In occasione del Giorno del Ricordo dedicato alle vittime delle foibe e dell’esodo istriano-giuliano-dalmata, lo Spazio Oberdan di Milano ospita una serie di spettacoli e letture, per non dimenticare una delle tragedie più grandi e meno conosciute che colpì la popolazione nell’immediato dopoguerra.
Si parte domani, lunedì 10 febbraio 2014, alle ore 17.30, con la lettura interpretativa a cura degli attori Relda Ridoni e Andrea Oldani “La Foiba dei Colombacci” di Luigia Matarrelli, una testimonianza autobiografica della diaspora e dell’esilio. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
L’iniziativa in favore del Giorno del Ricordo prosegue sabato 15 febbraio, alle ore 11.00, con lo spettacolo teatrale “Giulia” della Compagnia Teatro Impiria. Lo spettacolo racconta la storia di una bambina, Giulia appunto, che ripercorre insieme ai suoi genitori il percorso che trent’anni prima fece sua mamma coi sui genitori sulle tracce dei bisnonni Delmo e Giulia, coinvolti nelle operazioni di pulizia etnica dell’Esercito Jugoslavo tra il 1943 e 1945 in Istria e Dalmazia. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Arrestati, deportati in campi di concentramento, legati e buttati, a volte ancora vivi, in voragini profonde, fucilati, violentati. Se nell’autunno del 1943 si parla di 500 persone infoibate in Istria (750 in Dalmazia), già nel ’45 il numero delle vittime accertate cresce a circa 6.000. La repressione e i soprusi dei militari del generale jugoslavo Tito nei confronti della popolazione giuliano-dalmata indussero molti ad abbandonare le proprie case e a trasferirsi in altre regioni o in altri paesi occidentali. Si stima che circa 300.00 persone (su un totale di circa 500.00) abbandonarono tutto, in un vero e proprio esodo che durò fino alla fine degli anni ’50.
Approvata solo nel marzo 2004, la legge n. 92 restituisce alla memoria storica italiana un dramma rimasto nel silenzio per troppo tempo. «L’obiettivo è tener viva la drammatica memoria delle foibe e, dopo decenni di colpevole omertà, durante i quali era “vietato” parlare delle migliaia di Istriani, Giuliani e Dalmati infoibati o profughi dalle loro terre e del Trattato che le cedeva alla Jugoslavia – sottolineano il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e il Vice Presidente e Assessore alla Cultura Novo Umberto Maerna -. Le foibe furono il concentrato della pulizia etnica contro gli Italiani, della lotta di classe contro borghesi e possidenti e della guerra ideologica di una parte. Per molti anni le foibe restarono un mistero: nelle scuole non si studiavano e i media non ne parlavano. Per recuperare l’omissione storica e onorare la memoria delle vittime è doveroso che scuole, media e testi storici ora ne parlino».
Per ulteriori informazioni, contattare il numero 02/77406302
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