Weekend ricco di nuove uscite al cinema con ben tre film in corsa per i prossimi premi Oscar, ma a farla da padrone sarà molto probabilmente quella che è stata già definita come la pellicola più discussa dell’anno ovvero Cinquanta sfumature di grigio, film diretto da Sam Taylor-Johnson e adattamento cinematografico del bestseller di E.L. James diventato un fenomeno globale.
La trilogia Cinquanta sfumature dalla sua uscita, è stata tradotta in cinquantuno lingue in tutto il mondo e ad oggi, ha venduto oltre 100 milioni di libri e e-book, più di 3.500.00 copie vendute solo in Italia. Interpretano il ruolo dei protagonisti Christian Grey e Anastasia Steele gli attori Jamie Dornan e Dakota Johnson. Anastasia Steele è una giovane studentessa universitaria chiamata a intervistare Christian Grey, ricco uomo d’affari, giovane, elegante ed affascinante. Tra i due scatta immediatamente una speciale alchimia, iniziano a frequentarsi, ma Anastasia si rende conto che Christian è un uomo oscuro, il cui apparente splendore nasconde una persona piena di segreti, ma soprattutto che ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili.
Candidato a cinque premi Oscar è Whiplash di Damien Chazelle con Miles Teller e J.K. Simmons. Andrew, diciannove anni, sogna di diventare uno dei migliori batteristi di jazz della sua generazione. Ma la concorrenza è spietata al conservatorio di Manhattan dove si esercita con accanimento. Il ragazzo ha come obiettivo anche quello di entrare in una delle orchestre del conservatorio, diretta dall’inflessibile e feroce professore Terence Fletcher. Quando infine riesce nel suo intento, Andrew si lancia, sotto la sua guida, alla ricerca dell’eccellenza.
Altra uscita in odore di statuetta è Selma – La strada per la libertà di Ava DuVernay (film candidato a due Oscar) con Tim Roth, David Oyelowo, Oprah Winfrey e Carmen Ejogo. Ambientato negli Stati Uniti, durante la presidenza Johnson, il film racconta la marcia di protesta che ebbe luogo nel 1965 a Selma, Alabama. Guidata da un agguerrito Martin Luther King, questa contestazione pacifica aveva lo scopo di ribellarsi agli abusi subiti dai cittadini afroamericani negli Stati Uniti e proprio per la sua natura rivoluzionaria venne repressa nel sangue.
Il terzo film oscarabile pronto a debuttare nelle nostre sale questa settimana è Timbuktu di Abderrahmane Sissako, candidato all’Oscar come miglior lungometraggio straniero. Non lontano da Timbuktu, occupata dai fondamentalisti religiosi, in una tenda tra le dune sabbiose vive Kidane, in pace con la moglie Satima, la figlia Toya e il dodicenne Issan, il giovanissimo guardiano della loro mandria di buoi. In paese le persone soffrono sottomesse al regime di terrore imposto dai jihadisti determinati a controllare le loro vite. Kidane e la sua famiglia riescono inizialmente a sottrarsi al caos che incombe su Timbuktu. Ma il loro destino muta improvvisamente quando Kidane uccide accidentalmente Amadou, il pastore che aveva massacrato Gps, il bue della mandria a cui erano molto affezionati.
Un guilty pleasure per tutti gli amanti dell’action è invece Taken 3 – L’ora della verità di Olivier Megaton con Liam Neeson. Dopo aver lottato per difendere i suoi affetti più cari, Bryan Mills dovrà darsi da fare per salvare soprattutto se stesso. Accusato ingiustamente per il brutale omicidio della moglie, Mills si dà alla fuga braccato da implacabili agenti della CIA e dell’FBI. Consumato dalla rabbia, il suo unico scopo è quello di rintracciare i veri assassini, esigere la sua vendetta e proteggere l’unica cosa che conta per lui ora, sua figlia.
In occasione di San Valentino arriva nelle sale Romeo & Juliet, ennesima rivisitazione del testo di William Shakespeare, ad opera di Carlo Carlei con Douglas Booth e Hailee Steinfeld. Le famiglie dei Montecchi e Capuleti ricorrono a ogni pretesto per darsi battaglia pubblicamente per le strade di Verona. Nel frattempo i due giovani Romeo e Giulietta si innamorano malgrado la lacerante rivalità che divide le rispettive famiglie e segnerà la loro vita insieme.
Spazio anche all’animazione con Shaun – Vita da pecora: Il film di Mark Burton e Richard Starzack. Giorno dopo giorno, il Fattore dice a Shaun quel che deve fare ma la pecora è uno spirito libero e architetta un piano per prendersi un giorno libero. Insieme al gregge, Shaun elabora un’idea geniale: una dopo l’altra, le pecore saltano la staccionata così che il Fattore, contandole, si appisoli. Shaun e le sue compagne sono finalmente libere di scorrazzare nella grande città e fare danni.
Chiudiamo la nostra rassegna con due film italiani. Il documentario Triangle di Costanza Quatriglio racconta due storie tra loro speculari che ci fanno riflettere sulla condizione del lavoro oggi e sui diritti della classe operaia. Barletta, 2011. A cento anni dall’incendio della fabbrica Triangle, quando nel 1911 prese fuoco l’ottavo piano del grattacielo di New York tra Washington Square e Greene Street, le operaie tessili muoiono sotto le macerie di un maglificio fantasma. Estratta viva da quelle macerie, l’unica sopravvissuta ci fa rivivere il ritorno alla condizione preindustriale e la necessità di un nuovo inizio.
La commedia amara I wanna be the testimonial diretta e interpretata da Dado Martino con Nino Formicola e Enrico Beruschi racconta, invece, la storia di Davide, ragazzo di trent’anni, che soffre di ipocondria e la sua vita è semplice e vuota di rapporti umani, si sente sempre solo in mezzo alla folla, ma il suo gioco, quello di osservare le persone lo fa sentire vicino a tutti, sfuggendo però dalle sue paure. La vita lo metterà davanti ad una scelta, come se volesse sfidarlo e sarà proprio scappando dal suo paese che Davide riuscirà a capire cosa in realtà stava cercando.