Pubblicato in: Cinema News

Film in uscita nel weekend: le novità da giovedì 24 novembre

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Avete voglia di cinema e non sapete per cosa optare? Cercate una serata di puro divertimento grazie al grande schermo o un film che riesca a unire più anime? Come ogni giovedì, Milano Weekend vi segnala eventi cinefili e nuove uscite in sala nella nostra città: un nuovo appuntamento con #lospiegonecinema.

Ecco cosa vedere al cinema a Milano dal 24 al 30 novembre 2016.

Alcuni consigli sui film in uscita

– 3 Generations di Gaby Dellal

Dopo esser stato presentato in Alice nella città, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma, 3 Generations arriva in sala con Videa. Molto spesso si sceglie di mettere a confronto varie generazioni e un esempio che ha lasciato il segno, negli ultimi anni, nel cinema nostrano è stato Scialla di Francesco Bruni.
Nel dramma diretto da Gaby Dellal questo tasto è al centro del plot, viene annunciato dal titolo stesso e sviluppato tramite schemi assodati. Siamo a New York, tre donne della stessa famiglia, di età diverse, sono le protagoniste, le cui vite si intrecciano a partire dal desiderio di un’adolescente. Ray (Elle Fanning) nutre il desiderio di diventare un ragazzo e da qui si scatenerà l’incontro-scontro con la madre (Naomi Watts) e la nonna (Susan Sarandon). Questa scelta darà il là per far i conti con la propria identità anche alle altre due donne.

– Come diventare grandi nonostante i genitori di Luca Lucini

Torna il tasto del confronto generazionale anche nell’ultimo lungometraggio di Lucini, sceneggiato da Gennaro Nunziante (divenuto noto per il sodalizio con Checco Zalone).
La distribuzione è Disney, che ancora una volta, coerentemente con la sua linea editoriale, parla ai ragazzi attraverso di loro; in più il progetto prende spunto dalla serie Alex&Co. È interessante, in particolare, un fattore affrontato nel film e che ben rappresenta la nostra realtà attuale. Se si parla con gli insegnanti, magari in procinto di andare in pensione, una delle prime affermazioni che fanno riguarda come la scuola sia cambiata e che il “problema” non è soltanto rapportarsi coi ragazzi, ma ancor più coi genitori. Chissà se Nunziante avrà ascoltato una di queste riflessioni, fatto sta che Come diventare grandi nonostante i genitori tratta il complesso rapporto genitori-figli. La nuova preside del liceo ha deciso di non aderire al concorso scolastico nazionale per gruppi musicali, ciò provocherà una reazione nei genitori e negli alunni. Nel cast: Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno, Matthew Modine, Sergio Albelli, Ninni Bruschetta, Paolo Calabresi, Roberto Citran, Francesca De Martini, Paolo Pierobon, Federico Russo e tanti altri.

– Condotta di Ernesto Daranas

A suo modo l’insegnamento torna anche in quest’opera di Daranas, ovviamente sotto tinte e portate differenti. Chala (Armando Valdes) è un undicenne con un contesto famigliare poco favorevole (la madre è tossicodipendente e alcolizzata) e la sua resa a scuola non è delle migliori anche per la cattiva condotta che tiene. La professoressa Carmela (Alina Rodríguez) sa come prenderlo, ma nel momento in cui si ammala, viene sostituita da una giovane (Miriel Cejas) che non digerisce ben volentieri il comportamento di Chala. Il consiglio di direzione prende dei provvedimenti, pensando di spedirlo in un istituto di condotta ed è qui che rientra in campo la maestra più anziana. Tutto ciò, quindi la piccola storia, deve fare i conti con la Storia con la ‘s’ maiuscola e le regole di Cuba.
“Il soggetto del film Condotta scritto dallo stesso regista Ernesto Daranas riesce a comunicare senza cadere nel sentimentalismo o didatticismo: lo script è coerente e i dialoghi sono accurati e diretti, privi del verbalismo che ha ostacolato altri film di questo tipo, suscitando un certo clamore in patria per la libertà, l’indipendenza, il coraggio con cui si permette di criticare la condizione umana” (dalla scheda del film).

– Il cittadino illustre di Mariano Cohn e Gastón Duprat

Vi consigliamo assolutamente di non perderlo. L’attore principale, Oscar Martinez, è stato insistito della Coppa Volpi per Miglior Attore Protagonista all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un affresco, a tratti ironico, molto ben costruito del rapporto tra arte e realtà. Al centro un uomo, insignito del Premio Nobel per la Letteratura, viene invitato nel paese natale, Salas, in Argentina, da cui manca da tempo. Una terra che gli è sempre rimasta dentro tanto da trasferirla nei romanzi. Questo viaggio costituirà una possibilità per fare i conti con il passato volontariamente sommerso. Si va avanti per capitoli proprio come in un libro, con lo spettatore che si interroga costantemente su cosa sia vero, reale e cosa sia frutto dell’immaginazione. Qual è il ruolo dell’artista oggi? Il cittadino illustre non risponderà a questa domanda, ma la rilancerà alla platea di turno anche con qualche provocazione.

– Il più grande sogno di Michele Vannucci

Aveva lasciato il segno in chi l’ha visto nella sezione Orizzonti alla 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed ora esce in sala grazie a Kino Produzioni. Vannucci esordisce nel lungometraggio con una storia che parte dal vissuto personale di Mirko Frezza, raccontandolo sul grande schermo con una resa da cinema del reale senza essere un documentario. Il più grande sogno tematizza il percorso post uscita dal carcere di Mirko, con un futuro e verrebbe da dire anche un presente tutti da costruire. “Nell’agosto 2012 ho incontrato Mirko durante i provini del mio cortometraggio di diploma al Centro Sperimentale. […] Davanti ai miei occhi si stava scrivendo una storia che riguardava anche me; ciò che cercava lui era ciò che cercavo anch’io: un’altra identità. L’ho frequentato per tre anni, mi sono messo in ascolto ed ho iniziato a scrivere un racconto ispirato alla sua storia. Questo è Il più grande sogno: un film di finzione che nasce dalla realtà e che, grazie alla generosità di un gruppo di persone disposte a mettersi in gioco, torna alla realtà attraverso una messa in scena che si muove libera tra commedia, melò e crime. Questo film è dedicato a chi ogni giorno lotta per la vita che sogna” (dalle note di regia). L’ottimo cast è costituito dallo stesso Frezza, Alessandro Borghi, Vittorio Viviani, Milena Mancini, Ivana Lotito, Ginevra De Carolis, Crystel Frezza.

– Romeo and Juliet di Kenneth Branagh

Un classico dei classici arriva per la prima volta al cinema, solo 29 e 30 novembre, dal palcoscenico del Garrick Theatre. Kenneth Branagh, profondo conoscitore dei testi shakespeariani e fine regista, oltre che interprete, degli stessi, riunisce la coppia di Cenerentola, costituita da Richard Madden e Lily James per far sognare ancora. Al cinema potrete vederlo in versione originale coi sottotitoli. La versione è moderna, ma senza tradire mai lo spirito del Bardo e la liricità di quelle parole.

– Snowden di Oliver Stone

Il regista di Assassini nati – Natural Born Killers (1994), torna a criticare la politica statunitense e questa volta lo fa con il biopic su Edward J. Snowden (un sempre all’altezza Joseph Gordon-Levitt). Quest’uomo, tecnico informatico, decise di divulgare il programma segreto di sorveglianza globale della NSA (National Security Agency), permettendo così al mondo di aprire gli occhi su certe dinamiche. Compiendo, però, questo passo si chiuse tutte le porte. Il regista Premio Oscar, insieme a Kieran Fitzgerald, ha firmato la sceneggiatura di Snowden attingendo a due testi “The Snowden Files” di Luke Harding e “Time of the Octopus” di Anatoly Kucherena. Le gesta del consulente informatico, concentrandosi nel periodo 2003 – 2013, sono un’occasione per interrogarsi e anche approfondire il confine tra sicurezza nazionale e tutela della privacy. Non è il migliore thriller della stagione, ma merita di essere visto.

Rassegne cinematografiche a Milano

Filmaker Internazional Film Festival (Spazio Oberdan, Arcobaleno Film Center 25 novembre – 4 dicembre)

La kermesse, come molte a Milano, tanto più all’interno del circuito Milano Film Network, è riuscita a crearsi, in circa quarant’anni, un pubblico molto affezionato, ovviamente, però, è sempre aperta a nuovi spettatori. Il merito va all’identità ben definita con cui ha saputo contraddistinguersi. Al centro c’è il cinema documentario e, allargando la prospettiva, potremmo dire di ricerca. Il programma di quest’anno si articola in nove sezioni, tra cui vi segnaliamo l’omaggio al regista austriaco Ulrich Seidl e la retrospettiva dedicata all’artista francese Marie Losier. Nei giorni dal 25 novembre al 4 dicembre ci sarà occasione di vedere novantaquattro titoli tra anteprime assolute e italiane.
Novità di quest’edizione è ‘Natura Selvaggia’, uno spazio di indagine su una “tendenza” significativa del cinema contemporaneo (saranno presentati O Ornitologo di João Pedro Rodrigues e Mata Atlantica di Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval).
Data la ricchezza dell’offerta vi suggeriamo di prendere visione diretta del programma e crearvi il vostro planning di visione personale.

BIGLIETTI: singolo ingresso 7€; abbonamento intero 30€; abbonamento ridotto 25€

Eventi cinematografici a Milano

Enrico Ruggeri incontra il pubblico per Medicinema (Spazio Vita Niguarda– Ospedale Niguarda Ca’ Granda 29 novembre)

Proseguono le iniziative organizzate da MediCinema Italia Onlus.
L’appuntamento di martedì 29 novembre h 17,30, è realizzato in collaborazione con la Nazionale Italiana Cantanti. Uno degli esponenti più attivi in tal senso è proprio Enrico Ruggeri, pronto a incontrare i giovani e il pubblico sul tema ‘Disagio giovanile: l’adolescenza ha i suoi problemi’.
Quanto l’amore, l’amicizia, il sesso, le relazioni famigliari e anche i cosiddetti ‘cattivi incontri’ determinano e condizionano l’adolescente?
Interverrà al dibattito il prof. Paolo Gelli, psicoterapeuta e psicologo dell’età evolutiva, consulente di ASBIN Onlus, Associazione per la Spina Bifida e l’Idrocefalo Niguarda. Modera l’incontro Beppe Musicco di Sentieri del Cinema.

A seguire, la proiezione di uno dei film cult degli ultimi anni per il mondo che esplora (protagonista è un ragazzo, un bravissimo Filippo Scicchitano) declinando anche il rapporto adulto-giovane. Regia di Francesco Bruni.

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