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Si è spento la scorsa notte a Milano l’ex CT della nazionale e bandiera del Milan, Cesare Maldini, padre di Paolo (tra i difensori più forti nella storia del calcio italiano e internazionale). In periodi diversi, padre e figlio hanno scritto pagine leggendarie di questo sport.
Simbolo di una stagione magica del calcio milanese, culminata nel trionfo del Milan di Nereo Rocco il 22 maggio 1963 in Coppa dei Campioni (la prima volta del massimo trofeo continentale per una squadra italiana, dopo la storica finale vinta 2-1 a Wembley contro il Benfica di Eusebio), Maldini senior, dopo aver vinto ben tre Europei consecutivi con la nazionale Under 21, durante il Mondiale 1998 in Francia guidò dalla panchina la nazionale maggiore, fino ai quarti di finale persi ai rigori contro i transalpini, poi vincitori del titolo iridato. Aveva 84 anni.
“Se ne è andato un pezzo della storia di Milano, non solo calcistica – sottolinea Chiara Bisconti, assessora allo Sport – Cesare Maldini è stato uno dei grandi signori del calcio, un capitano indimenticabile. Con Giacinto Facchetti ha segnato un’epoca, anni in cui la nostra città conquistava trofei in tutto il mondo”.
“È stato il primo giocatore di una squadra milanese – prosegue la Bisconti – ad alzare la Coppa Campioni. Per questo lo ricorderemo nelle iniziative che accompagneranno l’arrivo della Champions in città per la finale del 28 maggio prossimo. Tutto lo sport milanese si unisce alla famiglia in questo giorno di lutto”.
Il presidente della FIGC – Federazione italiana gioco calcio, Carlo Tavecchio, lo ricorda così: “”Dopo aver alzato al cielo la Coppa dei Campioni, primo italiano a farlo, ha contribuito in panchina, con stile e professionalità esemplari, a crescere numerosi talenti azzurri, incarnando alla perfezione lo spirito ed il ruolo del tecnico federale“.
La famiglia ha annunciato che i funerali di Cesare Maldini saranno celebrati martedì 5 aprile nella Basilica di Sant’Ambrogio, alle 11.