L’importanza del riso, dell’umorismo e della comicità, anche in tempi che difficilmente riescono a strappare un sorriso, come quelli che stiamo vivendo. Prova a farlo un festival, quest’anno alla sua seconda edizione, e porta la firma di chi di giocare con le parole se ne intende: Stefano Bartezzaghi. Si chiama Il senso del ridicolo, e torna a Livorno dal 23 al 25 settembre.
In tre giorni di eventi, mostre, proiezioni cinematografiche, laboratori per bambini e ragazzi, filosofi, scrittori, giornalisti, letterati, storici dell’arte e del cinema, e naturalmente comici, si interrogheranno sul significato del riso e sulla funzione rivelatrice dell’umorismo, della comicità e della satira.
Tra i protagonisti ci sarà Geppi Cucciari, sul palco proprio con Bartezzaghi la sera del 23 settembre. Ma questo è anche l’anno che celebra il 500esimo anniversario dalla prima edizione dell’Orlando Furioso, e dunque ci sarà anche l’Ariosto ad animare gli incontri, con le letture di Ottavia Piccolo e di Marco Ardemagni il 24 settembre, e una carrellata di storie di miti matti e furiosi di varie città italiane (tra qui l’ospite Livorno) raccolte dallo scrittore Paolo Nori.
Per sottolineare che un sano umorismo si può imparare fin da piccoli, una parte del programma sarà dedicata a bambini e ragazzi con quattro laboratori.
Due le mostre – gratuite – che accompagneranno i giorni del festival: Se i quadri potessero parlare (presso la Bottega del Caffè), tratta dalla pagina Facebook che correda i capolavori della storia dell’arte di battute decisamente contemporanee (avete presente Mai ‘na gioia e Ciaone?), e Bruno Munari: un personaggio in cerca d’aurore (presso la Sala degli Archi, Fortezza Nuova).
E omaggio alla commedia all’italiana con tre film di Luigi Comencini nel centenario della sua nascita.
Il senso del ridicolo
Dal 23 al 25 settembre 2016
Livorno
Ingresso agli eventi: 3 euro (gratis i primi due del 23 settembre)