Pubblicato in: Food Interviste

Viaggio al Cannavacciuolo Bistrot Novara, una stella Michelin

Oriana Davini 5 anni fa
Cannavacciuolo bistrot novara

Da Milano a Novara ci sono 50 chilometri: poco meno di un’ora di strada, comodamente lungo la A4, per raggiungere Cannavacciuolo Cafè & Bistrot. Creatura forse meno nota rispetto alla blasonata Villa Crespi di Orta San Giulio, dove brillano due stelle Michelin, il locale di Novara si conferma una buona occasione per prendere la macchina, uscire da Milano e andare incontro a un’esperienza che pensiamo rimarrà impressa a lungo. Anche per i prezzi contenuti. 

Aperto a colazione, pranzo, aperitivo, cena e dopocena, l’offerta si basa su una doppia cucina: quella del Cafè e quella del Bistrot, che recentemente ha guadagnato una stella Michelin.

Ne vale davvero la pena? L’abbiamo chiesto a chi lavora dietro le quinte per far sì che tutto funzioni alla perfezione e l’ingranaggio sia sempre ben oliato. No, non lo chef, bensì il direttore del Cannavacciuolo Café & Bistrot Novara: Dario Dal Monte. 

Cannavacciuolo bistrot novara

 

Tra cocktail vintage e cucina stellata

Dai cocktail vintage alle novità create dal bartender, dalle scottadito di angello del Café al risotto con ricci di mare, capperi, limone e acciuga, fino al crudo di ricciola, papaya, cipollotto e sesamo, “piatti ormai cult della nostra carta”. Questa è la migliore risposta da dare a voi stessi se vi state chiedendo quanto valga la pena percorrere quei 50 chilometri di strada.

“Qui ogni elemento, dalla pasticceria gourmet al bar, dalla cucina al team fino agli arredi dai colori caldi tra specchi e oro, sono un tutto che supera la somma delle parti”.

Cannavacciuolo bistrot novara
La brigata del Cannavacciuolo Café & Bistrot

Una location particolare

Varcare la soglia del Cannavacciuolo Café & Bistrot significa mettere in moto un’esperienza che travalica quel che troverete nel piatto: il locale è arredato in stile vintage secondo i precetti del feng shui e si trova tra il Teatro Coccia e il Castello Visconteo-Sforzesco, due simboli di Novara. Con in più, rispetto a Milano, il parcheggio comodo.

Cannavacciuolo bistrot novara

Si può pranzare o cenare nelle sale, sulla terrazza affacciata sulla piazza principale o nel dehor. E il menù è una sinfonia tutta italiana.

Il menù e i prezzi

Cannavacciuolo bistrot novara

Un viaggio italiano da Nord a Sud e viceversa, dove la ricerca e la produzione interna degli ingredienti e lo studio degli accostamenti tocca vette molto alte. Un esempio? Il pesce di fondale abbinato al cocco o le tagliatelle di farina di nocciole con coniglio di Carmagnola. “Ci piace pensare alla nostra cucina come a un laboratorio, luogo non solo di preparazione, bensì di creazione e sperimentazione”.

La territorialità trionfa, soprattutto nella valorizzazione di materie prime come il riso, il gorgonzola, la salsiccia di Bra e i vini delle colline novaresi e dell’Alto Piemonte. “Lavoriamo con fornitori della zona con una produzione più ridotta e maggiore attenzione alla qualità: il latte di capra è consegnato quotidianamente da una fattoria alle porte di Novara, così come la carne oppure il gin e le grappe”.

Ad Occhi Chiusi

In carta ci sono un menù degustazione di cinque portate, Sipario (75 euro), e poi una specialità per i buongustai: Ad Occhi Chiusi, menù di sette portate scelte dallo chef Vincenzo Manicone (90 euro), che ovviamente si scoprono solo strada facendo. “È il preferito dai gourmet che si affidano alla creatività dello Chef, all’esperienza del Maître per la cura del servizio e del Sommelier nella scelta delle etichette – spiega il direttore -. È per coloro che accettano la sfida della sperimentazione e conoscono e apprezzano la qualità delle materie prima assaporate singolarmente ed esaltate dal loro accostamento, che dà vita ad un ventaglio di sapori sorprendenti”.