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Castelluccio di Norcia: passeggiate sostenibili e calendario delle fioriture

Redazione 3 anni fa

L’estate, nonostante le limitazioni, ha un grande valore positivo: ci sta aiutando a conoscere meglio il nostro paese. Restare in Italia per le vacanze può sembrare limitante, ma non se si sa dove andare per scoprire nuovi angoli inesplorati della penisola. Dalle montagne alle spiagge segrete, dai laghi più mainstream a quelli meno conosciuti, davvero ce n’è per tutti i gusti!

Questa volta vogliamo portarvi a Castelluccio di Norcia, un paesino di soli 120 abitanti (!!), famoso per la produzione delle lenticchie, quel piccolo legume di cui ci abbuffiamo a Capodanno sperando ci porti denaro per l’anno nuovo. Non tutti sanno che la pianta della lenticchia fiorisce da maggio a luglio, creando spettacoli incredibili e coloratissimi.

Non solo lenticchie: tutte le fioriture di Castelluccio di Norcia

Le campagne di Castelluccio di Norcia non sono affollate solamente di fiori di lenticchia: durante l’estate papaveri, fiordalisi e fiori di campo fanno a gara nel colorare il paesaggio. Ecco tutte le fioriture nel dettaglio e il periodo ideale per vederle, dagli inizi di maggio fino a fine luglio.

Inizio maggio: le fioriture multicolori di orchidee nei Prati di Ragnolo

Le orchidee selvatiche sono i primi fiori a sbocciare ad inizio maggio, sul versante settentrionale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sui prati del Ragnolo. I Monti Sibillini vantano 37 tipi diversi di orchidee multicolori, tra cui le particolarissime orchidea scimmia e ape, che ricordano per forma e colore gli animali da cui traggono il nome.

Fine maggio: le fioriture gialle dei tulipani montani

Fioritura più discreta, ma ugualmente affascinante, è quella dei tulipani gialli, sul Pian Grande. Dai petali più aperti e a punta del tulipano comunemente conosciuto, il tulipano giallo è difficile da trovare e fiorisce prevalentemente nei prati e pascoli di montagna. Inserito nella lista di specie a rischio di estinzione dalla regione Umbria e protetto da leggi in molte regioni del nord Italia, questo un fiore raro sboccia proprio nelle radure intorno a Castelluccio da Norcia alla fine di maggio.

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Ph credits: Cristian Ribichini

Metà giugno: le fioriture gialle della senape selvatica

Da metà giugno, si aggiunge ancora del giallo nel Pian Grande grazie alle corolle delicate della senape selvatica. I fiori gialli a grappolo presentano quattro petali e sono caratterizzati da un piacevole profumo. A fine estate si trasformeranno in baccelli contenenti i semi.

Fine giugno: le fioriture rosse dei papaveri

Già da metà maggio iniziano a fare capolino, tra le macchie di giallo e di bianco, i primi papaveri rossi, che hanno la loro massima fioritura a fine giugno. Pianta “pioniera”, il papavero è uno dei primi a popolare i terreni incolti e può sfogare nei campi del Pian Grande la sua naturale tendenza ad “invadere” gli spazi, producendo nel corso di una stagione anche più di 400 fiori.

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Ph Credits: Pasqualino Ercolani

Inizio luglio: le fioriture blu dei fiordalisi

Quando il Pian Grande sembra essere già saturo di colore, ecco che spunta ad inizio luglio il fiordaliso, l’ultimo a sbocciare perché più bisognoso di luce rispetto agli altri fiori. È raro poter scorgere questo fiore nel suo habitat naturale, il campo di cereali, poiché è considerato infestante ed è generalmente estirpato dalle coltivazioni. A Castelluccio è invece possibile ammirarlo, mischiato alle distese di lenticchie in fiore e partecipe del tripudio di colori che tinge la piana.

Ph Credits: Pasqualino Ercolani

Da maggio a luglio: i fiori bianchi delle lenticchie

Per tutto il periodo che va da maggio a luglio, in questa esplosione di fioriture non bisogna dimenticarsi delle famose lenticchie! Aguzzando la vista sarà possibile scorgere anche i piccoli fiori bianchi dei pregiati legumi di Castelluccio. La lenticchia IGP, coltivata da secoli sui piani carsici dell’Umbria ad un’altezza di circa 1500 metri, è unica nel suo genere per facilità di conservazione e cottura e, nonostante qui se ne producano poche centinaia di quintali all’anno, gode di grande fama in tutto il Paese.

Passeggiate ecosostenibili sui Monti Sibillini

Le magnifiche fioriture di Casteluccio sono sono una delle attrattive del Parco dei Monti Sibillini, luogo ricchissimo di storia e leggende. Ogni anno sono organizzate delle passeggiate a tappe nei borghi più suggestivi di quest’area.

Il Cammino delle Terre Mutate è un percorso che unisce idealmente le zone più colpite dal sisma del 2016, da Fabriano a L’Aquila. Un progetto nato per far ripartire il turismo in località splendide del centro Italia.

Gli itinerari 2020 del percorso #castelluccioapiedi ricalcano in parte quelli del Cammino, unendo Castelluccio ad Arquata del Tronto e Accumuli in un percorso ad anello della durata di quattro giorni. L’idea è quella di creare un percorso sostenibile da fare in bicicletta o a piedi (ma anche a dorso di mulo), da sostituire ad auto e pullman turistici che stanno contaminando la bellezza del luogo.

Le prossime escursioni guidate partiranno il 23 luglio e il 6 agosto, mentre per chi volesse cimentarsi da solo nelle passeggiate in mezzo ai fiori di lenticchia, esistono tre percorsi di durata e difficoltà differenti:

  • Percorso 1, Norcia – Castelluccio: km 15, Dislivello: 1200 mt in salita, 325 mt in discesa. Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Percorso 1 Bis, Rifugio Perugia – Castelluccio: km 9,4, Dislivello: 300 mt in salita, 380 mt in discesa. Tempo di percorrenza: 2,5 ore
  • Percorso 2, Arquata del Tronto – Castelluccio: km 17, Dislivello: 1000 mt in salita, 320 mt in discesa. Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Percorso 2 bis, Forca di Presta – Castelluccio: km 7,5, Dislivello: 170 mt in salita, 305 mt in discesa. Tempo di percorrenza 2 ore
  • Percorso 3, Accumoli – Castelluccio: km 21, Dislivello: 859 mt in salita, 478 mt in discesa. Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Percorso 3 bis, Forca Canapine – Castelluccio: km 10, Dislivello: 222 mt in salita, 377 mt in discesa. Tempo di percorrenza 2,5 ore