Il centro di Milano una volta era la zona residenziale dei signorotti meneghini, in cui vivevano e dove si tenevano le grandi feste organizzate per sfoggiare ricchezza e cultura. Le case che si vedono oggi, in particolar modo in zona Missori, ne sono un esempio esplicito e ancora oggi riescono a raccontare, a distanza di tempo, la vita di coloro che le costruirono.
Basti pensare allo scontro sfarzoso tra Palazzo Annoni e la Casa del Diavolo, e ancora Palazzo Erba Odescalchi. Oggi invece vi raccontiamo la storia della casa dei Bersaglieri.
La Casa dei Bersaglieri: dove trovarla e architettura
L’edificio in realtà si chiama ufficialmente Casa Bettoni, ma è noto a tutti come la Casa dei Bersaglieri per via delle due statue poste al”esterno dell’edificio, e si trova nel centro di Milano in corso di Porta Romana 20, tra le fermate della metro gialla di Missori e Porta Romana.
Realizzato nel 1865 dall’architetto Giuseppe Palazzi, il palazzo unisce diversi stili suddivisi nei piani interni ed esterni e nei due cortili. La casa dispone infatti di un primo cortile neo-gotico e di rappresentanza e un secondo più intimo.
In origine la destinazione della casa era quella di mero conglomerato di appartamenti dati in affitto ai borghesi di Milano in cerca di una sistemazione prestigiosa sita nel centro storico della città .
Casa dei Bersaglieri: luogo di storia italiana
La casa dei Bersaglieri rappresenta un esempio di edifico dedicato alla ricostruzione della storia italiana e in particolare all’Unità d’Italia. Sin dall’esterno si denotato i due bersaglieri che danno in nome all’edifico quasi a protezione della casa e, allo stesso tempo, a rappresentanza di un luogo che non può passare inosservato.
I bassorilievi, sempre visibili dall’esterno, raccontano le scene della storia partendo da un Garibaldi che conduce una battagli a cavallo, passando a una vestale che riaccende la fiamma della patria, fino ad arrivare a Vittorio Emanuele II che si lancia in battaglia a cavallo come Garibaldi, sullo stile della statua posta al centro di piazza Duomo.
In ultimo negli interni del primo cortile di rappresentanza vengono rappresentati personaggi illustri italiani, tra cui anche Raffaello Sanzio, in medaglioni di terracotta.