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I Dannati: ovvero la guerra come attesa, dubbio e insensatezza

Luigi Maffei 7 mesi fa
i dannati

Esce il 16 maggio nelle sale italiane, grazie a Lucky Red il nuovo, attesissimo film di Roberto Minervini, I Dannati (The Damned). Il nuovo lungometraggio del regista italiano, da anni negli States, è stato presentato nella sezione Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes.

Nel pieno della guerra di Secessione, l’esercito degli Stati Uniti invia ad ovest una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare le terre inesplorate. La missione travolge un pugno di uomini in armi, svelando loro il senso ultimo del proprio viaggio verso la frontiera.

Attese, paure ed esperienze di vita

Al suo sesto lungometraggio, il regista originario di Fermo continua nel suo miscelare sapientemente documentario e fiction senza soluzione di continuità. Il gruppo di volontari, mandati in zone non ancora mappate partono, si fermano. Pensano. Si accampano e aspettano. Magari giocano a carte, fumano, mangiano l’immangiabile.

Ma soprattutto sono in silenzio, ad attendere. Cosa? Chi? Domande a cui non si dà risposta. C’è il cambio di guardia verso i crinali montuosi a dare una minima idea di “azione” e brivido. Anche un piccolo animale che scappa tra le siepi può essere pericoloso.

Silenzi interrotti da racconti di vita, la scelta di fare il volontario per un debito verso quel Dio che ha donato quelle terre, o solo per denaro. O nessuna delle due.

Dubbi, domande che fanno da corollario alla più grande (e triste) delle verità: la guerra non ha senso.

I Dannati è una produzione di Okta Film, Pulpa Film con RAI Cinema in coproduzione con Michigan Films.