Se n’è andato a 65 anni nella giornata di ieri Giovanni Gastel, uno dei più grandi nomi della fotografia italiana e internazionale. Era ricoverato all’ospedale della Fiera a Milano per Covid.
Nipote di Luchino Visconti da parte di madre, Giovanni Gastel inizia prestissimo la sua attività di fotografo, sviluppando i suoi lavori in un seminterrato a Milano. Da lì la scalata al successo internazionale, che lo portò a fotografare star, artisti e grandi figure mondiali, da Obama a Monica Bellucci fino a Diego Armando Maradona.
Giovanni Gastel e Milano, un amore indissolubile
Giovanni Gastel è nato nel 1955 in una delle famiglie più antiche della nobiltà lombarda. Figlio di Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, sorella di quel Luchino che avrebbe cambiato le sorti del cinema italiano e internazionale.
Nonostante i natali agiati, Giovanni Gastel non ebbe niente di regalato. Alla sua intenzione di fare il fotografo il padre gli regalò uno specchio e un pettine; “per le fototessere” disse. Era il chiaro messaggio che avrebbe dovuto cavarsela da solo. Riuscendoci egregiamente.
Dopo una lunga e dura gavetta, nel 1981 incontra Carla Ghiglieri, che lo introdurrà al mondo della moda, che in quegli anni si stava affermando a Milano con nomi che ancora oggi si legano indissolubilmente alla città e al suo titolo di “capitale mondiale della moda”.
Tra gli anni Ottanta e Novanta il suo nome si affermerà come quello di uno dei fotografi più ambiti dalle riviste di moda, collaborando con maison come Versace, Ferragamo, Trussardi, Tod’s, Krizia e moltissime altre. A Parigi lavorerà con Dior Guerlain e Nina Ricci.
Nel 1997 la consacrazione: Germano Celant cura una sua mostra alla Triennale di Milano, legittimandolo oltre che come “semplice” fotografo di moda, anche come artista.
Milano è la città che lo ha lanciato e che nonostante le commissioni sempre più numerose a livello internazionale non ha mai abbandonato, formando qui la sua famiglia e un ricordo indelebile per chi lo ha conosciuto.
Giovanni Gastel e i ritratti
Negli ultimi anni Gastel aveva trovato nel ritratto il massimo livello di espressività , fotografando i volti di personalità più o meno note dello spettacolo, dello sport o della vita di ogni giorno.
Il Museo MAXXI di Roma proprio l’anno scorso aveva dedicato al suo lavoro di ritrattista una spettacolare mostra personale, con oltre 200 scatti. Vasco Rossi, Chiara Ferragni e Marco Pannella trovano spazio accanto a vicini di casa, amici e semplici passanti. “Si presentava come fotografo, fiero di non dover specificare nulla. Se non un mestiere” lo ricorda Pio Tarantini, collega e amico nel mondo della fotografia.
Un traguardo enorme, partito da uno specchio e un pettine per le fototessere.