Da metà gennaio 2014, in seguito alla delibera regionale X-1216, anche in Lombardia (la regione più avanzata d’Italia su questo fronte) l’attestato di certificazione energetica (ACE) ha assunto il nuovo nome di attestato di prestazione energetica (APE) per meglio chiarire gli obiettivi di questa procedura di valutazione prescritta dalla legge in diversi casi, ad esempio quando si procede al rogito, l’atto notarile indispensabile per vendere un immobile. La certificazione energetica, espressa in classi dalla A (la migliore) alla G (meno efficiente) ha introdotto una misura oggettiva delle caratteristiche costruttive di un immobile.
APE obbligatorio e sanzioni
In caso di assenza dell’APE dalla documentazione relativa a una compravendita immobiliare, il decreto legge 145/2013 (noto come Destinazione Italia) ha introdotto dal 24 dicembre 2013 una multa – da 3.000 a 18.000 euro – a carico sia del venditore che dell’acquirente.
L’attestato di prestazione energetica è obbligatorio nei seguenti casi:
- Compravendite e affitti (inclusa la pubblicazione di annunci commerciali)
- Costruzione di un nuovo edificio, demolizione o ricostruzione
- Ristrutturazioni edilizie (oltre il 25% della superficie) o ampliamenti (oltre il 20% del volume)
Certificazione energetica e valore commerciale
Ma i buoni motivi per dotare la propria casa di una certificazione energetica vanno oltre la prescrizione normativa: si tratta infatti di un attestato che contribuisce a valutare correttamente l’abitazione, un aspetto molto importante per proteggerne il valore commerciale quando si avvia una trattativa di compravendita.
Non è dunque un balzello fine a sé stesso, ma un’attestazione concreta delle possibilità di risparmio sulla bolletta della luce e sui costi di riscaldamento di un’abitazione. Edifici che si collocano in diverse classi energetiche avranno diverso valore, a parità di metratura e altre caratteristiche. Ad esempio, l’Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) stima i potenziali benefici che derivano dalla sostituzione degli infissi: un intervento non troppo oneroso, ma che permette consumi più bassi almeno del 10%.
Certificazione energetica Milano: tempi e costi
Per ottenere la “pagella” della sostenibilità ambientale è necessario rivolgersi a professionisti qualificati, in grado di valutare ad esempio le caratteristiche dei serramenti installati (in particolare la trasmittanza termica, il parametro che permette di valutare la capacità isolante).
Diverse sono le variabili che concorrono a stabilire quanto costa la certificazione: oltre alle dimensioni dell’abitazione o del locale commerciale, vanno considerati la destinazione d’uso e l’anno di costruzione dell’edificio, il numero di livelli, le caratteristiche dell’isolamento termico e il tipo di impianto. In genere, la spesa per l’attestato di prestazione energetica a Milano è sui 150 euro per monolocali e piccoli bilocali e la gestione della pratica ha una durata inferiore a una settimana (in giorni lavorativi).