Prenderanno il via venerdì 4 aprile le recite al Teatro Arsenale dello spettacolo Preferirei di no, ovvero la messa in scena delle storie dei dodici professori che si opposero al regime di Benito Mussolini.
Lo spettacolo è una rielaborazione drammaturgica del libro Preferirei di no di Giorgio Boatti (Einaudi, 2001). Nel 1931 Mussolini impose a tutti i professori universitari di giurare fedeltà al regime fascista: solo 12 su 1250 rifiutarono di farlo. Ernesto Buonaiuti, Mario Carrara, Gaetano De Sanctis, Giorgio Errera, Giorgio Levi Della Vida, Fabio Luzzatto, Piero Martinetti, Bartolo Nigrisoli, Francesco ed Edoardo Ruffini, Lionello Venturi, Vito Volterra opposero un “no” fermo alla richiesta del regime. I dodici pagarono a caro prezzo il loro rifiuto, perdendo la cattedra e subendo, nell’Italia massicciamente sottomessa al regime, un raggelante isolamento, venendo esclusi da tutte le accademie e le associazioni del Regno
Lo spettacolo Preferirei di no, prendendo spunto dalla ricostruzione storica di Giorgio Boatti, vuole ripercorrere i tragitti di vita, talvolta intrecciati tra loro, di alcuni di questi dodici isolati viaggiatori che, pur nella diversità della loro estrazione socio-culturale e delle loro idee politiche e convinzioni religiose, fecero una scelta individuale rigorosissima; mondi di umanità e semplicità che sanno parlare, ancora oggi, con forza ed efficacia.
La Compagnia Teatro Arsenale sarà impegnata come protagonista dello spettacolo, mentre la regia è affidata a Valentina Colorni. Lo spazio scenico è curato da Massimo Mcheurer, l’ambientazione sonora da Walter Prati, le luci da Christian Laface.
Preferirei di no sarà in replica al Teatro Arsenale fino al 17 aprile.