Avete mai provato l’ebrezza di sentirvi sul confine tra due stati? Se la risposta è no vi consigliamo di visitare luoghi a metà tra due popoli, culture a tradizioni.
Uno di questi è Gandria, l’ultimo piccolo borgo svizzero prima dell’Italia.
Storia di Gandria
Entrando nel piccolo borgo di Gandria ci si trova in territorio svizzero, ma basta osservare le montagne esattamente davanti per tornare, almeno con lo sguardo, in Italia.
In origine gli abitati e le loro case si trovavano sul Monte Brè, tuttavia anni dopo furono spostati a picco sul lago. Nei primi anni il borgo era talmente nascosto che era possibile raggiungerlo solo attraversando il lago o sentieri di montagna; solo negli anni ’30 del Novecento venne costruita la strada che porta fino al centro del paese.
Ovviamente la difficoltà di spostamento fece di Gandria un paese autonomo che viveva di agricoltura ma soprattutto di pesca che è, ancora oggi, quello che caratterizza il borgo definito di pescatori. Come molti altri paesi sul Lago anche Gandria vanta pittori e artisti noti. Tra questi troviamo i fratelli Torricelli che furono impegnati nella costruzione del duomo di Trento.
Cosa vedere e come raggiungere Gandria
Gandria, seppur un piccolo borgo, ha attirato gente da ogni dove e la sua storia è stata raccontata anche in romanzi come Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro. Entrando nel borgo infatti ci si perde immediatamente per le sue viuzze pittoresche, le stesse descritte dal Fogazzaro, che lasciano intravedere panorami mozzafiato con case a picco sul lago e barche in ogni dove.
Imperdibile la piccola chiesa di Gandria che risale al 1463 e che fu dedicata a San Vigilio. Egli fu martire cristiano e vescovo di Trento: furono infatti molti gli abitanti del paese che si occuparono della costruzione del Duomo di Trento, come abbiamo già accennato prima. Fondamentale dare uno sguardo al campanile della chiesa che ricorda, coi suoi 25 metri di altezza, la torre di una fortezza.
Per gli amanti della passeggiate inoltre è buono sapere che tra Gandria e Castagnola si trova il Sentiero dell’Olivo. Lungo la passeggiata di circa sette km si trovano i resti di antichi oliveti, un tempo dediti alla lavorazione dell’olio di Gandria, una delle principali attrazioni del borgo.