Anche nel 2016 si rinnova l’appuntamento con il Capodanno cinese a Milano. In via Paolo Sarpi, la Chinatown meneghina sono previsti numerosi eventi in occasione della Festa di inaugurazione del nuovo anno orientale che inizierà ufficialmente il giorno successivo, lunedì 8 febbraio.
Il 2016 per il calendario cinese è l’anno della Scimmia, mentre l’anno appena conclusosi è stato l’anno della Capra. Il Capodanno cinese, noto anche come Festa di Primavera, deve la propria origine a un’antica leggenda, secondo la quale nei tempi antichi vivesse in Cina un mostro chiamato Nian, solito uscire dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per mangiare esseri umani. L’unico modo in cui gli umani potevano sfuggire alla carneficina era spaventare Nian, sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo, sempre secondo la leggenda, ogni 12 mesi si è soliti festeggiare l’anno nuovo con canti, strepitii, fuochi d’artificio e con l’uso massiccio del colore rosso.
Un alone leggendario è legato anche alle origini dei segni zodiacali cinesi. Secondo la tradizione, Buddha chiese a tutti gli animali esistenti di recarsi nel suo regno e solo dodici riuscirono nell’impresa. A ciascuno di questi animali viene dedicato il nome di un anno, in base all’ordine d’arrivo: si inizia quindi con l’anno del Topo, poi del Bue, della Tigre, del Coniglio, del Drago, del Serpente, del Cavallo, della Capra, della Scimmia, del Gallo, del Cane e del Maiale.
L’anno di nascita determina poi le peculiarità di ciascuna persona che assume le caratteristiche dell’animale celebrato nell’anno specifico. Quindi i nati nell’anno della Scimmia ne possiedono le stesse peculiarità : eclettismo, creatività e imprevedibilità .
Previsto per domenica 14 febbraio il culmine dei festeggiamenti con la tradizionale e celeberrima Festa delle Lanterne caratterizzata dalla sfilata del Dragone cinese, seguita dalle varie scuole di danza ed arti marziali che, a tappe, si esibiscono. La sfilata parte alle ore 14 da Piazza Gramsci e prosegue per tutta la via Paolo Sarpi. I festeggiamenti terminano alla Fabbrica del Vapore, con il lancio delle lanterne che contengono i desideri per l’anno nuovo.