I loro primi 40 anni. Un traguardo importante per i CCCP, il gruppo di Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur, una delle realtà più rivoluzionarie della storia della musica italiana. Era il 1984 quando uscì per l’Attack Punk Records l’EP Ortodossia. Tre brani incendiari, un mondo letterario e sonoro mai udito prima nel Belpaese. Punk filosovietico e musica melodica emiliana, da Reggio Emila il sacro fuoco del punk con lo sguardo rivolto all’Unione Sovietica.
Da quella pubblicazione sono passati (quasi) 40 anni, un anniversario da festeggiare con una serie di iniziative, tra cui spicca la mostra FELICITAZIONI! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024. Dal 12 ottobre all’11 febbraio, infatti, nei Chioschi di San Pietro di Reggio Emilia un’esposizione accompagnerà il visitatore in un viaggio nel mondo dei CCCP. Dischi, foto inedite, testi di canzoni (alcune inedite) memorabilia, abiti di scena, articoli di giornale e tanto altro, in un percorso cronologico e antologico per (ri)scoprirli.
La mostra sui CCCP è stata organizzata da Fondazione Palazzo Magnani e il Comune di Reggio Emilia e curata dalla stessa band.
Cavalli di frisia, una Trabant parcheggiata in cortile, bandiere esposte di ex repubbliche socialiste. Ma non è affatto una mostra nostalgica. Quella della band reggiana è una visita a un universo che ha ispirato negli anni musica, cinema, letteratura, un fenomeno culturale dall’impatto ancora oggi forte e attuale.
“Stato della mente e disciplina della carne”
Un armadio aperto, dunque, merito soprattutto di Annarella Giudici. La benemerita soubrette, infatti, negli anni ha conservato e catalogato tutto il materiale inerente ai CCCP, così come raccontato durante la conferenza stampa di inaugurazione della mostra: “Dopo tanto lavoro di catalogazione fatto insieme a un’amica mi sembrava un peccato buttar via tutto. È stata una gran fatica, ma alla fine ne è valsa la pena. Ci abbiamo messo più di un anno per organizzare questa esposizione“.
“È tutto merito di Annarella” ha aggiunto Giovanni Lindo Ferretti. “Da benemerita soubrette è diventata ‘amministratore delegato’ ed ‘esecutore testamentario’ dei CCCP. Ci siamo ritrovati e sembrava non ci fossimo mai lasciati in realtà . Ognuno con la sua vita, con i suoi progetti, ma una volta attorno a un tavolo a pranzo le nostre vite erano da parte. Eravamo un tutt’uno, una band appunto. Ci siamo resi conto di essere una cellula dormiente. Il nucleo sovrasta l’individualità “.
Cosa rappresentano adesso i CCCP, a più di trent’anni dal loro scioglimento, parallelamente a quello del blocco sovietico? “Prima eravamo giovani, loro (riferendosi agli altri membri nda) sono anziani, io sono antico – continua Lindo Ferretti – . Eravamo un gruppo disciplinato, uno stato della mente e una disciplina della carne. Abbiamo detto, all’epoca, delle cose significative per tantissime persone. Sono ancora stupito da persone di tutte le età che mi confessano quanto siano stati importanti per loro i CCCP. Credo siamo stati soprattutto un gruppo sincero“.
“È stato bellissimo ritrovare tanti oggetti dimenticati – ha confessato Massimo Zamboni – Non vi nascondo che un po’ di commozione è arrivata. Vedere nascere questa mostra è stato stupefacente. L’installazione di una porzione di muro di Berlino ha fatto piangere qualcuno. Il comunismo in Emilia non ha significato divisioni, mettere barricate, negazione. Ma liberazione, pane, lavoro“.
CCCP, non solo mostra: le altre iniziative
Ma a festeggiare i 40 anni di carriera della band emiliana non ci sarà solo la mostra ai Chiostri di San Pietro. Il 13 ottobre, infatti, uscirà l’album FELICITAZIONI! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024. che contiene 18 brani storici dei CCCP congiungendosi alla mostra ripercorrendone le sale e divenendone la traccia sonora e permanente.
Insieme alla nuova uscita verranno ristampati, su CD e vinile, tutti gli album in studio del gruppo reggiano in una nuova versione rivisitata per Universal Music.
Il 21 e 22 ottobre, poi, al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia ci sarà il Gran Gala Punkettone di parole e immagini, un evento in cui i CCCP si racconteranno al pubblico insieme a Daria Bignardi e Andrea Scanzi. Suoneranno qualche brano? Parafrasano le parole di Zamboni “potrebbe succedere come non succedere“.