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Lunedì 3 agosto
Al Padiglione Cile ha inizio la Settimana della Famiglia Contadina che intende promuovere e valorizzare la società cilena e le sue eccellenze gastronomiche attraverso incontri, concerti, dibattiti e proiezioni. Si parte la mattina di lunedì 3 con la cerimonia inaugurale, interventi di rappresentanti delle autorità cilene, due proiezioni video informative e un concerto di José Quilapi.
Martedì 4 agosto
Prosegue al Padiglione Cile la Settimana della Famiglia Contadina con una giornata dedicata all’amicizia tra il paese sudamericano e l’Italia, con una serie di incontri d’approfondimento che vedranno in primo piano l’intervento dei rappresentanti di Coldiretti.
Al Cluster del Caffè, dalle 15 alle 16, Illy e Goglio organizzano l’incontro ‘Storia di un sacchetto di caffè’: dalle fasi produttive all’imballaggio.
Alla Cascina Triulza, concerto-spettacolo Kumbha: L’energia per la vita che nutre il Pianeta alle 20,30 tra danze maori, sitar indiani, sonorità celtiche, flamenco e tradizione sufi: un’anteprima del festival “Cultura dello Spirito” in programma l’8 e 9 agosto ad Albera Ligure (Alessandria).
Mercoledì 5 agosto
Al Padiglione Cile giornata dedicata alla cultura cilena, alla sua cucina e alla poesia autoctona. Previsti concerti e una serie di proiezioni video.
Giovedì 6 agosto
Giovedì 6 agosto giornata nazionale della Bolivia, presente nel Cluster Cereali e Tuberi. Il concept del sito espositivo è concentrato principalmente sulla coltura tradizionale della Bolivia ovvero la quinoa. Gli Inca la chiamavano “chisaya mama”, madre di tutti i cereali. Durante Expo 2015 sono raccontate le sue grandi proprietà nutritive, riconosciute dalla FAO. Data la varietà genetica e il fatto che sia coltivata con metodi biologici in piccole comunità a beneficio di migliaia di famiglie, la quinoa può rispondere ai problemi della fame nel mondo e della sicurezza alimentare. Un dono degli indigeni proveniente dal passato, per il presente e per il nostro futuro.
Venerdì 7 agosto
Venerdì 7 agosto tocca al National Day delle Isole Comore situate nel Cluster Isole, Mare e Cibo. L’Unione delle isole Comore, un arcipelago di quattro isole nell’Oceano Indiano, era uno storico possedimento colonico francese, divenuto indipendente il 6 luglio 1975. La partecipazione delle Comore all’Esposizione Universale è dettata dall’occasione di ritrovarsi su un palco internazionale per l’immagine del Paese, celebrandone i prodotti d’eccellenza, la cultura e le tradizioni. L’Unione delle Isole Comore, piccolo produttore di alimenti, si presenterà per il semestre espositivo con il tema “Nutrirsi comoriano per nutrirsi bene”. Il settore agricolo è di primaria importanza, mentre la pesca rappresenta un importante valore aggiunto nella produzione di cibo naturale.
Si conclude la Settimana della Famiglia Contadina al Padiglione Cile con due proiezioni video informative e con il dono ufficiale al Padiglione cileno di un Murale Collettivo da parte di Alejandro “Mono” González.
Sabato 8 agosto
Sabato 8 agosto è la giornata nazionale dell’Algeria. La partecipazione dell’Algeria a Expo, che si sviluppa all’interno del cluster del Bio-Mediterraneo, si articola intorno a due assi portanti: il patrimonio culturale e lo sviluppo. Il primo ha l’obiettivo di mettere in evidenza gli sforzi compiuti dagli antichi algerini per procacciarsi il cibo, attraverso le battute di caccia e la capacità di garantire la distribuzione dell’acqua. L’asse legato allo sviluppo, invece, mostrare la sostenibilità e l’efficacia dei progetti algerini legati all’alimentazione. In particolare: la tecnologia al servizio dell’agricoltura (serre, dighe e fertilizzanti), le campagne contro la deforestazione, la desertificazione e l’inquinamento marino, la ricchezza della dieta alimentare basata su frutta, verdura e pesce. Nello spazio espositivo, esteso su 375 metri quadri, si possono gustare piatti tradizionali a base di cous cous e altri prodotti tipici.
Domenica 9 agosto
Per domenica 9 agosto è previsto il National Day della Giordania, presente in Expo 2015 all’interno del Cluster Zone Aride con soluzioni innovative in tre aree: biodiversità, api e best practice, cioè la “miglior pratica”. La Giordania, trovandosi nell’area della Mezzaluna Fertile nel Bacino del Levante, è stata benedetta da un alto tasso di biodiversità e fa da ponte tra quel territorio che un tempo era chiamato Mesopotamia e l’odierno Egitto. Ed è proprio in questa regione che i Sumeri, e in seguito i Mesopotamici, addomesticarono molti dei progenitori selvatici, qui abbondanti, che hanno costituito le basi dell’odierna produzione globale di cibo.