Il castigliano incrocia il dialetto partenopeo nel Calderón di Pier Paolo Pasolini che arriva al Piccolo Teatro Studio, dal 9 al 21 febbraio, con la regia di Francesco Saponaro, spettacolo prodotto da Teatri Uniti, in collaborazione con l’Università della Calabria.
Il dramma di Pasolini, idealmente ispirato a La vida es sueño di Calderón de la Barca, ambienta l’azione in Spagna, ai tempi del franchismo, in tre contesti sociali diversi – aristocratico, proletario, medioborghese – e mette in scena il tema dell’impossibilità di evadere dall’universo costrittivo della propria condizione sociale.
“La grande forza intellettuale di Pasolini – spiega il regista Francesco Saponaro – è quella di avere riferimenti altissimi ed essere, allo stesso tempo, uno spirito innamorato della vitalità, anche plebea, della sua forza pulsionale. Lavorare sul Calderón è una sfida, innanzitutto per la complessità del testo di Pasolini, il primo scritto per il teatro. Un dramma pervaso dal rapporto feroce tra individuo e potere, dal dubbio e dallo smarrimento, in una costante alternanza fra realtà e allucinazione”. A fare da sfondo alla vicenda è il capolavoro Las Meninas di Velázquez, dipinto prepotente e ambiguo, che rimanda al profondo rapporto dell’autore con le arti figurative.
“Un copione sovversivo – aggiunge Saponaro – perché accompagna le regole del teatro convenzionale borghese, che negli anni ’60 andava per la maggiore, con un intreccio e una complessità linguistica che attraversano molteplici fenomeni, chiaramente derivati dalla sua esperienza intellettuale. Dalla pittura alla psicoanalisi, il sogno come “viaggio persecutorio” che trasporta il personaggio di Rosaura, dapprima ricca aristocratica, poi prostituta, infine piccolo borghese, attraverso identità e contesti sociali diversi”.
Martedì 16 febbraio, alle ore 17, nel Chiostro di via Rovello, in occasione delle repliche di Calderón, la compagnia incontra il pubblico. L’ingresso è libero.
Calderón di Pier Paolo Pasolini
Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6 – M2 Lanza)
9-21 febbraio 2016
ORARI:
Martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16. Lunedì riposo.
DURATA:
1 ora e 45 minuti senza intervallo
PREZZI:
Platea 33 euro, balconata 26 euro