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Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali: 5 mesi di eventi alla scoperta della Lombardia

Beatrice Curti 3 giorni fa
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La Lombardia è una regione tra le più ricche d’Italia per storia, tradizione e patrimonio culturale: basti pensare che è la prima in Italia per numero di beni dichiarati Patrimonio Unesco. Per valorizzare questa meravigliosa identità, i comuni di quattro provincie della media pianura lombarda nel 2014 hanno unito le forze, creando Le Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali, una rassegna che nel tempo si è andata allargando fino a racchiudere ben 24 località del territorio e a contare migliaia di visitatori ogni anno.

Quest’anno l’evento compie 10 anni e propone un calendario di attività ancora più ricco, tra rievocazioni storiche, visite guidate tematiche, escape room, concerti, eventi gastronomici e appuntamenti per tutta la famiglia. Ogni prima domenica del mese a partire dal 1° settembre il circuito apre le porte di castelli, palazzi nobiliari e borghi medioevali, tutti da raccogliere in uno speciale passaporto da timbrare, in cui è racchiusa la storia di ogni location.

Le località aderenti

I comuni parte delle Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali si trovano principalmente nella media pianura lombarda, tra le provincie di Bergamo, Brescia, Milano e Cremona, per un totale di 24 luoghi da scoprire attraverso gli eventi e le visite speciali organizzate da ognuno. Il programma completo è disponibile sul sito della rassegna. I beni visitabili il 1° settembre sono:

  • Castello di Borgo San Giacomo, Borgo San Giacomo (BS). Nella porzione più meridionale della Bassa bresciana, il comune di Borgo San Giacomo segna il confine con la provincia di Cremona. Il suo centro storico è delimitato dalla Trecentesca roggia Gaspara, parte dell’antico fossato del borgo fortificato, che per centinaia di anni è stato un avamposto militare della Repubblica di Venezia contro il Ducato di Milano. Fra gli edifici spiccano: il Palazzo dei Martinengo, la chiesa parrocchiale, il Vecchio Camposanto, la chiesa dell’Immacolata Concezione del Castello e quella di san Rocco.
  • Castello Silvestri, Calcio (BG). Antichissima residenza nobiliare, posta a controllo del fiume Oglio, antico confine fra Stato di Milano e Repubblica di Venezia. Si inserisce all’interno del cuore medievale del borgo, nei pressi dell’antica Pieve e di altri edifici storici, sui quali è possibile cominciare ad ammirare alcuni murales che costellano Calcio. Il castello è stato per secoli residenza della famiglia Secco e dei vari condomini della Calciana, un feudo indipendente dall’allora provincia di Cremona.
  • Palazzo Visconti, Brignano Gera d’Adda (BG). Visita guidata a Palazzo Visconti, edificato nel XVI secolo, con analisi e lettura iconografica degli affreschi seicenteschi e settecenteschi, con particolare attenzione alla componente mitologica delle decorazioni. Presentazione della figura di Francesco Bernardino Visconti (l’Innominato dei Promessi Sposi) e della famiglia Visconti. Visita all’ esposizione permanente “Le maschere di Palazzo Visconti”, sculture lignee del XVII sec.
  • Castello di Cavernago, Cavernago (BG). Il castello di Cavernago esisteva già nel sec. XIII, era dotato di fossato ed apparteneva ai Canonici della Cattedrale di S. Alessandro in Bergamo. Da loro il condottiero Bartolomeo Colleoni lo acquisì con due atti del 1470 e 1473. Da lui passò ai suoi discendenti, i Martinengo Colleoni. Negli anni ’20 del sec. XVII gran parte del complesso venne decorato con pregevoli affreschi; ulteriori campagne decorative seguirono lungo il resto del secolo. Nella prima metà del ‘700 venne realizzato lo scalone elicoidale attribuito all’arch. Filippo Juvarra.
    I Martinengo Colleoni lo possedettero sino al 1876 e vi abitarono sino al 1885. Dal 1950 appartiene alla famiglia dei principi Gonzaga di Vescovato che ha iniziato un’opera di restauro.
  • Borgo dei Muri Dipinti, Calcio (BG). Calcio è un borgo dalla storia complessa e stratificata. Oltre ai due castelli, sono presenti tre chiese (tra cui uno degli edifici di culto più grandi di tutta la Lombardia) e 48 Muri Dipinti, realizzati tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila. Artisti locali, nazionali e scuole d’arte hanno aderito al progetto per realizzare un museo diffuso che permette di scoprire la storia locale del borgo. I Muri aiutano così a ricostruire il passato – anche quello medievale – del paese, ispirandosi a figure celebri come Regina della Scala.
  • Borgo di Cologno al Serio, Cologno al Serio (BG). Nella sua lunga storia Cologno si contraddistinse come avamposto della Signoria Viscontea prima e della Serenissima Repubblica di Venezia poi, sino a diventare proprietà del celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. Un borgo in cui le origini risalgono a più di 2000 anni fa, tutt’oggi conservato nella sua identità storica e nel suo splendore artistico: dall’inalterata cinta muraria, alle quattro torri di ingresso al centro storico, passando per gli antichi affreschi del Cavagna.
  • Castello Oldofredi, Calcio (BG). Il Castello Oldofredi è una delle due dimore signorili di Calcio, feudo dal 1380 della famiglia Secco. Nel corso dei secoli, la parte occidentale dell’abitato di Calcio (detta ‘Villa’) passò alla famiglia Oldofredi, che entrò in possesso di questo palazzo “in forma di castello”.
    Tra i suoi proprietari spicca la figura di Ercole Oldofredi Tadini (Brescia, 1810 – Calcio, 1877), personaggio di rilievo del Risorgimento e persona fidata del conte di Cavour. Nel mese di giugno 1859, l’Oldofredi ospitò nel giardino del suo palazzo, oggi diventato il parco comunale di Calcio, l’esercito e il quartier generale di Napoleone III, che si stava dirigendo verso i campi di battaglia di Solferino. Una lapide presente nel palazzo ricorda questo evento.
    L’elegante palazzo-castello è un tipico edificio del XV-XVI secolo: un incrocio tra una fortificazione, di cui rimangono ancora oggi tracce fossato e del ponte levatoio, e una residenza di campagna.
  • Borgo di Covo, Covo (BG). Del castello di Covo, che doveva essere un poderoso baluardo di confine con nove torrioni e due fossati, rimane oggi solo una torre visibile nei pressi di un altrettanto affascinante antico mulino. A pochi passi, si trova la santella di San Lazzaro, eretta per ricordare la consegna delle reliquie del cranio del santo, giunte a Covo già nel 1449, come dono del condottiero Bartolomeo Colleoni, ed oggi ospitate nella Chiesa parrocchiale progettata da Faustino Rodi. Passeggiando per il borgo si possono ammirare i Muri Dipinti di Covo, opere di grandi dimensioni per mano di artisti contemporanei.