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Trent’anni dopo il loro debutto in borsa, gli Exchange Traded Funds continuano ad attirare l’interesse degli investitori a livello globale. Cosa sono e in che modo sfruttarli al meglio?
Siamo nel 1993, a New York, all’American Stock Exchange. È il 22 gennaio e il freddo avvolge la Grande Mela, le sue strade, i suoi grattacieli. In quel giorno di inizio anno, lo State Street Global Advisors lancia il SPDR S&P 500, il primo ETF a debuttare nella borsa statunitense: una decisione che cambia le carte in tavola, segnando il confine tra un prima e un dopo nel panorama degli investimenti.
Trent’anni dopo, infatti, gli Exchange Traded Funds giocano ancora un ruolo centrale nelle strategie degli investitori di tutto il mondo, che cercano nelle loro potenzialità un porto sicuro per i propri risparmi.
Cosa sono gli ETF
Prima di capire perché gli ETF si caratterizzano ancora come una modalità di investimento profittevole, è essenziale comprendere cosa sono e per farlo è fondamentale partire dalle definizioni: gli ETF sono particolari fondi d’investimento a gestione passiva che possono essere negoziati in borsa e che negli ultimi anni hanno riscosso un significativo successo tra i trader di tutto il mondo.
Come accade per tutti i fondi, quando si acquista un ETF è come se si acquistasse un paniere di titoli. Investire in ETF significa infatti mettere il proprio risparmio insieme a quello di altri investitori: il gestore del fondo acquista con le risorse a disposizione molteplici strumenti e la performance dell’investimento complessiva sarà data dal risultato delle prestazioni di tutti i singoli strumenti su cui il fondo investe.
I vantaggi
L’ETF rispecchia fedelmente l’andamento di particolari indici tramite strumenti – azioni, obbligazioni o materie prime – che consentono agli investitori di ottenere un’esposizione a un portafoglio diversificato di attività con un’unica operazione. Il risultato? Una riduzione di possibili margini di rischio e, in prospettiva, un rendimento degli investimenti più stabili nel lungo periodo.
Nel 1993, per esempio, l’obiettivo del SPDR S&P 500 era di replicare in maniera fedele l’indice S&P 500. Un obiettivo pienamente raggiunto: il suo debutto in borsa aprì la strada allo sviluppo di altre tipologie di Exchange Traded Funds tutti accomunati da determinate caratteristiche e benefici: il basso costo delle operazioni, l’efficienza fiscale, la flessibilità e l’accessibilità.
Per investire in ETF, infatti, non è necessario essere esperti e disporre di risorse finanziarie specifiche: basta utilizzare soluzioni offerte da broker riconosciuti sul mercato, capaci di garantire quei servizi di aggiornamento essenziali per prendere le decisioni d’investimento migliori nel momento più opportuno.
La tecnologia al servizio degli investimenti
In questi trent’anni ne è stata fatta di strada. Le possibilità di investimento sono cambiate, evolute, grazie allo sviluppo della tecnologia che oggi rende possibile a una comunità più ampia di persone di sfruttare i benefici degli ETF in modo sicuro, protetto, rapido e intuitivo.
Tra le società protagoniste di questo processo di innovazione, un ruolo di primo piano è giocato da XTB, fintech internazionale quotata alla Borsa di Varsavia e uno dei maggiori broker FX e CFD, che tramite la pluripremiata piattaforma xStation offre ai clienti la possibilità di realizzare attività di trading e di investire su oltre 350 ETF reali con zero commissioni e in più di 160 CFD su ETF.
Le operazioni, che possono partire da soli 10 euro, su xStation sono supportate da alti livelli di sicurezza oltre che da uno scanner ETF che fornisce agli utenti un quadro costantemente aggiornato sulle tendenze di mercato per consentire loro operare al meglio.
La soluzione di XTB può essere utilizzata da computer, installando un software specifico oppure come piattaforma in un browser Internet. In alternativa, può essere fruita da qualsiasi dispositivo tramite xStation Mobile, applicazione che consente di effettuare investimenti in qualsiasi momento del giorno, ovunque, anche da smartphone. A pensarci bene, trent’anni fa, qualcosa di difficilmente immaginabile.