Sommario di questo articolo:
Gli amanti della buona cucina e del design possono finalmente esultare: lo “sgarro” rappresentato dalla chiusura del Camparino è finalmente sanato. Oggi, giovedì 14 novembre, è stato infatti riaperto in Galleria quello che era stato il primo sito produttivo del Campari e casa natale dell’aperitivo.
Il locale si prepara a scrivere un nuovo capitolo, grazie alla collaborazione tra Campari e Davide Oldani. La promessa è quella di un innovativo concetto di cucina creato intorno al cocktail pairing, con un’evidente impronta italiana e un legame particolare con la città di Milano.
Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer di Campari Group spiega come sono stati portati avanti i lavori di restauro: “Sin dall’inizio abbiamo cercato per il rinnovo del Camparino un progetto di qualità con un contenuto nuovo che fosse capace di esaltare il suo straordinario spirito d’innovazione e la sua ricchezza di storia e tradizione. Non ci siamo limitati ad affiancare il nome di Davide Oldani e il suo stile di cucina al Camparino, insieme abbiamo voluto dare vita a qualcosa di unico“.
Fulcro dell’anima food del Camparino, è una nuova idea di Oldani: il Pan’cot, letteralmente ‘pane arrostito’, dichiarando l’origine attinta dal dialetto e dalla stessa tradizione milanese di Campari. Spiega lo chef Ambrogino d’oro nel 2008: “Sono nato a Milano. Campari e Camparino sono espressione della mia città. Lo stesso vale per il Pan’cot. Mia mamma faceva il pane ammorbidito in acqua o latte, poi arrostito in padella. Anche questo è un pane cotto, pur essendo un prodotto completamente nuovo”.
Nel cocktail concept messo a punto dall’esperienza di Tommaso Cecca, a capo della squadra di bartender del Camparino in Galleria, si trova la stessa ricerca di equilibrio tra tradizione e innovazione, che ripercorre la storia di Campari e dei suoi cocktail per offrire una miscelazione capace di guardare al futuro con rispetto.
Riapertura del Camparino: menu, drink e design
Vero tempio della nuova esperienza di pairing del Camparino sarà la Sala Spiritello al primo piano, fresca di ristrutturazione a cura dello Studio Lissoni Associati, che nei suoi menu svelerà i contenuti più innovativi con una proposta di abbinamento studiata nei minimi dettagli.
“La curiosità del progetto è proprio l’abbinamento di un cibo nuovo ma di tradizione come il Pan’cot con il mondo dei cocktail, che è particolarmente stimolante perché varia con profumi e ingredienti stagionali” commenta Oldani. “Si può studiare un abbinamento perfetto, utilizzando erbe, spezie, note sapide e dolci. Anche nel pairing si può comporre per assonanza o cercare il contrasto, creando un gioco ancora più ampio”.
Nella drinking list del piano superiore si esprime un concetto contemporaneo di essenza e sfumatura del gusto di ogni singolo cocktail; i classici sono rivisitati con twist ispirati dall’eredità artistica del marchio Campari, unica nel suo genere.
Al Bar di Passo si troveranno le grandi icone che hanno reso Campari celebre nel mondo, dal Campari Seltz, vera firma del locale sin dalla sua apertura nel 1915, al Negroni che celebra i suoi 100 anni. La filosofia gastronomica del Bar di Passo sarà pensata per rispondere a esigenze più dinamiche, coprendo diverse fasce orarie con una curata selezione di piatti firmati da Oldani e un servizio di bar e caffetteria, a partire dai croissant di inizio giornata.
Valore aggiunto del nuovo percorso verso l’eccellenza qualitativa intrapreso dal Camparino in Galleria, è la produzione, direttamente sul posto nei laboratori interni di cucina e pasticceria, dell’intera offerta gastronomica del locale.
Riapertura del Camparino: cos’è e come si prepara il Pan’cot
Il Pan’cot nasce dal desiderio di Davide Oldani di lavorare su una nuova idea di lievitazione e panificazione, sviluppata grazie alla collaborazione con Campari proprio ispirandosi al mondo dei cocktail.
Viene preparato con pregiate farine integrali, di grano duro e tenero. Alla base di tutto c’è il lievito madre, profumato e leggero. Come per Campari, la ricetta completa del Pan’cot rimane un segreto. È concepito come un foglio bianco che può essere abbinato a carne, pesce, frutta e verdura, aprendo alla trasversalità della cucina italiana, salata e dolce.
Come si addice a ogni nuovo prodotto, il Pan’cot ha un suo marchio caratterizzato dalla doppia O che ne riprende la forma stilizzata. La linea stilistica della doppia O si ritrova anche nel design del piatto che lo stesso Oldani ha studiato esclusivamente per il Pan’cot.
Nel menù del Camparino, che cambierà a ogni stagione, saranno riprese salse italiane e milanesi, utilizzando solo prodotti e ingredienti eccellenti, selezionati con criteri di stagionalità e sostenibilità. Grazie alla sua versatilità, il Pan’cot si adatta a tutti i momenti della giornata sotto diverse forme. Tra queste, lo “Zafferano alla milanese” con impasto allo zafferano è un signature che il Camparino dedica alla città di Milano.
Il locale, come ricordato, sarà riaperto al pubblico a partire da giovedì 14 novembre.
Sul sito ufficiale tutte le informazioni utili per passare una serata esclusiva
Camparino di Milano: indirizzo e orari
Camparino in Galleria – Piazza del Duomo 21
Bar di Passo/Dehors
- Lunedì-Venerdì: 8:00-23:00
- Sabato-Domenica: 8:30-23:00
Sala Spiritello
- Lunedì-Sabato: 18:00-01:00
Scopri tutti gli eventi gastronomici milanesi nel nostro #spiegonefood