Un film di grande sensibilità e suggestione dedicato a Niaqornat, un piccolo villaggio Inuit del nord della Groenlandia, dove vivono più cani che persone: è Village at the end of the World, la proposta di Fondazione Cineteca Italiana di questa settimana.
La Sala Alda Merini dello Spazio Oberdan (Viale Vittorio Veneto 2, Milano) ospiterà in anteprima l’opera della regista inglese Sarah Gavron, candidata come miglior documentario al BFI London Film Festival 2012 e presente in concorso al Trento Film Festival 2013.
Nel corso di un anno di riprese, Gavron è riuscita a stabilire con i soli 59 abitanti del luogo un clima di grande intimità e fiducia che le ha permesso di cogliere gli aspetti più privati e autentici della loro vita, sia a livello individuale che nei rapporti collettivi. Grazie a questo rapporto, Village at the End of the World non ha nulla a che vedere con gli esotismi e le superficiali curiosità di certi documentari etno-geografici. Al contrario, riesce a costruire un percorso narrativo che seguendo in particolare quattro personaggi riesce a esprimere con profonda verità ed emozione il coraggio, la determinazione e l’intelligenza di un gruppo di uomini, donne e bambini che di fronte alle difficoltà di una natura maestosa e incombente, alle insidie dei cambiamenti climatici causati dal surriscaldamento del pianeta, alle minacce della modernità sono riusciti a resistere grazie alla fiducia in quel principio di comunità, da noi ormai completamente smarrito.
Le anteprime si terranno venerdì 12 luglio alle ore 21.15, domenica 14 luglio alle ore 19.30 e martedì 16 luglio alle ore 19.00; il biglietto d’ingresso intero è € 7,00, ridotto per possessori di Cinetessera € 5,50. La Cinetessera annuale costa € 5,00, valida anche per le proiezioni all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.
Ulteriori informazioni su oberdan.cinetecamilano.it.