studenti universitari e convenzionati 14€; ridotto under14 e over65 9,50€; gruppi scuola 9€
Prenotazione e prevendita 1€

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