La Santa Muerte messicana e il culto dei morti in generale sarà protagonista di un seminario molto particolare in programma all’Università Bicocca di Milano (Edificio U7, Aula del Consiglio, IV piano).
Fabrizio Lorusso, autore del libro ‘Santa Muerte patrona dell’umanità ‘, racconterà il culto messicano dedicato alla figura della morte, le cui origini sono antiche e misteriose. Nata all’epoca della dominazione spagnola, la devozione per la Santa Muerte è rimasta clandestina per almeno tre secoli, emergendo alla luce soltanto negli ultimi decenni del Novecento.
Considerata la Madonna dei narcos, demonizzata da Chiesa e mass media,  la Santa Muerte conserva in realtà un’essenza del culto  familiare e popolare. Il web e i migranti l’hanno portata negli USA e oggi nel mondo i devoti sono milioni. La Muerte è così sicura di se stessa che ci dà un’intera vita di vantaggio. E in Messico è già Santa.
Tra le varie spiegazioni sulla nascita di questa figura adombrata di mistero, c’è chi dice che la Niña Blanca o Flaquita, come la chiamano i suoi cultori, viene dalle divinità azteche dell’oltretomba o Mictlán. Altri invece la confondono con la Catrina, l’immagine scheletrica disegnata da José Guadalupe Posada che accompagna il famoso DÃa de muertos.
Proprio il Giorno dei Morti, la celebrazione cattolica dei defunti, in Messico s’è fusa con quella preispanica diventando Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Dal Giorno dei Morti alla Santa Muerte messicana
Mercoledì 18 dicembre, h 11
Università Bicocca (Edificio U7, Aula del Consiglio)
Relatore: Dott. Fabrizio Lorusso
Moderatrice: Dott.ssa Anamaria Gonzà lez Luna
Per maggiori informazioni consultare la pagina Facebook dell’evento.