Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Perché proprio questo giorno per ricordare un crimine che nel 2024 in Italia ha ucciso 94 donne fino a oggi?
Il 25 novembre 1960 vennero uccise in Repubblica Dominicana le sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa. Vennero catturate, violentate e uccise dalla polizia militare mentre andavano a trovare i mariti in prigione, attivisti come loro contro la dittatura di Rafael Leónidas Trujillo. Per omaggiare il loro coraggio e il loro sacrificio, nel 1999 le Nazioni Unite scelsero questo giorno per ricordare gli abusi e le violenze subite dalle donne in ogni angolo del mondo.
Come ogni anno il 25 novembre è occasione di eventi, manifestazioni e momenti di solidarietà. A Milano le iniziative sono numerose, dai prodotti realizzati per beneficenza agli eventi di sensibilizzazione promossi dal Comune e da enti privati. Scopriamoli.
Giornata contro la violenza sulle donne: gli eventi
- A Milano il tricolore che sventola su Palazzo Marino sarà listato a lutto, mentre sul Pirellone già dalla sera del 24 sarà illuminata la scritta “non sei sola“.
Io non sto zitta. Rompiamo il silenzio. Uniti contro la violenza sulle donne
Dove: Piazza San Babila
Quando: Domenica 24 novembre dalle 13 alle 18, lunedì 25 novembre dalle 10 alle 18
Cosa: evento di sensibilizzazione per tenere alta l’attenzione della comunità sul fenomeno della violenza contro le donne, sull’importanza di riconoscere e denunciare gli abusi, incoraggiando le vittime a chiedere aiuto e promuovendo la rete dei servizi antiviolenza regionale. Saranno presenti una pagoda informativa e un camper della Polizia di Stato – partner di Regione Lombardia nell’iniziativa – dove personale qualificato fornirà assistenza e risponderà alle domande dei cittadini. Tra le attività interattive di sensibilizzazione finalizzate a un coinvolgimento attivo alla manifestazione: la “Parete dei Pensieri” e la “Foto Ingaggio” inviteranno il pubblico a esprimere solidarietà e a prendere posizione contro la violenza, con il supporto di Alfaparf Milano e Nestlé Italiana Spa, sponsor dell’evento.
Quanto: Partecipazione libera
#InPiediControLaViolenza
Dove: Palazzo Mondadori, Segrate
Quando: dal 18 al 25 novembre
Cosa: installazione artistica ideata dal Gruppo Mondadori con il fotografo Nicola Ughi e il regista Tommaso Casigliani per sensibilizzare sulla violenza di genere. Allestita dal 18 al 25 novembre a Palazzo Niemeyer, l’opera mette in mostra 100 sedie rosse che, nella visione degli artisti, diventano un potente simbolo di impegno collettivo. Nell’esposizione una sola sedia è aperta, in piedi, emblema di forza e resistenza, circondata da sedie chiuse e “abbattute”: un tributo silenzioso, ma potente, a tutte le donne la cui storia è stata interrotta da una violenza e che combattono ogni giorno per superare abusi e ingiustizie.
Quanto: L’ingresso è gratuito
Festival a Casa di Alda Merini
Dove: via Magolfa, 30
Quando: lunedì 25 novembre dalle ore 18.30
Cosa: Il CETEC da sempre e ancor più da quando dirige lo Spazio Alda Merini di Milano ha realizzato
incontri e rappresentazioni teatrali rivolti alla prevenzione di genere. La panchina rossa nel giardino antistante la Casa Museo riporta l’aforisma di Alda Merini “Non
sono una donna addomesticabile”.
A chiudere il “Festival a Casa di Alda Merini” saranno una serie di eventi organizzati dal CETEC in collaborazione con una rete di donne e imprese sensibili e impegnate da anni in questo ambito. Due presentazioni: “Meraki e le scarpe rosse” di Caterina Misuraca, Valentina Martin e Rossella Aucelli (illustrazioni di Anna Fabrizi) e il libro di Cristina Obber “Ci vediamo in chat”. Testi che danno spunto alla compagnia del CETEC per realizzare una nuova performance teatrale “Il filo spezzato delle scarpette rosse” che sarà itinerante per teatri e scuole non solo il 25 novembre, ma tutti i giorni dell’anno.
Una nuova sfida questa del Filo Spezzato che riprende vita da un mucchio di scarpe rosse che,
simbolicamente e scenicamente, ricorderanno la storia della performance “Zapatos Rojos”
dell’artista messicana Elina Chauvet ma anche il FILO ROSSO che quest’anno la compagnia sta
intrecciando con rassegne e festival ai versi poetici di Alda Merini, alla forza delle donne Re-
Esistenti che insieme si uniscono per prevenire, narrare, affiancare le denunce, testimoniare, non
dimenticare.
Quanto: Ingresso libero
DEEDS NO WORDS
Dove: Dry Milano, via solferino 33
Quando: dal 26 al 30 novembre
Cosa: Dal 26 al 30 novembre il cocktail Deeds No Words sarà lo special nella drink list di DryMilano proponendo una combinazione di sapori, un tributo al mitico Hanky Panky creato da Ada Coleman, una delle prime donne a lavorare al Savoy Hotel di Londra, diventata simbolo di riscatto in un’epoca in cui le donne lottavano per i propri diritti. Il nome del cocktail – Deeds No Words/Fatti non parole – adotta il motto del “Women’s Social and Political Unions”, movimento nato nel 1903 e fondato da Pankhurst e le sue seguaci, che lottavano per il riconoscimento dei diritti delle donne, contro la violenza di genere.
Oggi quelle parole tornano a vibrare sul bancone di DryMilano ricordando lo spirito avventuroso e coraggioso di Ada Coleman, quale emblema di tenacia. Ogni sorso del Deeds No Words è un tributo alle donne. Il rosso brillante del drink richiama la passione e il sacrificio delle suffragette, mentre il gusto complesso e bilanciato riflette forza e determinazione. L’amaro Santoni aggiunge un tocco amaricante e erbaceo, ricordandoci le difficoltà affrontate durante la lotta, ma il dolce finale dato dal cordiale di fiore di ibisco e palosanto rappresenta la speranza e la vittoria. Deeds No Words si unisce alla rinnovata drink list e al menù autunnale che da qualche giorno domina la tavola di DRY MILANO.
Quanto: a partire da 15€
L’Abito del sogno Infranto
Dove: sedi varie
Quando: dal 22 al 30 novembre
Cosa: “L’Abito del sogno Infranto”. L’iniziativa, che si svolgerà in diverse città italiane, mette al centro un vestito da sposa unico nel suo genere: un abito macchiato di rosso, simbolo della lotta al femminicidio, realizzato dalle lavoratrici di Freedom Power che, grazie al supporto di SVSL, stanno ricostruendo la propria vita dopo aver superato situazioni di violenza.
L’esposizione dell’abito da sposa vuole rappresentare appunto il “sogno infranto” di tante vittime di femminicidio, un fenomeno che purtroppo ogni anno registra dati allarmanti in Italia. Con questa iniziativa, SVSL intende sensibilizzare l’opinione pubblica, portando l’attenzione sul dramma della violenza di genere e sul bisogno urgente di agire per prevenirla. L’abito nuziale, tradizionalmente simbolo di unione e speranza, viene qui trasformato in un emblema di sofferenza e perdita. Con il rosso che richiama il sangue versato dalle vittime, diventa il nuovo simbolo esclusivo delle campagne di sensibilizzazione di Senza Veli Sulla Lingua, accanto alle ormai celebri “scarpette rosse”.
Gli abiti verranno esposti nelle sedi di:
- Seregno (MB), ingresso Palazzo Landriani, piano terra, in Piazza Martiri della Libertà n.1
- Varedo (MB), piano terra Comune di Varedo in via Vittorio Emanuele II, n.1
- Limbiate (MB), piano terra Comune di Limbiate in via Monte Bianco n.2
- Lissone (MB) presso il Centro Commerciale di Esselunga di Lissone, in via Ermete Novelli n.20
- Prato, nella sede della Pubblica Assistenza l’Avvenire, in via San Jacopo n.34
Quanto: Ingresso libero
Uomini si diventa. Nella mente di un femminicida
Dove: Teatro Carcano, Corso di Porta Romana, 63
Quando: lunedì 25 novembre alle 20.30
Cosa: Il femminicida non è un malato, è un figlio sano del patriarcato. È uno di noi, cresciuto come noi, che pensa come noi. Che in maniera più o meno consapevole considera la donna un essere inferiore. Da “proteggere” e ingabbiare, da sminuire, soggiogare, quando non da picchiare, violentare, ammazzare. In Italia ne muore una ogni tre giorni, la stragrande maggioranza per mano di chi dovrebbe amarle. Non si contano i casi di stupro, di botte tra le mura di casa, di aggressioni o catcalling per strada, di plagio psicologico, di violenza economica, di mansplaining, di intimazioni tipo “Stai zitta!”: un sommerso di male che rende metà della popolazione vittima, l’altra metà carnefice.
Questo progetto è un viaggio. Un viaggio immaginario nella mente del carnefice, che uccide in tanti modi, non solo con un’arma. Un viaggio ideato dal Teatro Carcano, scritto da otto autori, volutamente uomini, e interpretato da Alessio Boni e Omar Pedrini.
Quanto: a partire da 30€
Rock’n’ Safe
Dove: Il Politeatro Milano, Viale Lucania 18
Quando: lunedì 25 novembre alle 21
Cosa: uno spettacolo teatrale che coniuga musica e storytelling per sensibilizzare il pubblico sui temi della parità di genere e della sicurezza sul lavoro. Nato da un’intuizione di Stefano Pancari e ispirato al successo di Women in Rock di Gabriele Medeot, l’evento offre una riflessione profonda e innovativa sull’importanza della sicurezza e dell’inclusione sociale, esplorando parallelismi tra il mondo femminile e quello della sicurezza sul lavoro. WOMEN IN ROCK’N’SAFE non è solo uno spettacolo ma un’esperienza condivisa, un evento che coniuga intrattenimento e riflessione, capace di ispirare il pubblico a diventare parte attiva nel costruire una società più equa e sicura.
Quanto: a partire da 30€
Ridicola
Dove: PimOff, Via Selvanesco, 75
Quando: 24 novembre ore 16
Cosa: Liberamente ispirato a Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij, RIDICOLA è la storia di una
prostituta, di una donna e del suo dolore – un dolore silenzioso e sapientemente nascosto agli occhi
del resto del mondo, che finge di non vedere. Un mondo pronto a giudicare senza farsi troppe
domande, senza provare ad andare oltre le apparenze, oltre lo stereotipo. Un mondo affaticato, abituato
a sputare sentenze e prendere le distanze con sconvolgente indifferenza. RIDICOLA è una donna che
ha sempre fame, fame di tutto ciò che le manca. Affamata d’amore cerca nel vuoto della sua
esistenza un motivo per vivere e nonostante sia appesantita da un profondo senso di inadeguatezza e di
vergogna, ha il coraggio di porsi, con estremo candore e sincerità, domande universali, che toccano
ognun di noi. Sarà salvifico l’incontro con “l’altro” e la scoperta che è possibile uno sguardo diverso sul
mondo, uno sguardo libero dalla paura e dai pregiudizi e dove la parola amore raggiunge il suo
significato più alto.
Quanto: 18 € intero; 12 € online; 10 € under 30 e over 65; 5 € bambini.
Hai bisogno di aiuto?
Se tu o una persona cara avete bisogno di aiuto contro violenza domestica e stalking chiamate il 1522. Il numero è gratuito e attivo 24 ore su 24 anche da cellulare.