Se anche voi siete dei “ragazzi degli anni Ottanta”, non potete aver dimenticato Capitan Harlock, il leggendario protagonista del manga creato dal maestro Leiji Matsumoto nel 1976 diventato, due anni più tardi, una serie televisiva anime di enorme successo. Harlock, che compariva anche nel celebre cartone animato Galaxy Express 999, è il corsaro intergalattico che solca le galassie a bordo della temibile nave da guerra Arcadia, un “pirata tutto nero che per casa ha solo cielo e ha cambiato in astronave il suo veliero”, come recitava la sigla italiana cantata da milioni di bambini.
Presentato alla Mostra di Venezia fuori concorso, Harlock sbarcherà nelle sale italiane il 1° gennaio 2014 grazie al lungometraggio 3D realizzato in computer grafica senza motion capture dalla Toei Animation. Il film del regista Shinji Aramaki (Appleseed) è ambientato nel 2977, quando l’umanità che vaga esule per l’universo sta ormai per estinguersi. Dopo la sanguinosa Guerra di ComeHome per il controllo della Terra, la coalizione intergalattica Gaia ha dichiarato il pianeta un luogo sacro e inviolabile, ma Capitan Harlock e la sua ciurma vogliono che la razza umana possa tornare alle sue origini. Per farlo, il pirata vuole compiere una missione impossibile: disfare i “nodi del tempo” e riportare la Terra agli albori della civiltà. Gaia, però ha infiltrato fra gli uomini del Capitano il giovane Logan con lo scopo di uccidere Harlock.
Graficamente ben riuscito e molto articolato dal punto di vista narrativo, Capitan Harlock riesce nel reboot di un personaggio leggendario, pur con delle novità rispetto all’originale. La sceneggiatura di Harutoshi Fukui, infatti, ci restituisce un antieroe immortale meno romantico e idealista, più malinconico e dark: un uomo divorato da sensi di colpa e da un passato oscuro.
Un voto: 7+
Una frase: “Libertà!!!” (Logan)
Per chi: per bambini della “Generazione Bim Bum Bam”.