Sommario di questo articolo:
Il Decreto Rilancio prevede all’interno del testo 10 miliardi a favore delle Pmi, divisi tra spese per l’adattamento dei locali (2 miliardi), affitti commerciali e finanziamento dei ristori a fondo perduto (6 miliardi).
Alle imprese italiane, dalle più piccole alle più grandi sono stati riservati in totale 15 miliardi.
Quattro miliardi saranno poi destinati alla sospensione dell’acconto Irap.
Come fare richiesta
Il bonus a fondo perduto previsto per Pmi, artigiani, commercianti e partite IVA è stato reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate attraverso la diramazione delle linee guida da seguire per avanzare la richiesta. La domanda è compilabile dal 15 giugno fino al 13 agosto.
Il modulo per fare domanda (di cui è disponibile un facsimile) è disponibile online, tramite l’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Si può accedere alla sezione riservata tramite SPID o Cns.
L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato anche una serie di istruzioni per la corretta compilazione del modulo.
Sono esclusi dal bonus gli enti pubblici, le società di partecipazione, i professionisti iscritti alle Casse degli ordini privatizzati e tutti coloro che fruiscono del bonus di 600 euro previsto dal Decreto Cura Italia.
Requisiti per il bonus e calcolo del contributo
Possono accedere al bonus partite IVA, imprese e titolari di reddito agrario che non hanno raggiunto nel 2019 ricavi superiori ai 5 milioni di euro.
Nel mese di aprile 2020 invece il fatturato non deve raggiungere i due terzi del fatturato dell’aprile 2019. A questa regola fanno eccezione due casi: se l’attività è stata aperta dopo il 1° gennaio 2019 e se l’attività è domiciliata in uno dei Comuni colpiti da catastrofi naturali come terremoti, alluvioni o gravi danni strutturali.
Il calcolo del bonus è una percentuale basata sulla differenza tra il fatturato di aprile 2020 e aprile 2019:
- 20% se la differenza tra i ricavi del 2019 e del 2020 non superano i 40 mila euro
- 15 % se la differenza tra i ricavi del 2019 e del 2020 non superano il milione di euro
- 10 % se la differenza tra i ricavi del 2019 e del 2020 non superano i 5 milioni di euro
Per le persone fisiche il bonus è riconosciuto con una cifra superiore in ogni caso ai 1.000 euro, mentre per i soggetti diversi dalle persone fisiche il bonus è riconosciuto con una cifra superiore in ogni caso ai 2.000 euro.
Il bonus è escluso da ogni tipo di tassazione.
Decreto Rilancio: come funziona
È stato approvato ormai un mese fa il Decreto Rilancio, seguito dalla conferenza stampa di Giuseppe Conte. Slittato a maggio dopo molti scontri e difficoltà, dovute anche ai 260 articoli di cui è composto, il decreto rappresenta una delle manovre fondamentali per far fronte alla crisi economica post Coronavirus.
Sbloccati 3 miliardi per la sanità
All’interno del testo sono previsti 3,25 miliardi per la sanità, destinati al potenziamento di strutture e macchinari per la terapia intensiva negli ospedali pubblici, oltre all’assunzione di 9600 infermieri.
Legge 104: permessi prorogati tra maggio e giugno
Il decreto Rilancio ha approvato la proroga dei permessi retribuiti, già introdotta dalla legge 24 aprile 2020.
I permessi 104 sono perciò aumentati di 12 giorni tra maggio e giugno.
Aumentati ecobonus e sismabonus per le ristrutturazioni edilizie
Tra le proposte all’interno del decreto è presente anche l’aumento del 110% di ecobonus e sismabonus per le ristrutturazioni casalinghe. Il credito d’imposta potrà essere ceduto dai cittadini alle imprese, per azzerare i costi dei lavori.
Fondi per la cultura e lo spettacolo
Una parte importante del decreto è riservata ai fondi per scuola, università e spettacolo.
Saranno stanziati 1,4 miliardi di euro per la riapertura delle scuole in sicurezza, insieme a un fondo per potenziare la ricerca universitaria.
Previsto anche un fondo pensione per i lavoratori dello spettacolo, pesantemente colpiti dall’emergenza sanitaria.
Per rilanciare il turismo è stato stanziato un bonus vacanze di 500 euro per le famiglie, di 300 euro per le coppie e 150 euro per chi viaggia solo.
La somma è riservata a persone con reddito ISEE inferiore a 40 mila euro.
Bonus bici: come funziona e a chi spetterà
Fra i provvedimenti di rilevante interesse, c’è poi il bonus denominato ormai “bonus bici”. Un incentivo di non poco conto che aiuta i cittadini a orientarsi sempre più verso il trasporto su due ruote. Non a caso sono già partite a Milano città le piste ciclabili del “Progetto ciclabilità 2020”.
Il bonus prevede un rimborso del 60% per l’acquisto di biciclette (anche a pedalata assistita), monopattini, segway, monowheel, hoverboard e i tutti i veicoli elettrici per la mobilità personale (tranne gli scooter) che rientrino in un costo massimo di 500 euro. Su questo incentivo verrà applicata in modo retroattivo anche per gli acquisti effettuati dal 4 magggio e conserverà una validità fino a fine anno. Importante: sarà utilizzabile una sola volta.
Ne potranno usufruire tutti i cittadini maggiorenni con residenza nei Comuni con più di 50 mila abitanti. A cui si aggiungono i capoluoghi di Regione (sono 14, fra cui la città meneghina, Bologna e la capitale italiana), quelli di Provincia e alcune Città metropolitane.
Chi non può ususfruire del bonus bici o mobilità?
Non possono richiederlo, invece, i pendolari o cittadini con domicilio in città, ma residenza nel luogo di provenienza. Quindi soprattutto studenti e pendolari. Mentre i pendolari che abitano dentro la grande cerchia delle città metropolitane potranno richiederlo.
Non possono utilizzarlo anche i cittadini che usano o vogliono comprare lo scooter elettrico.
Come verrà erogato il bonus bici?
Anche se non c’è ancora la massima chiarezza sulle modalità di erogazione, l’ipotesi più reale è che ci sarà una piattaforma online per venditore e acquirente. Si dovà inserire in una determinata sezione lo scontrino dell’acquisto. Altra soluzione è l’applicazione dello scontro subito in fase di acquisto e poi la richiesta verrà inoltrata solo dal commerciante.
Bonus per i trasporti pubblici
Per ora non ci sono informazioni precise per quel che riguarda le modalità e il rimborso dei costi dei trasporti locali.
Bonus rottamazione 2021: ecco le novità principali
Oltre al bonus mobilità è previsto anche un bonus rottamazione. Anche qui lo scopo di fondo è incentivare l’uso di veicoli non inquinanti. In tal caso la rottamazione è utile per i veicoli diesel e benzina Euro 2 e 3.
Dal 1° gennaio 2021 fino alla fine dell’anno sarà possibile, dunque, rottamare le auto dall’Euro 3 in giù o i motocicli omologati fino a classe Euro 2 e 3, a due tempi.
Il bonus sarà cumulabile a quello per le bici, per l’acqusito di un auto non inquinante fino a un massimo di 1500 euro per le auto e di 500 euro per ogni motociclo.
Attenzione! Il bonus può essere utilizzabile (anche dai famigliari conviventi) entro tre anni per l’acquisto degli abbonamenti di trasporto pubblico locale e regionale, o ancora di biciclette (anche pedalata assistita) e veicoli elettrici per la mobilità.
Chi potrà utilizzare il bonus rottamazione?
Allora questo ulteriore incentivo sarà a favore di categorie più ristrette. Varrà soltanto per i residenti dei comuni che secondo la direttiva europee 2008/50/CE hanno superato i tassi di smog accettabili (il riferimento è alla misurazione delle polveri sottili e ei parametri del biossido di azoto).