Tantissime le nuove uscite al cinema caratterizzanti il weekend che prende il via oggi, giovedì 19 marzo. Sono infatti ben dieci i film che si preparano a debuttare sugli schermi italiani e milanesi in questo fine settimana che segna l’arrivo della primavera. Come sempre, offerta decisamente eterogenea con opere d’autore, film italiani (numerosissimi questa settimana) e prodotti di genere pronti a soddisfare i più diversi appetiti cinematografici.
Film in uscita nel weekend
Iniziamo la nostra panoramica con Una nuova amica di François Ozon e interpretato da Romain Duris e Anaïs Demoustier. Liberamente ispirato ad una novella di Ruth Rendell, il film narra la storia di una giovane donna che cade in depressione dopo la morte della migliore amica. Una scoperta sorprendente e intrigante sul marito della donna scomparsa le ridona la gioia di vivere, ma in un turbinio di segreti, pulsioni inaspettate e doppie identità nascoste, la situazione comincia a sfuggirle di mano…
Tornano al cinema I soliti idioti ovvero Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio con la loro ultima fatica, La solita commedia – Inferno. 2015: l’Inferno è nel caos. Una schiera di nuovi peccatori arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di Minosse, ma l’Inferno è una struttura vecchia, antiquata. Lucifero e Dio cercano una soluzione e la trovano decidendo di catalogare i nuovi peccati sulla Terra. L’incarico è affidato a Dante Alighieri che viene catapultato in una grande città italiana e trova una guida che lo accompagnerà alla ricerca dei nuovi peccati: Demetrio Virgilio, un trentenne precario che si appresta, come ogni mattina, ad affrontare un’altra giornata d’Inferno.
Altra commedia italiana in un uscita, seppur dai toni decisamente meno demenziali, è Latin Lover di Cristina Comencini, ultima interpretazione della grande Virna Lisi. Il latin lover è del titolo è Saverio Crispo, un grande attore del cinema italiano, morto da dieci anni: le sue quattro figlie, avute da mogli diverse in altrettante parti del mondo, si radunano nella grande casa del paesino pugliese dove l’attore è nato. Nessuna delle figlie ha conosciuto veramente il grande padre che ognuna ha mitizzato e amato nelle epoche diverse della sua trionfale carriera. Tra conferenze stampa, proiezioni, rivelazioni notturne di segreti, le donne del grande divo rivaleggiano, si affrontano, in un crescendo di emozioni e situazioni tragicomiche.
Spazio anche alla fantascienza con The Divergent Series: Insurgent di Robert Schwentke. Il film segue Tris e la sua ricerca di alleati e risposte tra le rovine di una futuristica Chicago. Tris (Shailene Woodley) e Quattro (Theo James) sono in fuga, inseguiti da Jeanine (Kate Winslet), la leader degli Eruditi, una fazione elitaria assetata di potere. In corsa contro il tempo, devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco, affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo.
Fino a qui tutto bene è il titolo del nuovo film di Roan Johnson, commedia italiana che ha vinto il premio del pubblico al Festival di Roma. L’ultimo weekend di cinque ragazzi che hanno studiato e vissuto nella stessa casa, dove si sono consumati sughi scaduti e paste col nulla, lunghi scazzi e brevi amplessi, nottate sui libri e feste all’alba, invidie, gioie, spumanti, amori e dolori. Ma adesso quel tempo di vita così acerbo, divertente e protetto, sta per finire e dovranno assumersi le loro responsabilità. Prenderanno direzioni diverse, andando incontro a scelte che cambiano tutto. Chi rimanendo nella propria città, chi partendo per lavorare all’estero. Il racconto degli ultimi tre giorni di cinque amici che hanno condiviso il momento forse più bello della loro vita, di sicuro quello che non scorderanno mai.
Dagli Stati Uniti arriva il thriller Chi è senza colpa di Michael R. Roskam, una delle ultime prove del grande James Gandolfini, affiancato da Tom Hardy e Noomi Rapace. Bob Saginowski è un ex criminale di Brooklyn che gestisce un bar insieme a suo cugino Marv. Il locale però è il centro di un sistema illecito per rifornire di denaro i gangster locali. I suoi tentativi di condurre una vita normale con la sua ragazza e un cucciolo di pit bull salvato dalla strada si infrangono quando rimane coinvolto in una rapina andata male.
Esordio alla regia per un noto attore italiano come Riccardo Rossi che presenta La prima volta di mia figlia. Alberto (Riccardo Rossi) è un medico della mutua, maniaco dell’ordine, separato da dieci anni e totalmente dedito – emotivamente ed affettivamente – alla figlia quindicenne, Bianca (Benedetta Gargari). Un giorno uguale a tutti gli altri della sua vita completamente organizzata, metodica e ordinata, arriva un fulmine a ciel sereno: legge di nascosto sul diario di Bianca che la sua bambina sta per fare l’amore per la prima volta! Alberto è nel panico, non aveva ancora immaginato che potesse arrivare quel giorno anche per sua figlia…
È stato l’unico film nostrano presentato in concorso all’ultimo Festival di Berlino e ora fa il suo esordio in sala. Si tratta di Vergine giurata di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher. Il film racconta la storia di Hana, una bambina che cresce sulle montagne albanesi, dove vige una cultura arcaica, maschilista, basata sull’onore, che non riconosce alle donne alcuna libertà; padri, fratelli e mariti hanno su figlie, sorelle e mogli un vero e proprio potere di vita e di morte. Per sfuggire al suo destino Hana si appella proprio alla legge della sua terra, il Kanun: giura di rimanere vergine, prende il nome di Mark e si fa uomo, ottenendo così gli stessi diritti dei maschi, ma rinunciando alla sua femminilità e ad ogni forma di amore. Un rifiuto che diventerà la sua prigione. Ma qualcosa di vivo si agita sotto alle nuove vesti e questo sarà l’inizio di un viaggio a lungo rimandato.
Arriva invece dal Festival di Torino, N-Capace film diretto e interpretato da Eleonora Danco. Una donna si aggira tra Roma e Terracina, dove vive l’anziano padre. Vaga tra campagne, mare e città, con un letto e in pigiama. Spesso con un piccone in mano, vorrebbe distruggere la nuova architettura che ha tradito i suoi ricordi. Il rapporto con il tempo e la memoria è motivo di struggimento per lei, unico personaggio lucido del film, il più sofferente. Comunica solo con adolescenti e anziani, compreso suo padre, li interroga sull’infanzia la morte, il sesso, attraverso delle provocazioni, degli stimoli anche fisici. Il corpo e i luoghi diventano sogni, incubi, ricordi. Una intimità tanto personale quanto universale.
Segnaliamo, infine, il film iracheno Bekas di Karzan Kader. Primi anni ’90: il regime di Saddam Hussein esercita una violenta pressione sulla regione curda dell’Iraq. Due fratelli curdi orfani e senzatetto, Zana, 7 anni, e Dana, 10, vedono il film Superman attraverso un buco nel muro del cinema locale, e decidono di andare in America. Quando saranno lì, Superman potrà risolvere i loro problemi e punire quelli che sono stati cattivi con loro, primo fra tutti Saddam Hussein. I due bambini iniziano così un’avventura alla ricerca di denaro, passaporti, mezzo di trasporto e di un modo per passare la frontiera.