<<<Aggiornamento 9 ottobre 2014>>>
Questione chiusa: i Bronzi di Riace resteranno in Calabria, dopo il parere negativo della Commissione istituita a settembre dal ministro Franceschini per valutare l’ipotesi del trasporto.
I rischi rilevati sono dovuti a “problemi conservativi nelle sculture; la presenza di numerose e diffuse micro-fessure; problemi di tenuta delle saldature antiche che hanno causato un indebolimento della tenuta strutturale del ’sistema statua'”.
“Il lavoro per noi ora sarà quello di rafforzare tutte le iniziative già in essere affinché i visitatori di Expo allunghino la loro permanenza in Italia per vedere la bellezza che tutto il nostro Paese offre, a cominciare dal Museo archeologico di Reggio Calabria” ha dichiarato il ministro.
<<<Aggiornamento 28 agosto 2014>>>
I Bronzi di Riace saranno a Milano per l’Expo. È quanto affermato da Vittorio Sgarbi secondo la dichiarazione diffusa dal suo ufficio stampa. La data prevista per il trasferimento sarebbe il 15 ottobre, anche se come riporta l’Ansa.it sarebbe già arrivata la smentita da parte dell’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri: «Non ho mai fatto alcuna dichiarazione su eventuali trasferimenti dei Bronzi di Riace. Si tratta di una bufala di fine estate» ha commentato l’assessore in risposta alla nota di Sgarbi in cui si leggeva che la decisione del trasferimento dei bronzi era stata presa dopo un fruttuoso colloquio proprio con l’assessore.
Quella che era iniziata come una semplice (e un po’ provocatoria) battuta è ora diventata una richiesta ufficiale. Ieri, mercoledì 20 agosto, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e l’ambasciatore culturale per Expo, Vittorio Sgarbi, hanno inviato una lettera, scritta a quattro mani, al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
In questa missiva, Sgarbi e Maroni chiedono ufficialmente al Ministro di poter ospitare a Milano i Bronzi di Riace per l’intero periodo di Expo, ovvero dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.
“Illustre Signor Ministro, in occasione dell’Expo universale di Milano, la Regione Lombardia intende rappresentare i valori più alti della civiltà artistica italiana. Milano, in questa occasione, non è soltanto il capoluogo della Lombardia ma la capitale della culturale d’Italia e una delle più importanti europee” : così inizia la lettera al Ministro Franceschini per chiedere il prestito dei Bronzi di Riace.
“Così – prosegue la lettera – come era accaduto a Roma più di trent’anni fa, non per ragioni spettacolari, e che qualcuno equivoca come ‘commerciali ostensioni fuori contesto’, ma per mostrare le radici più profonde della civiltà occidentale, si è pensato, e si chiede di valutare al Presidente del Consiglio e al Ministro dei Beni Culturali, di esporre di due Bronzi di Riace, che soltanto ignoranza e malafede legano esclusivamente alla Calabria. Essi sono bensì patrimonio di tutti, patrimonio nazionale e beni dello Stato”.
“I Bronzi – scrivono Maroni e Sgarbi – non sono calabresi, ma non c’è dubbio che, esposti a Milano, giovino all’immagine della Calabria nella memoria storica della Magna Grecia. E, mostrati al mondo a Milano, portino un’indubbia attenzione sul luogo in cui sono stabilmente custoditi”.
“Ogni opera d’arte è fragile – prosegue la lettera – e chiede di essere conservata con prudenza, ma l’argomento applicato ai Bronzi è un’evidente menzogna di chi diffonde terrorismo, fingendo di ignorare la dimostrata resistenza sott’acqua, esposti a ogni rischio, di quei Bronzi che sono trasportabilissimi con tutte le cautele che le opere d’arte richiedono”.
Nei prossimi giorni (se non nelle prossime ore) dovrebbe arrivare una risposta del Ministro Franceschini alle sollecitazioni di Maroni e Sgarbi. Non ci resta che attendere i prossimi sviluppi di questa querelle.