Pubblicato in: Cinema News

Film in uscita nel weekend: le novità da giovedì 9 marzo 2017

Foto tratta dal film "Mister Universo" di Tizza Covi e Rainer Frimmel

Avete voglia di cinema e non sapete per cosa optare? Cercate una serata di puro divertimento grazie al grande schermo o un film che riesca a unire più anime? Come ogni giovedì, Milano Weekend vi segnala eventi cinefili e nuove uscite in sala nella nostra città: un nuovo appuntamento con lo #spiegonecinema.

Ecco cosa vedere al cinema a Milano dal 9 marzo 2017

Alcuni consigli sui film in uscita

— Autopsy di André Øvredal

Si tratta del primo lavoro americano del norvegese André Øvredal e già crediamo che passerà alla storia rientrando nel novero degli horror cult. «Volevamo stare nel genere horror e fare qualcosa che fosse davvero sinistro e che avesse dei contenuti», ha raccontato il co-sceneggiatore Richard Naing.

«Tommy Tilden (Brian Cox) è un esperto medico legale e gestisce con suo figlio Austin (Emile Hirsch) un obitorio in Virginia. Un giorno lo sceriffo del posto arriva con un caso di emergenza, il cadavere di una donna sconosciuta ritrovato in un seminterrato a seguito di un pluriomicidio. Sembra un caso come tanti, ma nel corso dell’autopsia i due professionisti vengono man mano turbati da nuove, terrificanti scoperte. Il corpo della donna è perfettamente conservato all’esterno, ma all’interno è stato smembrato e rimangono segni di cicatrici e bruciature, come se fosse stata vittima di un orribile e misterioso rituale di tortura. Mentre padre e figlio cercano spiegazioni scientifiche plausibili a queste scoperte raccapriccianti, cose sempre più inspiegabili sembrano succedere nell’obitorio…». Siamo sicuri che già queste righe della trama avranno creato tanta attesa nei patiti di horror. Ma c’è ben altro in Autopsy. «È la storia di un padre e di un figlio, dei problemi irrisolti tra loro che finalmente vengono a galla in una situazione molto carica di tensione, in cui sono costretti a occuparsi finalmente di quello che non sono riusciti a gestire prima. Di sicuro è questo il nucleo del film», ha spiegato il regista.

Una curiosità: «per dare corpo all’idea, Naing e Goldberg (l’altro sceneggiatore) si sono ispirati soprattutto a due film molto claustrofobici di Roman Polanski, ‘Il coltello nell’acqua’ e ‘Repulsione’»

― Bleed – Più forte del destino di Ben Younger

Presentato all’ultima edizione del Torino Film Festival, il film di Ben Younger è un biopic su Vinny Pazienza ottimamente interpretato da Miles Teller (che già aveva lasciato il segno con ‘Whiplash‘). Questo sport-drama siamo sicuri che accoglierà i favori non solo degli appassionati, ma anche di chi non è propriamente amante dello sport. Pazienza è stato «un pugile italoamericano famoso sia per le sue straordinarie vittorie sul ring che per la vita privata fatta di eccessi e stravaganze. Nel pieno della sua carriera rimane vittima di un terribile incidente automobilistico che rischierà di compromettere, in maniera irreversibile, l’uso delle gambe. Saranno la determinazione e il coraggio del suo allenatore, Kevin Rooney (un bravissimo Aaron Eckhart), ad aiutarlo a rimettersi in piedi e a riprendere a combattere» (dalla sinossi ufficiale). Emerge così un forte desiderio di riscatto che tocca tutti, indipendentemente da età o professione ed è su queste corde che si gioca questa pellicola.

«La cosa più assurda è che quello che si vede nel film mi è accaduto sul serio. Mi guardo indietro e mi dico Che diavolo stavo pensando, allenarmi con le viti nel cranio e il collo spezzato, con quelle viti che avrebbero potuto toccare dei muscoli che non dovrebbero essere nemmeno sfiorati. È pura follia», ha dichiarato il pugile. In sala con Notorius Pictures.

— Il Diritto di Contare di Theodore Melfi

È stato distribuito da 20th Century Fox nelle nostre sale a partire dal giorno della Festa della Donna e non è un caso. Tratto da una storia vera, il lungometraggio porta per la prima volta sullo schermo la storia di Katherine Johnson (Taraji P. Henson), Dorothy Vaughn (Octavia Spencer) e Mary Jackson (Janelle Monáe), tre donne afroamericane che sono riuscite a lavorare alla spedizione in orbita dell’astronauta John Glenn.

Il titolo originale era ‘Hidden Figures’ giocando col termine «figures» sia rispetto alle donne, che per questioni di genere oltre che di colore, cadevano nell’oblio; ma «figures» si riferisce anche ai numeri matematici. Quest’ultima idea è rimasta anche nel titolo italiano, che punta anche sul desiderio di queste donne davvero esistite – non solo loro – di contare, in un mondo che spesso non aiuta la cosiddetta quota rosa. «Tutti conoscono le missioni Apollo. Molti sanno i nomi dei coraggiosi astronauti che hanno compiuto quei primi passi nello spazio: John Glenn, Alan Shepard e Neil Armstrong. Tuttavia, sorprendentemente, i nomi di Katherine G. Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson non vengono insegnati a scuola né sono noti alla maggior parte delle persone, sebbene la loro energia e audacia, unite al ruolo fondamentale di ingegnosi “computer umani”, siano stati indispensabili alla NASA per realizzare i progressi che hanno reso possibile il volo dell’uomo nello spazio» (dalla nota ufficiale). Ora, grazie alla potenza della settima arte, le loro vite saranno note a moltissime persone.

― Mister Universo di Tizza Covi e Rainer Frimmel

Tizza Covi e Rainer Frimmel tornano a raccontare il mondo circense con uno sguardo originale. Dopo ‘Non è ancora domani – La Pivellina’, con Mister Universo ancora una volta i confini tra documentario e finzione si confondono in un equilibrio ben riuscito.

Tairo Caroli, presente anche nel precedente film dove aveva tredici anni, ora ne ha venti ed è diventato un domatore di leoni. «Il piccolo circo in cui lavora (da quando era bambino) attraversa una crisi profonda: roulotte cadenti, pochi spettatori, artisti spesso malconci, animali vecchi e stanchi. Anche il giovane Tairo è in un brutto momento: uno dei suoi leoni è morto, la leonessa è ormai anziana, le tigri svogliate; come se non bastasse, perde l’oggetto cui teneva di più, il suo portafortuna» (dalla scheda). A regalarglielo è stato Arthur Robin, Mr. Universo nel 1957 e primo uomo di colore a vincere questo titolo. Tutto ciò darà il là a Tairo per cominciare un viaggio che vi consigliamo di non perdervi al cinema distribuito da Tycoon Distribution.

Una chicca: Mister Universo è il quinto film che Covi e Frimmel girano in analogico. Hanno comprato un sacco di pellicola Fuji. Ora, però Fuji non produce più pellicole. Il loro prossimo film sarà su Kodak. La pellicola è semplicemente il mezzo che si adatta meglio al loro modo di lavorare.

― Phantom Boy di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol

Era stato presentato in ‘Festa mobile’ al Torino Film Festival nel 2015 e adesso finalmente sarà possibile vederlo per tutti coloro che vorranno viaggiare con l’animazione franco-belga di Felicioli e Gagnol. Siamo a New York, «un misterioso malvivente sfigurato ferisce gravemente Alex, l’ispettore di polizia che era sulle sue tracce. Immobilizzato in ospedale, Alex incontra Leo, un ragazzo di undici anni che ha la capacità di uscire dal suo corpo. Come un fantasma, invisibile a tutti, Leo vola e passa attraverso i muri. Grazie ai poteri straordinari del ragazzo, l’ispettore Alex può riprendere la sua inchiesta. Al loro fianco ci sarà Mary, volenterosa e testarda giornalista» (dalla sinossi ufficiale). Con sensibilità Phantom Boy riesce a trattare infanzia e malattia senza (s)cadere nella retorica.

— Questione di Karma di Edoardo Falcone

Dopo il pluripremiato esordio con ‘Se Dio vuole‘ (con Alessandro Gassmann e Marco Giallini), Edoardo Falcone realizza un’altra opera in cui protagonisti sono sempre due uomini, in questo caso Fabio De Luigi ed Elio Germano. «Giacomo è lo stravagante erede di una dinastia di industriali, ma più che interessarsi all’azienda, preferisce occuparsi delle sue mille passioni. La sua vita è stata segnata dalla scomparsa del padre quando era molto piccolo. L’incontro con un eccentrico esoterista francese gli cambia la vita: lo studioso infatti afferma di aver individuato l’attuale reincarnazione del padre di Giacomo. Trattasi di tal Mario Pitagora, un uomo tutt’altro che spirituale, interessato solo ai soldi e indebitato con mezza città. Questo incontro apparentemente assurdo cambierà la vita di entrambi» (dalla sinossi ufficiale). Motore dei due – e non solo se pensiamo al nostro oggi – è il denaro e come esso abbia inciso sugli uomini – in questo lungometraggio è una donna a saperlo gestire meglio. Questione di Karma è una commedia che saprà trasmettere una morale, senza essere moralistica. Nel cast anche Valentina Cenni, Massimo De Lorenzo, Corrado Solari, Isabella Ragonese, Philippe Leroy, Eros Pagni, Stefania Sandrelli.

— Strane straniere di Elisa Amoruso

La regista romana aveva lasciato il segno con ‘Fuoristrada‘ (2013), anche in quest’ultimo documentario sceglie di posare l’obiettivo della macchina da presa su delle donne. «Ana, Ljuba, Radi, Sihem e Sonia sono cinque donne arrivate in Italia da Paesi diversi. Molti sono i motivi che le hanno spinte a lasciare le loro radici: l’amore, il lavoro, la curiosità o forse il destino. Eppure ognuna di loro è riuscita a dar vita a un’attività propria, reinventandosi e integrandosi con successo in una nuova realtà. Distanti per esperienza e provenienza, le accomuna l’essere straniere. Tra lavoro, famiglia e relazioni, le loro storie s’intrecciano per raccontare cosa significhi costruire un’identità in un altro Paese» (dalla scheda).

Ha dichiarato la regista: «il passaggio da una protagonista all’altra avviene attraverso un tema che ricorre, uno stato d’animo, un contrasto di sentimenti, una pura somiglianza visiva, dovuta allo stile fotografico, o alla definizione di un ambiente. Il fatto che siano donne mette in risalto la capacità di un genere che soprattutto nelle loro culture, dalla Cina, alla Tunisia, è stato penalizzato per lungo tempo e in alcuni casi, lo è tuttora». La Amoruso entra in punta di piedi nelle loro vite facendo emergere non solo come siano riuscite a essere imprenditrici di loro stesse, ma anche come siano riuscite a emanciparsi dall’uomo che era loro accanto.

Eventi cinematografici

Bergamo Film Meeting a Milano (Spazio Oberdan 9 marzo)

Come ormai accade da diversi anni, il Bergamo Film Meeting cerca di uscire dai propri confini toccando anche spettatori che magari non avranno la possibilità di andare al festival, che si svolgerà dall’11 al 19 marzo.

La proiezione ‘Al fuoco, pompieri!‘ (t.po. ‘Hoří, má panenko!’) anticipa l’omaggio che la kermesse farà al grande maestro ceco, Miloš Forman. «L’ex capo dei pompieri di un piccolo villaggio dà una gran festa per il suo ottantaseiesimo compleanno, aperta a tutti. Tutto, però, comincia ad andare storto. I premi vengono rubati. Scoppia un incendio. La retorica si trasforma in farsa» (dalla sinossi ufficiale). Il film fu contestato dal regime.

A introdurre la serata, il critico Andrea Chimento (Long Take e Il Sole 24 Ore). Tra l’altro potrete apprezzarne la visione in originale (sottotitolata).

ORARIO: h 21

PREZZI: intero 7,5€; ridotto 5,5€

Rassegne cinematografiche

Sguardi Altrove International Film Festival (Spazio Oberdan, Casa dei Diritti 12 – 19 marzo)

La rassegna dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile, quest’anno festeggia la sua 24esima edizione. A far da filo conduttore tra le diverse sezioni e attività il tema: Women’s Empowerment: Working to Overcome Gender Inequality.

Tra anteprime e la retrospettiva dedicata a Maren Ade, il programma si prospetta davvero interessante e un appuntamento da non perdere per gli appassionati di cinema.

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