Avrà luogo giovedì 15 maggio alle 18.30, presso il Teatro Franco Parenti, il secondo appuntamento del ciclo Di-pendenza-da, un percorso multidisciplinare sul tema della dipendenza articolato attraverso lezioni magistrali e caffè filosofici, per coinvolgere il pubblico in dibattiti e riflessioni.
Protagonista di questo secondo appuntamento di Di-pendenza-da sarà Emanuele Coccia che introdurrà il caffè filosofico dal titolo Consumo e dipendenza: la morale delle merci.
Merce non è solo sinonimo della dipendenza patologica verso le cose di cui la pubblicità non cessa di parlarci. Gli oggetti che acquistiamo non sono solo la causa di alienazione. Sono il luogo di proiezione e di realizzazione di immaginazioni e desideri profondi e sono il mezzo attraverso cui costruiamo il mondo e lo rendiamo abitabile, ci appropriamo dello spazio domestico e arrediamo la nostra quotidiana. La dipendenza dalle cose non è solo un vizio : è il modo più umano di essere al mondo.
Emanuele Coccia insegna Filosofia all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Coccia ha curato con Giorgio Agamben Angeli. Ebraismo, cristianesimo, islam (Neri Pozza, 2010) ed è autore di La trasparenza delle immagini. Averroè e l’averroismo (Bruno Mondadori, 2005), La vita sensibile (Il Mulino, 2011) e il recente Il bene nelle cose. La pubblicità come discorso morale (Il Mulino, 2014), libro pubblicato sia in Italia che in Francia dove ha suscitato grande interesse e motivi di discussione.
Il caffè filosofico con protagonista Emanuele Coccia, così come tutti i caffè filosofici del ciclo Di-pendenza-da, si svolgerà (se il tempo lo concederà ) negli spazi della piscina Caimi. Per questo incontro i posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione.
Tutte le lezioni magistrali e i caffè filosofici si svolgeranno al Teatro Franco Parenti fino al 16 giugno. I biglietti per ambedue le tipologie di incontri è di tre euro.