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Siamo da poco entrati nel nuovo anno, e per molte persone si sta affacciando la possibilità di trovare un lavoro, oppure di cambiare occupazione.
Solitamente l’anno nuovo porta sempre buoni consigli, nuove idee, ambizioni e motivazioni per ripartire al meglio e per guardare al futuro con ottimismo.
L’inizio di un nuovo anno potrebbe quindi essere il momento ideale per la revisione, o per la scrittura da zero, del proprio curriculum vitae.
Il CV è il passaporto delle proprie esperienze, il documento per eccellenza che attesta i propri trascorsi lavorativi e che aiuta un’azienda a capire se il candidato è ideale o meno a ricoprire una posizione.
Vediamo quali sono i principali trend per un ottimo CV da scrivere nel 2020.
Social Media e creazione di un “profilo-brand”
Questo trend è attivo già da un paio d’anni, ma nel 2020 senza dubbio rivestirà un’importanza cruciale. Siamo entrati infatti nel pieno di un’epoca storica in cui le prime impressioni contano (purtroppo o per fortuna), e i social network in tal senso sono fondamentali per capire la personalità del candidato.
È quindi utile per chiunque curare al massimo i propri social, per poi inserirli nel CV tramite un semplice link nel caso della versione digitale, o segnalando il proprio nickname se il CV è cartaceo.
Per una buona cura dei propri profili social, ricordiamo di condividere immagini e post il più inerenti possibile al lavoro che si desidera: contribuirà a creare una sorta di “profilo-brand” che identifica nettamente il candidato rispetto agli altri.
Le competenze tecnologiche
Inutile girarci intorno: le competenze più apprezzate in assoluto sono quelle tecnologiche, dato che la quasi totalità dei lavori si sta evolvendo in questa direzione.
Per questo motivo, un ottimo CV nel 2020 dovrà contenere almeno una competenza di livello medio o medio-alto, come la conoscenza di un linguaggio di programmazione.
Si parla anche di video e image editing, oppure la conoscenza di software meno adoperati, come i software di grafica per la realtà virtuale e AR.
Focus assoluto sul proprio settore di appartenenza
Mai come prima d’ora c’è stato bisogno di scrivere un curriculum vitae mirando con estrema precisione al settore lavorativo in cui ci si candida. Se fino a dieci anni fa un curriculum poteva permettersi di essere “meno preciso”, oggigiorno non è più così.
È necessario infatti scrivere un CV interamente dedicato al settore lavorativo per cui ci si candida. In tal senso, è giusto utilizzare un linguaggio intelligente, dinamico, flessibile nelle terminologie e nei tecnicismi.
Evitate espressioni generiche, e documentatevi su quali siano eventuali attestati richiesti di frequente per un lavoro: allegateli dunque al CV, se ne siete in possesso.
Rendete noto il vostro valore
In un mercato del lavoro sempre più ampio e sempre maggiormente in grado di accogliere nuovo personale, è importantissimo farsi valere. Ciò non significa sgomitare per consegnare un curriculum vitae: significa descrivere sé stessi in modo da restituire un senso di convinzione verso i propri mezzi.
Cercate di allinearvi il più possibile con le richieste esposte nell’offerta di lavoro, e non abbiate paura di descrivere con franchezza i vostri punti di forza.
Non bastano più i soli risultati: devono essere quantificati
Fino a qualche anno fa, poteva essere sufficiente descrivere i risultati ottenuti durante occupazioni precedenti. Il mercato del lavoro è diventato più ampio, ma anche più esigente: per questo motivo i risultati non vanno solo esposti ma anche quantificati.
Per questo motivo, al fianco della descrizione di un risultato conseguito, potreste allegare un’infografica che descriva con cifre e rappresentazioni “smart” ciò che state esponendo.
Si tratta di una strada moderna e decisamente apprezzata dai recruiter.