Dal 1950 al 1975 è stato l’artista più pagato al mondo: madre polacca e padre italiano, Wladziu Valentino Liberace (1919 – 1987) è il protagonista di Dietro i candelabri, il biopic di Steven Soderbergh (Sesso, bugie e videotape, Erin Brockovic, Ocean’s Eleven, Effetti collaterali) che uscirà nelle sale italiane giovedì 5 dicembre.
Pianista virtuoso, intrattenitore stravagante, Liberace ha fatto del kitsch il suo marchio di fabbrica, anticipando entertainer totali come Elvis, Elton John, Madonna, Bowie e Lady Gaga: le sue performance erano seguite da un enorme pubblico, soprattutto femminile, mentre il musicista cercava di mantenere con i fan l’illusione della propria eterosessualità.
Tratto dal romanzo Dietro i candelabri. La scandalosa vita di Valentino Liberace, il più grande showman di tutti i tempi, il film di Soderberg racconta proprio della travagliata relazione, lunga 5 anni, fra Liberace (Micheal Douglas), quasi sessantenne, e il giovane Scott Thorson (Matt Damon): senza cadere in stereotipi nella rappresentazione della omosessualità dei due personaggi, il regista di Atlanta riesce a restituirci un ritratto commovente e ironico di una grande storia d’amore, fatta di passione, gelosie e tradimenti.
In contrasto con lo sfrenato lusso anni Ottanta e la vita patinata della coppia, al di là delle auto, dei gioielli e degli spettacoli faraonici di Liberace, a colpire è proprio l’enorme fragilità dei protagonisti, magistralmente resa da Damon e Douglas, che regala al pubblico una interpretazione da Oscar.
Al ritmo del piano di Liberace e della penna di Richard Lagravenese (candidato all’Oscar per La leggenda del re pescatore) cui è stata affidata la sceneggiatura, Dietro i candelabri riesce a coinvolgere per tutti i suoi 118’, anche grazie alle ricche scenografie curate da Howard Cummings, in cui l’elemento ricorrente è lo specchio, e ai costumi, affidati a Ellen Mirojnic. Durante il film, sia Micheal Douglas che Matt Damon hanno più di sessanta cambi di abito, ognuno fatto su misura e sul modello di vestiti appartenuti realmente a Liberace: fra questi una pelliccia di volpe bianco vergine da 300.000 $, ricoperta di paillettes e cristalli austriaci per un valore di 100.000 $, e con uno strascico di 16 metri, tanto pesante che l’artista fu portato sul palcoscenico grazie a una Mini Rolls Royce.
Il nostro voto: 8+
Una frase: “Noi siamo qui per fare divertire il mondo e vendere bibite e souvenir” (Liberace)
Per chi: per chi crede che esagerare sia meraviglioso!