Addio a Ettore Scola: il maestro del cinema italiano è morto a 84 anni nella sera di martedì 19 gennaio al Policlinico di Roma, dove era ricoverato.
Il grande regista nato in provincia di Avellino, ma cresciuto nella capitale, lascia una preziosa eredità di oltre 30 opere tra film, cortometraggi e documentari solo per contare i lavori dietro la macchina da presa (circa il doppio quelli come sceneggiatore). I suoi film più noti sono C’eravamo tanto amati (1974); Brutti, sporchi e cattivi (1976); Una giornata particolare (1977); La famiglia (1987).
Nella sua carriera, Ettore Scola ha vinto otto volte il David di Donatello, il principale riconoscimento assegnato al cinema in Italia: due volte per il miglior film (1984 e 1987), tre volte per la miglior regia (1978, 1984 e 1987), due volte per la miglior sceneggiatura (1983 e 1987) e nel 2011 il David alla carriera.
Come regista, ricevette anche quattro nomination all’Oscar, tutte per il premio al miglior film straniero, rispettivamente con Una giornata particolare (1978), I nuovi mostri (1979), Ballando Ballando (1984) e La famiglia (1988).
Nominato cavaliere di gran croce e commendatore al merito della Repubblica italiana, Scola iniziò la sua grande carriera – durata oltre 60 anni – come fumettista, umorista e autore per varietà televisivi (Poltronissima e Le canzoni di tutti) e radiofonici (Vi parla Alberto Sordi).