Lo Spazio Oberdan omaggia Stephen Frears, regista britannico che lo scorso anno ha presentato al Festival di Venezia Philomena, film con Judi Dench e Steve Coogan nominato a ben 5 Premi Oscar.
L’omaggio a Stephen Frears è composto da dieci lungometraggi e comincerà sabato 26 luglio con una doppia proiezione: alle 16.45 si inizia con Tamara Drew – Tradimenti all’inglese, mentre alle 21.30 tocca a My Beautiful Laundrette (replicato il 30 luglio alle 19).
Anche per domenica 27 luglio è prevista una doppia proiezione con Lady Henderson presenta alle 17 e con Sammy and Rosie vanno a letto alle 21.
Martedì 29 luglio alle 21 è la volta di Due sulla strada, film che sarà proiettato nuovamente in chiusura di rassegna, domenica 3 agosto alle 19.
Giovedì 31 luglio torna il doppio appuntamento, questa volta con Piccoli affari sporchi (alle 17 e poi riproposto il 2 agosto alle 19) seguito da Prick Up. L’importanza di essere Joe alle 21.15.
Agosto inizierà con due dei film più noti tra quelli firmati da Stephen Frears, vale a dire Alta Fedeltà, dal romanzo di Nick Hornby, (venerdì 1 agosto alle 19) e The Queen – La regina (sabato 2 agosto alle 17), film che è valso a Helen Mirren un Oscar come migliore attrice protagonista nel 2007.
Chiude domenica 3 agosto il primo grande successo commerciale di Stephen Frears, vale a dire Le relazioni pericolose dal romanzo di Choderlos de Laclos, proiettato alle 17.
Autore eclettico e imprevedibile, cinico e dissacrante, Frears ha collezionato straordinari successi con film coraggiosi e anticonvenzionali, passando con mano sicura da opere a basso costo a grandi produzioni hollywoodiane, mescolando spirito eccentrico e critica sociale, dramma e commedia, crudeltà e senso dell’umorismo, secondo la miglior tradizione cinematografica e letteraria britannica.
Grazie alla sua intelligenza ha saputo usare la macchina da presa come una lente di ingrandimento puntata sulle contraddizioni, le ipocrisie, la violenza ma anche il coraggio e la capacità di resistenza nella società contemporanea.
Contrario a essere definito autore, affascinato dal cinema classico e popolare (“Sono cresciuto con i film di John Ford – ha dichiarato – ma mi identifico con Billy Wilder”), influenzato in seguito dal free cinema inglese, soprattutto da due maestri come Lindsay Anderson e Karel Reisz, che “mi hanno insegnato a stare con i piedi per terra, a lavorare sempre a contatto con la realtà”, il ribelle Frears ha definito il suo radicalismo più emotivo che politico, e se stesso uno cresciuto con la paura dell’autorità e per questo una sorta di teppista che si diverte a riempire i suoi film di scherzi a volte feroci.
Tutti i film della rassegna saranno presentati allo Spazio Oberdan in viale Vittorio Veneto 2, angolo piazza Oberdan.