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Le fiere sono eventi che ogni anno in Italia coinvolgono milioni di espositori, organizzatori e semplici curiosi e che muovono guadagni stimati per 60 miliardi di euro.
Si tratta di iniziative che promuovono il prodotto interessato sul territorio e all’estero, generando introiti alle aziende standiste e alle città ospitanti, attraverso servizi che vanno dai trasporti alle strutture ricettive.
Il 2020 ha visto moltissime fiere annullate o rinviate a causa della prevenzione contro il Covid-19, che vieta espressamente l’organizzazione di grandi eventi, specialmente se al chiuso. Dopo una serie di date fissate per l’autunno o l’estate, molte grandi fiere hanno dovuto capitolare, rinviando al 2021 l’evento.
Il Mibact, guidato dal ministro Dario Franceschini ha stanziato oggi un fondo di 20 milioni per fiere, congressi e conferenze annullate a causa del lockdown, mentre altri 20 milioni saranno destinati alle mostre d’arte che hanno subito lo stesso destino.
A chi sono destinati i fondi del Mibact
Il primo decreto è dedicato agli organizzatori di eventi fieristici che tra il febbraio e il settembre 2020 hanno subito un calo di fatturato dovuto alla cancellazione o al rinvio delle iniziative in Italia o all’estero. Il calcolo è impostato sulla differenza di fatturato con lo stesso periodo del 2019.
Possono accedere al fondo solo gli enti con i seguenti requisiti:
- Sede legale in Italia
- In regola con gli obblighi fiscali, assicurativi e previdenziali
- Privi di procedure fallimentari
- Privi di condizioni ostative con la pubblica amministrazione
Le modalità per presentare la domanda saranno rese disponibili a breve sul sito del Mibact.
20 milioni anche alle mostre d’arte cancellate
Il Ministero del Beni Culturali e del Turismo ha stanziato con un secondo decreto, firmato il 4 agosto, altri 20 milioni di euro al circuito delle mostre d’arte, fortemente colpite dalla quarantena e in fase di lenta ripresa.
Gli stessi requisiti degli enti fieristici sono stati applicati agli organizzatori di mostre e alle società di logistica, trasporto e allestimento che dipendano dalle mostre per almeno il 50% del fatturato.
Le fiere cancellate o rinviate in Italia
Milano e Lombardia
- Milano – Miart e Art Week: la venticinquesima edizione della fiera dedicata all’arte contemporanea, alla quale ogni anno partecipano gallerie provenienti da tutto il mondo è stata rinviata, programmando le nuove date a settembre, dall’11 al 13.
La fiera era inizialmente prevista per il 17-18 e 19 aprile. - Milano – Cartoomics: la storica fiera milanese del mondo pop, incentrata su fumetti, videogiochi e immaginario nerd, ha visto rinviate le date di svolgimento a causa della prevenzione legata al contrasto del Covid-19.
Le nuove date comunicate dagli organizzatori coincidono con un altro appuntamento fondamentale del panorama espositivo milanese: la Games Week, fissata al mese di ottobre. Cartoomics sarà quindi svolta nelle date del 2, 3 e 4 ottobre. - Milano – MIA Fair: La prestigiosa fiera internazionale di fotografia, inizialmente prevista per il weekend del 19-22 marzo, è stata rimandata al 2021, dopo l’iniziale spostamento al mese di settembre.
- Milano for pets: la prima edizione della fiera milanese dedicata agli animali da compagnia è stata rimandata al 2021, spostando la Pets Week milanese dal 25 settembre al 1° ottobre, mentre l’area espositiva sarà aperta dal 2 al 3 ottobre 2021.
- Brescia – Fiera dell’elettronica: tra le fiere più conosciute nel mondo dell’elettronica, ha dovuto rinviare le date della fiera di Montichiari a settembre, dal 5 al 6, annullando le giornate preventivate del 14 e 15 marzo.
- Brescia – Cosmogarden: la grande esposizione dedicata al giardinaggio e alla cura del verde, prevista per aprile al Brixia Forum è stata posticipata al prossimo anno, dal 26 al 29 marzo 2021.
Bologna ed Emilia-Romagna
- Parma – Mercanteinfiera: l’importante fiera dell’antiquariato e del vintage organizzata da Parma Fiere e inizialmente prevista dal 29 febbraio all’8 marzo è stata rinviata dal 3 all’11 ottobre.
- Parma – Cibus: Dopo l’iniziale spostamento a settembre di una delle fiere della gastronomia più amate d’Italia, Cibus è stata definitivamente spostata al 2021, più precisamente dal 4 al 7 maggio.
Roma e Lazio
- Roma – Quattro zampe in fiera: uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti degli animali ha visto le date di Roma annullate.
Gli organizzatori hanno scelto di rinviare l’evento prima delle direttive regionali, per svolgere la fiera in un clima più sereno. Le nuove date annunciate sono il 17 e 18 ottobre, contrariamente alle date fissate inizialmente a maggio. - Roma – Motodays: tra le più importanti fiere dedicate al mondo delle due ruote, Motodays in accordo con Roma Fiere ha deciso di posticipare le proprie date di esposizione a marzo 2021, attivando un programma di rimborsi per chi aveva acquistato i biglietti per il mese di aprile, inizialmente fissato per l’evento.
- Roma – OBOR, One Belt Road: la manifestazione dedicata alla collaborazione commerciale tra Italia e Cina è stata annullata per quest’anno, a causa dell’impossibilità di comunicazione e cooperazione attiva tra i due paesi dovuta all’epidemia di Coronavirus.
Firenze e Toscana
- Firenze – Taste 2020: la kermesse dedicata all’eccellenza della gastronomia italiana organizzata da Pitti Immagine è stata annullata e rinviata all’anno prossimo, dal 13 al 15 marzo 2021.
- Firenze – Testo – Come si diventa libro: stroncata sul nascere la prima edizione della fiera legata all’editoria con sede alla Leopolda. Dopo aver comunicato lo spostamento dell’evento a giugno 2020, la fiera dell’editoria dovrà svolgersi invece a febbraio 2021, con date ancora in preparazione.
- Firenze – Abita Firenze: la prima edizione dell’evento dedicato all’arredamento è stata sospesa fino al 2021, con la comunicazione delle date ufficiali poche settimane fa: dal 6 al 14 marzo 2021
Veneto
- Verona – Vinitaly: anche se inizialmente era stata prima confermata e poi rinviata a giugno, anche la più grande fiera italiana dedicata al mondo dell’enologia deve arrendersi e rinviare l’appuntamento al 2021. La decisione è stata presa dopo una lunga insistenza da parte di produttori e buyers, motivati sia dalla pericolosa vicinanza con il periodo di quarantena, sia dal periodo poco felice per lasciare il lavoro nelle vigne, che a giugno vede uno dei momenti più intensi.