“Si dice sempre che parlare di uno spettacolo è difficile perché lo spettacolo si vive, in questo caso, quest’affermazione, vale ancora di più”, ha esordito con queste parole il direttore del Piccolo Teatro, Sergio Escobar, introducendo alla conferenza stampa di Freud o l’interpretazione dei sogni, una nuova produzione molto attesa proprio per l’operazione in sé.
Mai prima d’ora era stato portato in scena il testo paradigmatico dello psicanalista, ma per ciò che abbiamo potuto intuire, non si tratta di una traduzione pedissequa – anche perché sarebbe stato impossibile. “Non è una biografia né uno schieramento tra le varie derivazioni createsi in psicanalisi, è un romanzo di formazione – e questa credo che sia la definizione migliore. Io aggiungo che è un romanzo sul Novecento perché non è una profezia generica, ma l’intuizione di un cambiamento antropologico che Freud aveva intuito.
Il testo scritto da Massini e la versione drammaturgia messa in scena da Federico Tiezzi osano lo stesso linguaggio dei sogni per immagini, associazioni, capovolgimenti. Potremmo dire che il sogno di Freud è fatto della materia del teatro”. Bastano anche solo queste parole per accrescere la curiosità verso uno spettacolo che si prospetta difficilmente afferrabile e che, probabilmente più che in altre circostanze, potrebbe andar a interrogarci nel profondo. Non sarà di certo semplice rimanere oggettivi quando ci si raffronta a una materia del genere.
“L’interpretazione dei sogni racconta la scoperta di un linguaggio d’interpretazione del sogno che porta, a sua volta all’interpretazione del mondo”, sottolinea il regista, facendo trasparire quanto coinvolgimento e studio ci sia dietro questa rappresentazione. “Freud ha segnato tutti noi, apre un secolo, chiudendo con un altro e con tutti i valzer. Nello spettacolo ci ritroviamo all’interno della sua testa, non tanto nel mondo interiore, coi pensieri che vanno e vengono. Il lavoro effettuato con gli attori, che ringrazio, è consistito nello scoprire il testo latente, effettuando quasi una vera e propria psicanalisi al linguaggio. Era importante non psicologizzare questi personaggi, ma starne all’interno. Freud, proprio tramite loro, trova qualcosa di se stesso e si forma un’idea del mondo”.
Massini, dramaturg del Piccolo Teatro, ha tenuto a evidenziare come sin da quando ha cominciato a collaborare con questo teatro ci fosse la predisposizione a non percorrere strade ovvie e la decisione di mettere in scena in prima assoluta questo testo ne è la dimostrazione. “Non avevo mai letto di qualcosa di così disperato”, confessa, facendo notare cosa avesse scoperto lo psicanalista: “Freud ha scoperto che il sogno è una specie di camera dove ognuno di noi si sente legittimato a dirsi la verità” e questo punto dimostra come Freud o l’interpretazione dei sogni ci riguarda molto da vicino.
“Per me e per tutti noi è l’inizio di un’avventura formidabile e pericolosissima perché pericolosissima è la materia, afferrarla e trovare la struttura per star in piedi è un gioco da equilibristi. Il teatro è sogno e dramma onirico”, ha aggiunto lucidamente Fabrizio Gifuni, che veste i panni di Freud.
L’appuntamento è quindi in teatro, partecipando a questo “gioco”.
Riassumendo
Freud o l’interpretazione dei sogni, dal 23 gennaio all’11 marzo 2018
Piccolo Teatro Strehler
Cast (in ordine alfabetico) Umberto Ceriani, Nicola Ciaffoni, Marco Foschi, Giovanni Franzoni, Elena Ghiaurov, Fabrizio Gifuni, Alessandra Gigli, Michele Maccagno, David Meden, Valentina Picello, Bruna Rossi, Stefano Scherini, Sandra Toffolatti e Debora Zuin
ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30 (salvo mercoledì 28 febbraio h 15 per le scuole); domenica h 16.
PREZZI: platea 33€; balconata 26€
Freud o l’interpretazione dei sogni: gli incontri
– Mercoledì 24 gennaio h 18: La psicanalisi: una storia romantica con Umberto Galimberti
Piccolo Teatro Grassi
– Martedì 30 gennaio h 17: Freud o l’interpretazione dei sogni con Stefano Massini, Federico Tiezzi, Sergio Escobar
Intesa Sanpaolo – via Verdi, 8 Milano
– Martedì 6 febbraio h 17: Incontro con la compagnia dello spettacolo
Chiostro ‘Nina Vinchi’
– Mercoledì 14 febbraio h 17: L’interpretatore dei sogni
presentazione del libro di Stefano Massini “L’interpretatore dei sogni” ed. Mondadori. Dialoga con l’autore Beppe Cottafavi
Chiostro ‘Nina Vinchi’
– Martedì 20 febbraio h 17: Freud e l’arte: una relazione pericolosa
con Francesca Alfano Miglietti
Chiostro ‘Nina Vinchi’
– Martedì 27 febbraio h 17: La psicanalisi e il cinema con Maurizio Porro
Chiostro ‘Nina Vinchi’
– Martedì 6 marzo h 17: Melophobia: Freud e la musica incontro con Emilio Sala, Università degli Studi di Milano
Chiostro ‘Nina Vinchi’
L’ingresso è gratuito con prenotazione sul sito del Piccolo: www.piccoloteatro.org
Sigmund Freud tra cinema e teatro
Anteo Palazzo del Cinema, dal 5 febbraio al 12 marzo 2018
“Passioni segrete” rassegna cinematografica a cura di Maurizio Porro
– Lunedì 5 febbraio h 19,30: Freud – Passioni segrete
di John Huston, 1962 – 120’
John Huston paga il suo debito con la psicanalisi: la prima volta del professore ed ha dentro la disperazione di Montgomery Clift.
h 22,10: A Dangerous Method
di David Cronenberg, 2011 – 99’
Sfida all’OK Corral a Zurigo tra Freud e Jung, Fassbender e Mortensen, in mezzo la tormentata Spielrein. Un triangolo diretto da Cronenberg.
– Lunedì 12 febbraio h 19,30: 8 e mezzo
di Federico Fellini, 1963 – 138’
Con Fellini il cinema è diventato maggiorenne e questo è il suo capolavoro: tutta la confusione che c’è dentro di noi nel volto di Mastroianni.
h 22: Hollywood Ending
di Woody Allen, 2002 – 112’
Un regista in crisi gira un film in temporanea, nevrotica cecità. Meglio non vedere? Tanto i critici francesi sono pronti a gridare al capolavoro.
– Lunedì 19 febbraio h 19,30: L’eclisse
di Michelangelo Antonioni, 1962 – 126’
Si chiude la trilogia dell’incomunicabilità: è il titolo senza atout, non c’è scampo, l’amore si oscura, restano le tracce. L’eclisse era quella vera.
h 21,50: Melancholia
di Lars von Trier, 2011 – 130’
Mentre un pianeta si avvicina alla Terra e una festa di nozze finisce in tragedia, Lars von Trier ci avverte che è difficile scavare dentro di noi.
– Lunedì 26 febbraio h 19,30: La donna che visse due volte
di Alfred Hitchcock, 1959 – 128’
Il miglior Hitchcock: non solo un thriller ma un film che investe la natura dell’amore, il Tempo e la doppia identità, primo comandamento del dr. Freud.
h 21,50: L’uomo che non c’era
di Joel Coen e Ethan Coen, 2001 – 116’
Un sordido delitto nel negozio del barbiere: ma i Coen riflettono alla grande sul noir, la potenza del male, il fascino del bianco e nero.
– Lunedì 5 marzo h 19,30: Teorema
di Pier Paolo Pasolini, 1968 – 98’
Il film più sessantottino di Pasolini con un giovane che conquista un’intera famiglia della borghesia a Milano come in un mix tra psicanalisi e Bibbia.
h 21,30: Il fascino discreto della borghesia
di Luis Buñuel, 1972 – 105’
Fanno strani sogni questi borghesi che non riescono mai a sedersi a tavola: Buñuel a cavalcioni del surreale con un gruppo magnifico di volti e nevrosi.
– Lunedì 12 marzo h 19,30: Che fine ha fatto Baby Jane?
di Robert Aldrich, 1962 – 134’
La distruzione del cinema sul rapporto odio amore tra le due sorelle e le star rivali, Crawford e Davis, regine del melò: il capolavoro di Aldrich.
h 21,50: Volver
di Pedro Almodóvar, 2006 – 120’
Un Almodóvar che ha meno voglia di scherzare ci racconta la storia di una mamma, che vive anche da morta: la legge di Edipo e una dose di poesia.
ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
www.spaziocinema.info
Piazza XXV Aprile 8 (M2 Moscova)
PREZZI: intero 9€; ridotto under 26, over 65, Amici del Cinema, AGIS, abbonati Piccolo Teatro 6,50€
Abbonamento 4 proiezioni: intero 15€; ridotto 12€
SPECIALE CINEMA + TEATRO
Presenta all’Anteo il biglietto dello spettacolo Freud o l’interpretazione dei sogni: potrai acquistare i biglietti o l’abbonamento per i film a prezzo ridotto. Oppure presenta al Piccolo Teatro il biglietto dei film: potrai acquistare il biglietto per Freud o l’interpretazione dei sogni a prezzo ridotto.