A Milano ci sono parchi, corsi d’acqua, almeno due spiagge (l’Idroscalo e la Darsena, per quanto le virgolette sarebbero d’obbligo), ma a tutti gli effetti mancano campi veri e propri in cui andare a raccogliere la frutta. Questa mancanza però verrà colmata con l’apertura di FruttaInCampo, il primo frutteto in città che è già stato pre-inaugurato lo scorso 7 aprile.
Sito nei pressi dello Stadio san Siro, in via Caio Mario, si tratta di un luogo magico, quasi nascosto, dove passeggiare tra filari di albicocchi, meli, susini e peri, viti e more, dover poter godere delle fioriture dei ciliegi e dei peschi, annusare i profumi dei primi boccioli, ascoltare il ronzio delle api e il cinguettio dei passerotti: insomma, un’immersione nella natura più rurale.
L’idea del frutteto è di pochissimi anni fa, quando è sorto all’interno del Parco Agricolo Sud. A portarla avanti un gruppo di persone, tra cui Sergio Pellizzoni, agronomo, il quale ha racconta la genesi del progetto: “Avevo un sogno. Coinvolgere un gruppo di amici e creare in città un luogo bello, sano e sicuro, dove tutti, anche i bambini, potessero venire a scoprire la bellezza dei fiori e delle piante. E dove potessero raccogliere i frutti al momento giusto”.
FruttaInCampo: ecco come raccogliere frutta a Milano
Bisognerà aspettare ancora un po’ per la maturazione delle piante – l’apertura è prevista a maggio e la chiusura a ottobre – in quanto il tutto è curato rispettando i ritmi naturali. Alessandra Davini, naturalista, spiega come si tratti di una gestione oculata e quasi familiari: “Nel campo lavorano solo i soci nel loro tempo libero e non abbiamo intermediari. Ma, soprattutto, offriamo la garanzia di prodotti freschi, sani e naturali. Coltivati in modo ecocompatibile. E proponiamo anche varietà ormai sparite dalla maggior parte dei negozi, come la piccola pera mirandino rosso o la dolcissima uva sultanina”.
In tutto 2mila piante e 25 filari su 2,4 ettari, 9 specie per 60 varietà allo scopo di garantire maturazioni in diversi periodi: il momento della fioritura, in tutto tre settimane tra marzo e parile, è un vero spettacolo: petali bianchi e rosa, prima i pruni e gli albicocchi, poi i peschi, i ciliegi, i peri e infine i meli.
Sarà possibile andare a passeggiare ma sopratutto raccogliere liberamente la frutta, che verrà pesata all’uscita per l’acquisto finale. Una procedura che ricorda il fortunato caso di Tulipani Italiani. Gli alberi sono di ridotte dimensioni, pertanto non ci sarà bisogno di scale per raggiungere i frutti. Tra i tanti prodotti ciliege, albicocche, pesche, miele, susine, uva da tavola, mirtilli, more, mele e pere.
Dovendo attendere la maturazione delle piante è ancora presto per conoscere gli orari e le date di apertura ma vi aggiorneremo non appena ci saranno novità.