Il Comune di Milano e la Fondazione Cariplo guardano oltre Expo 2015 e siglano un accordo per realizzare una Food Policy, uno strumento di supporto al governo della città per qualificare e rendere più sostenibile ed equa la città stessa partendo dai temi legati all’alimentazione.
Si tratta di un progetto innovativo per mettere a sistema le politiche che incrociano questi temi da diversi punti di vista: territorio, welfare, educazione, ambiente, benessere, relazioni internazionali.
Comune e Fondazione hanno deciso di dar vita a una Food Policy cittadina sulla scorta del modello già testato con successo altrove nel mondo. Le Food Policies sono nate, infatti, negli Stati Uniti negli anni ’80 e si sono poi diffuse in tutto il Nord America e, successivamente, nel Nord dell’Europa, come a Londra e Amsterdam. Questi documenti hanno l’obiettivo di migliorare gli aspetti della gestione sul ciclo alimentare propriamente inteso (la coltivazione del cibo, la sua distribuzione e consumo), con tutte le attività che influenzano tale ciclo.
La Food Policy di Milano, tra le altre cose, sarà lo strumento per:
a) realizzare una valutazione dello stato e delle dinamiche che caratterizzano il sistema agroalimentare milanese contenente dati, informazioni e indicatori sulle attività e sui flussi connessi direttamente o indirettamente ai temi del cibo relativi al Comune di Milano, alle sue società partecipate, e ad altri attori sociali, economici e istituzionali;
b) raccogliere e analizzare progetti, politiche e azioni promosse dal Comune e da altri attori che operano sul territorio milanese e che sono connesse ai temi di interesse della Food Policy;
c) individuare altri contesti nazionali ed esteri attivi nel campo delle Food Policy ed evidenziare le potenziali sinergie a scala locale, sovralocale e internazionale (individuazione di benchmark);
d) supportare con metodo l’implementazione della Food Policy nelle politiche comunali e nelle attività della Fondazione Cariplo e di altri attori coinvolti:
e) studiare e definire indicatori e meccanismi di monitoraggio partecipato della Food Policy;
f) definire progetti e bandi pubblici coerenti con la Food Policy;
g) coinvolgere gli stakeholder anche attraverso un piano di comunicazione (piattaforma di dialogo on-line; town meetings; tavoli di lavoro ecc.);
La Food Policy cittadina contribuirà a definire quadro organico di tutti questi elementi, definendo le azioni chiave per realizzarlo, promuovendo il coinvolgimento attivo della cittadinanza e di tutti coloro che abitano e usano la città al fine di capitalizzare una pluralità di risorse (idee, competenze, investimenti, ecc.) nella costruzione della policy e per ottenere un effetto moltiplicatore nella promozione delle azioni ad essa connesse