Milan e Inter continuano ad entusiasmare in questo avvincente 2022. Una straordinaria rincorsa sportiva iniziata nella seconda metà del 2021 che continua ad emozionare il pubblico di mezza Italia e si intreccia con il futuro prossimo di entrambi i club: nuovi progetti con gli stadi di proprietà , piani strategici sul versante economico e possibili investitori esteri. Il calcio a Milano ravviva gli interessi degli sportivi e lascia ampi margini per fantasticare nuovi, straordinari inizi.
Partendo dalla corsa verso il tricolore, per provare a capire chi possa spuntarla tra le due compagini meneghine, ci si puó affidare al parere degli esperti e a una pagina relativa alle quote scudetto di Milan e Inter, che mette a disposizione, oltre a statistiche e numeri, anche una serie di informazioni relative alle ultime giornate di campionato per le due protagoniste. La clamorosa disfatta dei nerazzurri al Dall’Ara ha influito in maniera determinante sull’evoluzione delle quotazioni dei bookmakers, che adesso sembrano avere le idee chiare. Ma in fondo, nulla è mai certo. Del resto chi avrebbe mai immaginato un errore come quello di Radu al minuto 81 di un’impensabile Bologna-Inter?
Il Milan, intanto, è vivo più che mai e sogna un finale di stagione come premio meritatissimo per l’indomita ostinazione con cui ha lottato per il primo posto fino all’ultimo. L’Inter è esattamente lì, a un passo dal successo, con la stessa abnegazione. Adesso è una gara tra squadre, dirigenti e allenatori: tra chi sarà in grado di gestire al meglio la pressione delle ultime gare, tra chi saprà infondere o meno fiducia, coraggio e determinazione. Da evitare rumors, distrazioni e indiscrezioni di ogni tipo. Come quella per cui Manchester e Arsenal sarebbero su Lautaro. Sponda Milan, invece, meglio evitare anche esaltazioni premature, come quelle che potrebbero caricare di troppe aspettative il giovanissimo Leao, finora fondamentale per il team di Pioli. Intanto, il calendario delle ultime gare da giocare premia l’Inter. Ma la partita al Dall’Ara insegna.
La questione stadio è l’altro tra gli elementi che infiamma il dibattito sportivo a Milano. In mezzo non c’è solo il calcio ma anche l’architettura, l’immagine, l’estetica e i business plan pluriennali basati sugli introiti provenienti da nuovi impianti sportivi. I rossoneri pensano al futuro. I nerazzurri puntano al rebrand del San Siro. Non è escluso un accordo che permetta la costruzione di un nuovo impianto unico: la nuova Cattedrale. Il progetto che potrebbe accomunare i due club, un impianto ispirato agli edifici iconici di Milano: il Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele. Un modello sul piano dell’innovazione e della ecosostenibilità , un’eccellenza per quanto riguarda l’accessibilità e la stadium experience. Un impianto che punta a immortalare i volti di oltre 16.000 tifosi, messaggio chiaro ed eloquente per cui i milanesi sono il vero collegamento tra passato e futuro. Altro elemento strutturale distintivo potrebbe essere l’integrazione in un masterplan che punta a rivitalizzare l’area di San Siro in un distretto verde basato sull’intrattenimento attivo per tutto l’anno. Milano resta viva e vibrante: lo testimoniano anche gli attesissimi concerti della primavera 2022.
Sul versante business, Milano è tornata protagonista in Serie A con due modelli gestionali differenti.
Sorprende come a parità di rendimento in campionato, la spesa annua dei rossoneri, tra stipendi e ammortamenti, è decisamente più contenuta di quella nerazzurra: il Milan costa i due terzi dell’Inter. Sul piano delle compravendite e degli investitori esteri si profila l’avvento di nuovi capitali dal middle east per il club di via Turati. Secondo il quotidiano francese l’Equipe, il Milan è tra gli obiettivi del fondo arabo Investcorp con sede in Bahrain. Per il giornale transalpino, la squadra rossonera è in vendita e il fondo Elliot, che gestisce il club dal 2018, avrebbe l’intenzione di capitalizzare e cedere per un valore ancora imprecisato. Sul fronte Inter tutto sembra fermo agli albori del 2022, quando a gennaio si è palesato l’interessamento della newyorkese Bc Parnters di Daniel Straus. Un file mai chiuso e sempre aperto. Straus, 65 anni, è titolare di un fondo oltre a gestire il comparto privato di salute, tra cliniche e case di cura. Negli anni recenti ha investito in private equity, sul fronte immobiliare, nell’entertainment e ovviamente nello sport. Fondatore di Bridge Sports LLC con cui ha rilevato una quota della franchigia dei Memphis Grizzlies in NBA. Nel complesso non è ormai una novità che il calcio italiano parli sempre meno la lingua di Dante.