Avete voglia di cinema e non sapete per cosa optare? Cercate una serata di puro divertimento grazie al grande schermo o un film che riesca a unire più anime? Come ogni giovedì, Milano Weekend vi segnala eventi cinefili e nuove uscite in sala nella nostra città: un nuovo appuntamento con lo #spiegonecinema.
Ecco cosa vedere al cinema a Milano dal 30 marzo 2017
Alcuni consigli sui film in uscita
— 17 anni (e come uscirne vivi) di Kelly Fremon
Se vi piacciono i film sull’amicizia e le teen comedies allora questo lungometraggio della regista americana fa al caso vostro. “Nadine (Hailee Steinfeld) e Krista (Haley Lu Richardson) sono migliori amiche, non si separano mai e cercano insieme di cavarsela nel crudele mondo del liceo. Quando Nadine scopre che Krista sta frequentando segretamente suo fratello, qualcosa si rompe nel loro rapporto” (dalla trama). Le interferenze, seppur indirette, con certi legami famigliari fanno scattare delle dinamiche istintive. L’adolescenza, si sa, è un periodo molto delicato, forse una di quelle fasi che più cambiano da persona a persona. Nadine è fragile e spontanea, ha una freschezza che è propria di quegli anni, ma questa scoperta la percepirà come una pugnalata al cuore, manifestando un’aggressività che probabilmente non pensava di avere.
— Il viaggio di Nick Hamm
Il regista inglese passa da un mezzo espressivo all’altro (ha curato degli allestimenti anche alla Royal Shakespeare Company), per il grande schermo si è ultimamente cimentato con una commedia on the road – il viaggio è proprio concreto – che ha lasciato il segno tra i film presentati Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno.
Un grande cast – Timothy Spall, Colm Meaney, Toby Stephens, Catherine McCormack, Ian McElhinney – a servizio della memoria in quanto lo screenplay prende spunto da “uno dei momenti più importanti nella storia dell’Irlanda e della Gran Bretagna. La pellicola parla dell’improbabile amicizia tra due eminenti figure politiche e acerrimi nemici. Ian Paisley (Spall) e Martin McGuinness (Meaney) vengono costretti a intraprendere insieme un breve viaggio in macchina, che darà il via a un grandissimo atto di fiducia verso la pace. In gioco c’è il futuro dell’Irlanda del Nord ed è a questi due nemici giurati che viene chiesto di lasciarsi alle spalle il loro passato e quello in cui credono per poter iniziare a forgiare un solido legame basato sul rispetto reciproco (ma anche su humour e ironia!)” (dalla nota ufficiale).
Va da sé che si sia lavorato di fantasia, ma le ragioni dell’uno e dell’altro si rivelano plausibili e profondamente umane. “Volevo andare oltre, non era mia intenzione ingigantire ancora di più i fatti e le leggende relative ai Chuckle Brothers, come venivano chiamati in quegli anni i due leader. Non credo nemmeno che siano mai stati realmente grandi amici. Reputo si sia trattato di un’invenzione dei media. Anche se sicuramente avranno vissuto momenti di complicità in cui ridere e scherzare insieme”, ha affermato Bateman.
— Infedelmente tua di Preston Sturges
Amate i classici? Avete voglia di immergervi in atmosfere cinematografiche e plot che difficilmente avrete modo di vedere e assaporare con un film di oggi?
Questo grande classico in b/n fa, allora, per voi e torna in sala, grazie a Lab 80 film. La molla viene data dal tradimento, o meglio, dal suo sospetto. Così l’incipit della trama: “Il celebre direttore d’orchestra sir Alfred De Carter ritorna a New York dopo un lungo viaggio. Il cognato gli manda un rapporto dal quale risulta che la moglie Daphne lo ha tradito con il giovane segretario. Nel corso del concerto che sta dirigendo” qualcosa accade, in un mix di piani, tra realtà e finzione, che non vogliamo rivelarvi.
Nel cast Rudy Vallee, Barbara Lawrence, Linda Darnell, Rex Harrison, Edgar Kenned.
— La vendetta di un uomo tranquillo Raúl Arévalo
Si dice che la vendetta è un piatto che va consumato freddo e il nostro protagonista sta covando la sua. “Madrid, agosto 2007. Curro (Luis Callejo) è l’unico di una banda di quattro criminali che viene arrestato per una rapina in una gioielleria”, basta questo per intuire il sentimento che pian piano cresce in lui. Fuori, ad attenderlo da otto anni, c’è la fidanzata con suo figlio; dall’altro lato c’è José (Antonio de la Torre), “un uomo chiuso e solitario, che non sembra trovare il suo posto nel mondo. Una mattina di inverno si reca nel bar gestito da Ana e da suo fratello […] In particolar modo, è Ana (Ruth Díaz) a vedere nel nuovo arrivato una speranza per la sua penosa esistenza. Scontata la pena, Curro viene rilasciato e nutre la speranza di iniziare una nuova vita con Ana”. Non è facile attendere, ancor più con un figlio a carico e non si riesce a condannare questa donna per i sogni provati in assenza di Curro.
“La vendetta di un uomo tranquillo è un thriller drammatico mosso da un sentimento primordiale, di pancia. Penso che l’odio, l’amarezza e la rabbia repressa siano argomenti di grande interesse. Una delle sfide è stata quella di ritrarre tutto con il più grande realismo possibile. Affrontare la violenza dal mio punto di vista: asciutto, crudo, così com’è nella vita reale. E volevo farlo per mezzo di una trama strutturata e piena di intrighi, unendo la ricerca di realismo e la credibilità con il ritmo e la spettacolarizzazione, propri del film di genere. Il tutto tenendo sempre alta l’attenzione dello spettatore”, ha dichiarato il regista e possiamo dire che il risultato finale è molto buono.
Una chicca: l’attrice è stata premiata all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, inoltre il lungometraggio ha ricevuto quattro premi Goya, tra cui miglior film.
— Per un figlio di Suranga Deshapriya Katugampala
Ha ricevuto la Menzione Speciale al Pesaro Film Fest 2016, arria nelle nostre sale, merito dell’impegno di Cineclub Internazionale Distribuzione.
“Lì Sunita, una donna srilankese di mezz’età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni. È una relazione segnata da molti conflitti. Essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un’ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un paese al quale non vuole appartenere” (dalla sinossi). Il giovane regista offre uno sguardo dall’interno della comunità cingalese, se teniamo anche conto del suo appartenere alla seconda generazione di immigrati srilankesi in Italia. In Per un figlio si percepisce e tocca con mano il desiderio di questi uomini – adulti e figli – desiderosi di non dimenticare la propria origine, ma al contempo si impegnano per integrarsi in una società in cui il pregiudizio regna sovrano. Questo regista esordiente, però, riesce a rifuggire da certi stereotipi, offrendo un’altra immagine di quella realtà, forte della conoscenza diretta che ne ha, e puntando sul rapporto madre-figlio offrendo così un respiro universale.
Eventi cinematografici
— Retrospettiva dedicata a Pif (MIC – Museo Interattivo del Cinema e Spazio Oberdan 1 aprile)
Pif è stato appena premiato col David Giovani per ‘In guerra per amore‘. Dal suo ottimo esordio, ‘La mafia uccide solo d’estate’, ha dimostrato di saper trattare l’argomento con originalità e il giusto tono per veicolare messaggi e storie anche ai più giovani.
Dal 30 marzo al 2 aprile si svolge a Milano la quinta edizione del Festival dei beni confiscati alle mafie e il cinema non poteva mancare. Sabato 1 aprile la Fondazione Cineteca Italiana ha organizzato una retrospettiva dedicata al regista e attore Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif). Sono previsti due appuntamenti. “Presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema alle h 19 in programma il doc ‘Un gelato per Saviano‘ (2013 – 2016), dove Pif segue da vicino lo scrittore – sotto scorta dal 2006 – e lo racconta in modo inedito. A seguire l’opera prima sopra citata, interpretata dallo stesso Pif e da Cristiana Capotondi, “un’originale riflessione sulla mafia vista attraverso gli occhi di un bambino che nasce a Palermo, dove tra i delitti efferati compiuti da Cosa Nostra, cresce, si innamora e cerca di comprendere la difficile realtà che lo circonda.
Presso il Cinema Spazio Oberdan alle h 21,30 in cartellone il suo ultimo film, ‘In guerra per amore’ (2016), commedia che segue la turbolenta storia clandestina tra gli emigrati siciliani Arturo e Flora, sullo sfondo di grandi eventi mondiali quali lo sbarco degli americani in Italia nella Seconda Guerra Mondiale e l’ascesa di Cosa Nostra nel dopoguerra” (dalla nota ufficiale).
In entrambi gli appuntamenti Pif sarà presente in sala per un incontro con il pubblico, insieme alla giornalista e direttrice artistica del Festival Barbara Sorrentini.
PREZZI: ingresso libero fino a esaurimento posti
— Moonrise Kingdom – Il cinema di Wes Anderson (Base Milano 5, 12 e 19 aprile)
La redazione di LongTake propone tre workshop legati a un maestro della cinematografia qual è Wes Anderson. Si tratta di un’occasione per guardare e approfondire la vasta filmografia del cineasta che non smette mai di conquistarci – basti pensare a ‘Grand Budapest Hotel‘.
“Tenuto dal critico della redazione di LongTake Simone Soranna, il workshop è pensato per i fan di Wes Anderson e, più in generale, per gli amanti del grande cinema. Al termine del terzo incontro ogni partecipante potrà analizzare un elemento emblematico dell’arte di Anderson (una sequenza, un brano musicale, una scelta, un dialogo, un fotogramma), elaborando un’analisi scritta che verrà pubblicata sul blog di LongTake” (dalla nota esplicativa).
ORARI: h 21 (il primo turno, quello delle 19, è sold out)
PREZZI: 35€ tutti e tre gli incontri