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Capodanno è un momento di transizione e cambiamento: si lascia il vecchio anno e si va incontro a 365 giorni (366 nel caso del 2024) tutti da scrivere. Proprio qui entra in gioco la scaramanzia in veste di rituali tradizioni che da secoli si tramandano per attirare la fortuna in vista dell’anno nuovo.
Conosciamo ovviamente lo zampone con le lenticchie caro agli italiani allo scoccare della mezzanotte. Ma nel resto del mondo? Se il metodo nostrano non ha mai funzionato, scopriamo qualche nuova tradizione per allontanare la sfiga e avvicinare la buona sorte in vista del 2024: ne abbiamo bisogno!
Primi e ultimi
Chi sono i primi a salutare il nuovo anno? Sono i fortunati abitanti di uno dei luoghi più belli al mondo, l’isola Kiritimati, nella Repubblica del Kiribati, il più grande atollo corallino al mondo. Si trova a 14 ore di fuso orario dall’Italia. Questo significa che mentre i pochi abitanti dell’isola brindano all’anno nuovo da noi sono appena le 11 del mattino.
L’ultimo paese al mondo a dire addio al 2023 sarà Howland Island, un piccolo atollo sperduto nel Pacifico, dove il 1° gennaio arriverà mentre in gran parte del mondo sarà già il 2. Ma nessuno se ne risente: sull’isola abitano infatti solo delle bellissime e colorate colonie di uccelli tropicali.
12 numero fortunato
Nei paesi di lingua spagnola il 12 è un numero considerato fortunato e legato all’inizio del nuovo anno: in Spagna si mangiano 12 chicchi d’uva, uno per ogni rintocco della campana della Puerta del Sol di Madrid (a Milano il ristorante spagnolo Señorio propone proprio per il cenone del 31 questa curiosa tradizione, con tanto di diretta TV dalla Spagna).
Questo rituale avviene anche nella maggior parte del Sudamerica, con il tempo dato dalle campane delle cattedrali della capitale. Anche nelle Filippine il 12 è un numero importante per la tavola di Capodanno, sulla quale si pongono 12 frutti rotondi, ad attirare il denaro.
I colori sono importanti
Come sappiamo, in Italia e in gran parte dell’Europa, indossare dell’intimo rosso a Capodanno è un talismano portafortuna, specialmente in ambito amoroso. È così anche in Cina, dove il rosso e l’oro sono i colori fortunati legati al Capodanno, che nel 2024 cadrà il 10 febbraio.
In Brasile invece il colore del nuovo anno è il bianco, come l’abbigliamento delle migliaia di persone che ogni 31 dicembre si riuniscono sulle spiagge di Copacabana e festeggiano la mezzanotte tuffandosi sette volte tra le onde dell’oceano.
Pagnotte, documenti e cipolle
Per salutare l’anno vecchio e accogliere il nuovo in molti Paesi c’è l’abitudine di gettare dalla finestra “il passato” per fare spazio al futuro. In alcune zone d’Italia si fa con piatti e bicchieri (poi c’è chi si fa prendere la mano e getta anche mobili ed elettrodomestici), mentre in Argentina si usa farlo con i vecchi documenti, fatti a coriandoli e gettati dalle finestre. Molto più innocuo delle nostre stoviglie!
In Danimarca piatti e bicchieri vecchi si lanciano contro la porta di amici e parenti, per allontanare gli spiriti maligni, mentre allo scoccare della mezzanotte è uso saltare a terra da una sedia, per “saltare” fisicamente nell’anno nuovo.
Tornando alle tradizioni culinarie, in Irlanda il 31 dicembre si bussa con del pane raffermo contro i muri di casa, per attirare la fortuna. In Grecia invece si appende una cipolla fuori dalla porta di casa, mentre quando si entra è buon auspicio rompere un melograno, da sempre simbolo di ricchezza. In Perù e Colombia invece la fortuna la decide una patata, anzi tre: una con la buccia, una pelata e una sbucciata a metà. I tre tuberi vengono nascosti sotto al divano o sotto al letto e pescate alla cieca. Se si afferra quella intera l’anno sarà ricco, con quella pelata sarà un anno di ristrettezze e con quella a metà sarà una via di mezzo.
La Russia ha un modo tutto suo per salutare l’anno nuovo. Oltre ai regali per i bambini portati da Ded Moroz (Nonno Gelo) e da sua nipote Sneguročka, la Fanciulla di Neve, i russi usano scrivere i propri desideri per l’anno nuovo su un pezzo di carta a cui viene dato fuoco. La cenere viene poi raccolta e bevuta insieme allo champagne durante il brindisi di mezzanotte.